domenica 30 novembre 2025

PARMA

 


Oggi voglio portarvi con me in una piccola esperienza parmigiana: un pranzo delizioso e una passeggiata altrettanto piacevole tra le vie del centro. Parma è una città che non delude mai: elegante, raccolta, ricca di storia e — ovviamente — famosa per una tradizione gastronomica che conquista al primo assaggio.

Il tragitto verso il ristorante: 

La zona dove è ubicato il ristorante è una zona ZTL quindi abbiamo parcheggiato al Parcheggio TOSCHI a circa 15 minuti a piedi.
Non sono mai stato a Parma e il tragitto per raggiungere il ristorante mi ha regalato alcuni scorci che meritavano di essere catturati.
Camminando tra strade tranquille e piazze luminose, Parma mi ha ricordato perché è una delle città più affascinanti d’Italia.

📷 Qui di seguito potete vedere alcuni degli scatti fatti lungo il tragitto.
Appena lasciato il parcheggio mi trovo ad attraversare un imponente complesso monumentale; il PALAZZO DELLA PILOTTA.
La Pilotta è un imponente palazzo simbolo del potere ducale dei Farnese, centro storico e civile della città di Parma, è oggi un Complesso Monumentale unico. Ecco qualche scatto




Anche se non era una bella giornata (pioviginava) era comunque piacevole camminare tra le viuzze del centro storico.



Eccomi arrivato al vero e proprio salotto dei parmigiani: PIAZZA GARIBALDI.
Questa piazza è famosa per i suoi bar e caffè ed è il centro vitale di Parma. Si tratta della ex Piazza Grande che venne dedicata a Giuseppe Garibaldi nel 1893. In questa piazza troverete anche il Palazzo del Comune, Il palazzo del Governatore e la chiesa di S. Pietro.




Proseguendo verso il ristorante eccoci alla presenza di una chiesa: SANTA MARIA DELLA STECCATA.
Questa basilica  è un santuario mariano realizzato a Parma tra il 1521 ed il 1539 ed elevato nel 2008 al rango di basilica minore. 



Eccomi arrivato al ristorante.


Il ristorante in questione è
IL GALLO D'ORO.



La cucina parmigiana sa essere semplice ma profondamente ricca, e anche questa volta non ha tradito le aspettative.
Tra prodotti del territorio, profumi familiari e un’ospitalità impeccabile, il pranzo è stato un vero viaggio nei sapori della tradizione.
Dalle delicate fette di Prosciutto di Parma (a mio parere il più buon prosciutto di Parma che abbia mai mangiato) alla Torta Fritta per poi passare al tris di tortelli oppure ai Ravioli con il tartufo nero.


Concludo con le foto di queste leccornie il post dedicato a Parma.
Tra un piatto tradizionale e una passeggiata nel cuore della città, Parma mi ha regalato una giornata semplice ma speciale. Non vedo l’ora di tornarci e lasciarmi coccolare ancora una volta dalle sue atmosfere uniche
Grazie per la vostra visita e mi raccomando ......


sabato 29 novembre 2025

VIAGGIO A BUDAPEST

 


“Le Scarpe sulla Riva del Danubio” (Shoes on the Danube Bank) è uno dei memoriali più toccanti e simbolici di Budapest, dedicato alle vittime dell’Olocausto.

📍 Dove si trova

Il memoriale si trova lungo la riva del Danubio, vicino al Parlamento ungherese, nel cuore della città.

📅 Origine e significato

  • Inaugurato nel 2005 nella giornata Ungherese della memoria per il 60° anniversario della Shoah, è stato ideato dallo scultore Gyula Pauer e dal regista Can Togay.
  • Commemora gli ebrei ungheresi fucilati sulle rive del Danubio tra il 1944 e il 1945 dalle milizie filo-naziste delle Croci Frecciate.
  • Le vittime venivano obbligate a togliersi le scarpe – spesso l’unico bene di valore – prima di essere uccise e i loro corpi lasciati cadere nel fiume.

👞 Il memoriale

  • Comprende 60 paia di scarpe in ferro: eleganti, da uomo, da donna, da bambino.
  • Le scarpe sono disposte in modo realistico, come se fossero state lasciate lì improvvisamente.
  • La loro varietà rappresenta la diversità delle vite spezzate.

Il memoriale è volutamente semplice, silenzioso e potente. I visitatori spesso lasciano:

  • fiori
  • candele
  • piccole pietre (secondo la tradizione ebraica)

È un luogo di riflessione, memoria e rispetto.

Durante l'autunno e l'inverno del 1944, dopo che i tedeschi rovesciarono il governo di Miklos Horthy portando al potere Ferenc Szálasi, il partito di quest'ultimo, la Croce Frecciata, fortemente fascista ed antisemita, introdusse un regno di terrore a Budapest.

La maggior parte degli omicidi di ebrei lungo il fiume Danubio avvenne tra il dicembre 1944 e il gennaio 1945. I membri della polizia ungherese del Partito della Croce Frecciata ("Nyilas") prelevarono ben 20 000 ebrei dal ghetto di Budapest, appena istituito, e li giustiziarono lungo la riva del fiume. Sparare agli ebrei nel Danubio era conveniente perché il fiume portava via i corpi. Spesso gli assassini della Croce Frecciata costringevano le loro vittime ebree terrorizzate a togliersi le scarpe prima di ucciderle. Le scarpe erano merce preziosa durante la Seconda Guerra Mondiale, gli assassini potevano usarle o scambiarle al mercato nero. A volte, però, le scarpe delle vittime erano così logore che i miliziani uccidevano gli ebrei con le scarpe ancora indosso. In alcuni casi gli uomini della Croce Frecciata legavano insieme le mani di due o tre ebrei, adulti o bambini. Poi sparavano solo a una delle persone legate insieme per far si che il corpo del morto trascinasse con sé le vittime ancora vive nel fiume. Tutti i corpi, legati insieme da lacci o corde o dal destino, affondavano o galleggiavano lungo il fiume. Se i miliziani si accorgevano che gli ebrei erano ancora vivi, li usavano come bersaglio.[1]

La notte dell'8 gennaio 1945, una brigata di Croci Frecciate effettuò un rastrellamento in tutti gli edifici che si affacciavano sulla strada Vadasz lungo il corso del Danubio. Verso mezzanotte, Karoly Szabo e un gruppo di 20 poliziotti fecero irruzione nella caserma delle Croci Frecciate e liberarono tutti gli ostaggi.

QUALCHE SCATTO









Se passate per Budapest dovete assolutamente far visita a questo luogo per portare con sé un frammento di umanità, di dolore, ma anche di responsabilità. Perché ricordare non è solo un gesto di rispetto: è un dovere verso il futuro.

Grazie per la vostra visita e alla prossima!!!

giovedì 27 novembre 2025

VIAGGIO A BUDAPEST

 


Rieccomi a postare le foto del mio Viaggio a BUDAPEST.

Nei primi post vi avevo fatto conoscere l'Hotel dove ho soggiornato, qualche foto scattata girovagando per il Centro Storico, Il Mercato Centrale e I Ponti sul Danubio
Per chi non avesse avuto l'occasione di vederli  ecco qui di seguito i Link.




Nel post di oggi, vi voglio far conoscere 
uno dei monumenti più importanti e rappresentativi di Budapest.
Sto parlando della BASILICA DI SANTO STEFANO.


La Basilica di Santo Stefano è una basilica cattolica situata nel centro di Budapest. In un primo momento l’edificio doveva essere intitolato a San Leopoldo, patrono d’Austria, ma all’ultimo minuto vennero cambiati i piani, e la chiesa è stata battezzata con il nome di Stefano, il primo re d’Ungheria, la cui presunta mano destra si trova nel reliquiario della basilica.
Il sito dove oggi sorge la Basilica di Santo Stefano era un teatro nel 18° secolo. Questo teatro, chiamato Hetz-Theater, era un luogo in cui venivano ospitati combattimenti fra animali.
Lo stile architettonico della Basilica di Santo Stefano è neoclassico, e la chiesa ha una pianta a croce greca. La facciata si contraddistingue per due grandi campanili; nella torre sud si trova la campana più grande dell’Ungheria. Le due torri hanno sei campane complessivamente: cinque si trovano nella torre laterale a nord, mentre la campana più grande, citata prima, è l’unica presente nella torre sud.
Ecco qualche scatto dell'esterno della basilica.



Se vi trovate a visitare Budapest, dovete assolutamente salire sulla Terrazza panoramica della basilica per ammirare la vista maestosa sulla città. 
La terrazza panoramica si trova a un’altezza di 96 metri e può essere raggiunta o tramite l'ascensore o salendo i 364 gradini.
Un consiglio, a meno che tu non abbia delle esigenze particolari, non utilizzate l'ascensore anche perché la fila durante gli orari di punta è piuttosto lunga.
Se deciderete di salire a piedi potrete anche vedere tutta la struttura della cupola. 
Ma ecco qualche scatto


Ma usciamo all'esterno.
Dalla terrazza circolare, la città si apre come un grande mosaico urbano. Verso ovest, oltre i tetti eleganti del centro, si staglia la collina di Buda, con il Castello e il Bastione dei Pescatori che emergono come fortificazioni fiabesche. Verso est, si estende il fitto tessuto di Pest: tetti rossi, palazzi in stile neoclassico e boulevard alberati. Più lontano, l’imponente Parlamento Ungherese si distingue con le sue guglie neogotiche che brillano alla luce.
Ecco qualche scatto





Per scendere dalla terrazza panoramica si utilizza lo stesso percorso di salita: si scende tramite ascensore e scale, tornando all'interno della basilica e poi uscendo da dove si è entrati. 


Eccoci all'interno della basilica.
L'interno della Basilica è caratterizzato da un'imponente pianta a croce greca e riccamente decorato con 52 tipi diversi di marmi ungheresi. Le sue navate sono decorate con sontuosi mosaici realizzati da artigiani veneziani e ungheresi, tra cui le volte della cupola principale con scene bibliche e un mosaico raffigurante Dio Padre, oltre al dipinto "Santo Stefano offre il Paese alla Vergine" e alla statua di Santo Stefano di Alajos Stróbl.



Le foto qui sotto rappresentano la Statua di SANTO STEFANO e il dipinto di SANTO STEFANO che offre il paese alla Vergine.


Proseguendo con la visita eccoci di fronte alla bellissima CUPOLA.
La Cupola è alta quasi 96 metri ed è uno degli elementi più emblematici dell’architettura della basilica. E' riccamente decorata con affreschi e motivi in rilievo e i mosaici principali sono stati realizzati dall’azienda Salviati di Venezia, mentre quelli piú piccoli dalla Róth Miksa di Pest.
La cupola, a spicchi, è impostata su pennacchi su modello della Basilica Vaticana. Le volte a botte sono decorate con lacunari ottagonali dorati. All'esterno, il tamburo ospita quattro nicchie con gli Evangelisti, opera di Leò Feszler.




THE HOLY RIGHT HAND
In una piccola cappella a sinistra dell’altare principale, si trova The Holy Right of St. Stephen. Si tratta della reliquia più venerata dal popolo ungherese. Re Stefano venne santificato il 15 agosto 1083. La sua mano destra, trovata integra e mummificata è sempre tenuta in grande considerazione dal popolo. La sua sorte è stata lunga e travagliata, fino ad arrivare nel 1950 nella Basilica di Santo Stefano dove è esposta al pubblico dal 1987 protetta da un doppio reliquiario.


L'ORGANO DELLA BASILICA
L’organo della Basilica di Santo Stefano è stato realizzato da Jozsef Angster e suo figlio. Subì diverse trasformazioni e aggiunte nel corso degli anni fino al 1938. Il restauro completo del grande organo è iniziato nel 1993 ad opera del costruttore Váradi e di suo figlio.


Concludo il post dedicato alla basilica con altri scatti fatti all'interno.





Se state organizzando un itinerario a Budapest, non lasciate fuori questa meraviglia: la Basilica di Santo Stefano non è solo un capolavoro architettonico, ma uno dei punti più significativi per comprendere l’anima della città.
Grazie per la vostra visita e a presto per altre storie di viaggio!