martedì 30 settembre 2014

MONZA - VILLA REALE

TUTTI IN CODA
AD AMMIRARE LA VILLA REALE
 
In occasione del restauro, il Comune ha aperto gratuitamente le porte della Villa Reale a chi voleva visitare alcune delle stanze restaurate. Come risultato: ecco la fila che si è formata. Per riuscire ad entrare in Villa ci volevano in media 2h di coda.
 
 

 
 

RAVENNA

SHHHHHH
IL SOMMO POETA STA RIPOSANDO!!!
 
 


lunedì 29 settembre 2014

FOTO DEGLI ALTRI

STAMBECCHI ROCCIATORI
 
Fonte: TGCOM24
A quattro zampe contro la forza di gravità. Nel Parco Naturale della Valle Antrona, in Piemonte, un branco di stambecchi alpini ha infatti scalato la parete verticale della diga del Cingino, a quota 2.250 metri, con una naturalezza sconvolgente. Sospesi a un'altezza di 49 metri, gli animali sembrano poter precipitare da un momento all'altro mentre sono alla ricerca di sali minerali. Ma per degli arrampicatori esperti come loro, questo è uno scherzo.
 









mercoledì 24 settembre 2014

VENEZIA

CAFFE' FLORIAN
 
Se andate a fare un giro a Venezia non potete non entrare a bere almeno un caffè nel famoso "Caffè Floriàn". Entrate gustatevi il caffè e poi aprite il portafoglio. Comunque a parte gli scherzi, anche se il caffè è un pò caro, il locale è veramente molto bello e ne vale proprio la pena.
 
 
 
 
 
Il Caffè Florian è un caffè storico della città di Venezia, situato sotto i portici delle Procuratie Nuove in Piazza San Marco.

Storia

È il più antico caffè italiano e rappresenta uno dei simboli della città lagunare. Inaugurato il 29 dicembre 1720 da Floriano Francesconi con il nome di Alla Venezia Trionfante, fu ben presto ribattezzato dagli avventori "Floriàn", dal nome del proprietario nel dialetto veneziano. Da allora ha proseguito ininterrottamente fino ai giorni nostri la sua attività quotidiana di caffè, divenendo meta privilegiata di veneziani, italiani e stranieri.
Giacomo Casanova vi corteggiava le dame e Carlo Goldoni vi entrò ragazzo. Lo frequentarono illustri personaggi come Gasparo Gozzi, Giuseppe Parini, Silvio Pellico, Lord Byron, Ugo Foscolo, Charles Dickens, Goethe, Rousseau, Gabriele d'Annunzio.
Il caffè Florian fu restaurato dall'architetto Ludovico Cadorin nell'Ottocento e possiede varie sale riccamente decorate in modo diverso l'una dall'altra: tra di esse vi è per esempio la sala Orientale, così chiamata per le raffigurazioni di donne orientali dipinte sui muri.
Durante l'insurrezione del 1848, capitanata da Niccolò Tommaseo e Daniele Manin, il caffè divenne un ospedale per i feriti.
Come altri caffè situati in Piazza San Marco, gli avventori all'aperto sono intrattenuti da una piccola orchestrina. L'accompagnamento musicale richiede, peraltro, un supplemento sulle consumazioni.
 
 










 
 

venerdì 19 settembre 2014

IMMAGINI DAL MONDO

I COLORI DELLA NATURA
 
Ho rubato qualche scatto da internet. Il verde, il rosso, il rosa, l'arancio.....  quanti colori ci offre la nostra bella terra.
 






giovedì 18 settembre 2014

NOTIZIE

Straordinario: Cervino, la via svizzera si “accende” di rosso foto di Robert Bösch
 
CHE SPETTACOLO E CHE FOTO
 
Fonte: Montagna.tv
 
 

SPETTACOLO!!!

IL RIPOSO DEGLI EQUILIBRISTI
 
Terza edizione per l'Highline Meeting Monte Piana, a Misurina (Belluno), dove atleti provenienti da tutto il mondo si incontrano per camminare sospesi su una fettuccia di 2,5 cm. Per gli highliner più temerari è possibile riposarsi o trascorrere la notte in compagnia, dormendo nelle amache montate sulle corde.
 
Pensate se uno soffre di sonnambulismo!!!  :-)
 
Il riposo degli equilibristi: amache sospese sulle Alpi

TRENTINO ALTO ADIGE

LAGO DI BRAIES
 
Senza esagerare erano almeno 44/45 anni che non ritornavo al lago di Braies. Un primo tentavivo lo avevo fatto l'estate del 2013 ma avevo rinunciato per una coda di macchine impressionante che mi aveva impedito perfino di arrivare a Brunico. Quest'anno, visto anche il tempo incerto, ci ho riprovato e sono riuscito ad arrivare senza incontrare troppo traffico ma una volta arrivato al lago i parcheggi erano praticamente presi d'assalto. Sinceramente non mi sono goduto la sua bellezza, troppa gente, troppe macchine insomma troppo tutto. Mi riprometto di ritornarci ma in un periodo diverso con poca gente e senza il rischio di calpestarsi i piedi.
Comunque il lago è per me bellissimo con un colore stupendo con la Croda del Becco che si rispecchia nelle sue azzurre acque. Bello merita anche la camminata intorno al lago (chiaramente con meno gente me la sarei goduta appieno).
 
Il lago di Braies (Pragser Wildsee in tedesco) è un piccolo lago alpino situato in Val di Braies (una valle laterale alla Val Pusteria) a 1.496 m s.l.m. Il lago giace ai piedi dell'imponente parete rocciosa della Croda del Becco (ted. Seekofel, lad. Sass dla Porta 2.810 m) e si trova all'interno del parco naturale Fanes - Sennes e Braies
Per raggiungere il lago, si prende lo svincolo per la Val di Braies, tra i paesi di Monguelfo e Villabassa in Alta Pusteria. Dopo aver percorso alcuni chilometri si incontra l'unico bivio, e si prende la strada in direzione del lago. Dopo aver passato i villaggi di Ferrara (Schmieden) e San Vito (St. Veit), si arriva al parcheggio (a pagamento nella stagione turistica), dove si trova un grande albergo-ristorante, l'Hotel Pragser Wildsee legato alla figura pionieristica di Emma Hellenstainer.
È possibile effettuare un giro attorno alle rive del lago. Questo percorso è sulla sponda occidentale, piano e largo, mentre sulla sponda orientale è ripido e stretto, con alcune scalinate. Nonostante ciò questa bella passeggiata che porta ai piedi della Croda del Becco, è affrontabile da qualsiasi escursionista.
 

Leggenda sulle origini del lago

La leggenda vuole che la vallata di Braies fosse abitata da alcuni selvaggi di brutto aspetto che custodivano l'oro presente nelle vicine montagne. Per queste figure l'oro era prezioso per il suo splendore ma li rendeva duri nell'animo.
Quando apparvero nella valle alcuni allevatori assieme al loro bestiame, le figure selvagge regalarono loro alcuni oggetti prodotti con il loro oro. Gli allevatori vedendo tale abbondanza d'oro divennero avidi ed iniziarono ad impadronirsi della materia prima, rubandola alla popolazione dei selvaggi. La popolazione dei selvaggi decise di impedire agli allevatori di raggiungere le montagne e fecero sgorgare alcune sorgenti d'acqua, che crearono a valle il lago di Braies, che impediva agli allevatori di poter rubare ulteriormente l'oro ai selvaggi.
 












lunedì 15 settembre 2014

TRENTINO ALTO ADIGE

SELVA VALGARDENA
 
Tipica giornata all'insegna del bel tempo FERIE 2014.
Comunque anche col brutto tempo la montagna ha un grande fascino.
 




giovedì 11 settembre 2014

NOTIZIE

Uccisa l’orsa Daniza: è morta durante la cattura. La Forestale avvia un’inchiesta

Questa notizia mi ha fatto proprio inc....re. Non ci sono parole.

“Dopo quasi un mese di monitoraggio intensivo – si legge nel comunicato della Provincia – la scorsa notte si sono create le condizioni per intervenire, in sicurezza, con la telenarcosi. L’intervento della squadra di cattura ha consentito di addormentare l’orsa che, tuttavia, non è sopravvissuta”.

Ma chi è questo incompetente?



http://www.montagna.tv/cms/66633/uccisa-lorsa-daniza-e-morta-durante-la-cattura-marcato-uno-dei-cuccioli

mercoledì 10 settembre 2014

VERONA

BY NIGHT
 
Ogni tanto provo a cimentarmi in quanche fotografia notturna ma i risultati non mi soddisfano poi tantissimo.
Oggi vi voglio proporre alcune foto che ho scattato a Verona a Castelvecchio questa estate (era luglio). Il panorama che si vede è bellissimo.
Castelvecchio, originariamente chiamato Castello di San Martino in Aquaro, è attualmente adibito a ospitare il museo civico ed è il più importante monumento militare della signoria Scaligera.
Il ponte di Castel Vecchio, conosciuto anche come ponte Scaligero, fa parte della fortezza di Castelvecchio ed è ritenuto l'opera più audace e mirabile del Medioevo veronese.
Il ponte venne realizzato tra il 1354 ed il 1356 sotto la signoria di Cangrande II della Scala in modo da assicurare alla costruenda rocca di Castelvecchio una via di fuga verso il Tirolo nel caso vi fosse stata una sommossa da parte di una delle fazioni nemiche interne alla città. La robustezza del ponte gli consentì di passare indenne cinque secoli di storia fino a quando, nel 1802, i francesi, in seguito al trattato di Lunéville, mozzarono la torre sul lato campagna ed eliminarono le merlature,come già precedentemente fatto per le torri del castello per piazzarvi delle batterie di cannoni,usati nelle tristementi note pasque veronesi, ricostruite dagli austriaci nel 1820 su ordine dell'imperatore Francesco I d'Austria. Il ponte venne fatto saltare il 24 aprile 1945 dai tedeschi in ritirata, insieme a tutti gli altri ponti di Verona, compreso il romano ponte Pietra.