martedì 26 aprile 2022

FLORIDA - IL VIAGGIO 3.0

 


Nel lontano
1988 era uscito un film che si intitolava "Alla ricerca della valle incantata" ed era la storia di un giovane dinosauro che parte verso una valle leggendaria, per riunirsi ad altri membri della sua specie.
Io e la mia dolce metà,  al contrario del piccolo dinosauro, ogni mattina ci incamminavamo "alla ricerca di JACK
Voi vi domanderete ma chi è mai Jack? Per essere più precisi andavamo alla ricerca di Jack e dei suoi simili e precisamente alla ricerca degli ALLIGATORI.
Dovete sapere che Clermont si trova nella Contea di Lake, una regione ricca di laghi. La presenza di tanti laghi vuol dire anche presenza di molti
Alligatori
. Durante la nostra permanenza in Florida abbiamo avuto tante occasioni di incontrarli, non solo durante le nostre camminate quotidiane ma anche durante la visita nei parchi nei dintorni di Orlando.
Ma incominciamo con qualche notizia.
Dovete sapere che in Florida gli alligatori sono anche tutelati dalla legge locale, infatti Intrappolare o uccidere un alligatore è un crimine di terzo grado. È anche un reato catturare e tenere un alligatore o le sue uova a meno che non si acquisti una speciale licenza di cattura o allevamento di alligatori dallo stato.
Per questo motivo in prossimità dei tanti laghi sono presenti molti cartelli che avvisano di non dare da mangiare o di non molestare gli alligatori.
Ecco qualche foto:


Ma ora entriamo nel vivo del post con qualche foto di JACK e dei suoi simili.
Ecco il loro habitat preferito, il lago,  e se osservate bene la prima fotografia quella piccola macchiolina è proprio il mio amico Jack.



Altro laghetto e altro alligatore. 







Oltre a farsi coccolare dalle dolci acque dei laghetti agli alligatori piace prendere 
il sole per riscaldare la loro temperatura corporea. 






Le foto che seguono ritraggono il più grosso esemplare di alligatore che ho avuto la fortuna di incontrare (a distanza) e di fotografare.




Concludo il post di oggi con altre immagini scattate in altri laghetti.








Ok concludo qui la pubblicazione del mio amico Jack. Spero che vi siano piaciute e vi ringrazio per la vostra visita.
CIAO  CIAO  CIAO

lunedì 25 aprile 2022

LA FOTO DELLA SETTIMANA

 

Rieccomi con la 90esima settimana dedicata alla rubrica "LA FOTO DELLA SETTIMANA" che poi non si tratta di una foto ma di qualche scatto dedicato ad una località che ho avuto la fortuna e il privilegio di visitare.
Sono ormai quattro mesi che dedico questa rubrica all'ISLANDA ed alle sue straordinarie bellezze naturali. 
Lasciamo l'
Area Vulcanica Dimmuborgir ( DIMMUBORGIR ) e dopo circa 50 chilometri eccoci al cospetto di una delle cascate più conosciute dell'isola: le Cascate di GODAFOSS.

Godafoss è tra le cascate più conosciute dell’intera Islanda, nonostante il dislivello del fiume Skjalfandafljot che la alimenta sia di ‘appena’ 12 metri. Più spettacolare è invece la sua forma semicircolare che crea un arco largo circa 30 metri.
LE ORIGINI
La cascata ha origini piuttosto antiche, infatti il nome Godafoss, significa “cascata degli Dei” ed ha origini che si perdono nei secoli. Si narra infatti che le prime popolazioni della zona vedevano rappresentata nei tre getti principali della cascata la sacra triade: Thor, Odino e Freyr. Inoltre, successivamente, la leggenda dice che nell’anno 1000 Lagosumatur, oratore delle legge che stava facendo ritorno da Tingvellir dopo essersi convertito al cristianesimo, scelse questa cascata per abbandonare i simboli della religione pagana, scaraventandone le icone all’interno di queste acque. Una vetrata della chiesa di Akureyri (Akureyrarkirkja) ricorda questa leggenda. L’Islanda è però sempre stata una terra in cui si rispetta la libertà di culto, così ad ogni membro della sua tribù Lagosumatur lasciò la libertà di professore la religione preferita.

Ecco qualche foto 








domenica 24 aprile 2022

MONZA - IL PARCO

 


L’Allium ursinum di Maria Teresa

E' un appuntamento fisso andare al Parco di Monza per osservare la fioritura dell'Aglio Orsino.
In primavera, se passeggi  nel Parco di Monza vedi a perdita d’occhio una distesa di foglie; sono milioni di piantine di aglio orsino! 
Tra aprile e maggio è possibile assistere ad uno spettacolo di rara bellezza che trasforma il parco in un  set fotografico.
La presenza dell’aglio orsino nei Giardini e nel Parco è stata voluta dagli Asburgo quando la Villa Reale era la 'casa di campagna' di Ferdinando, figlio dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria, per la sua particolarità di essere un'erba tappezzante e di facile manutenzione. Un modo per evitare le piante infestanti ed avere un bel colpo d'occhio, a costi ridotti insomma! Infatti questa bulbosa perenne si moltiplica con facilità, colonizza lo spazio ombroso del bosco e impedisce la crescita di altre erbe selvatiche poi, all’inizio dell’estate dopo la fioritura, scompare completamente.

Ma perché si chiama Aglio Orsino?

Il suo nome sembra derivare proprio dal fatto che gli orsi, dopo il lungo letargo invernale, sfruttino le sue numerose proprietà cibandosene in grandi quantità per riprendere la carica di energia.
Ecco qualche foto.














Cosa ve ne pare? in alcuni punti sembra che sia addirittura nevicato visto i tantissimi fiori bianchi.
Prima di terminare il post vorrei postare qualche scatto fatto al laghetto dei Giardini Reali 
come prima foto ecco uno scatto ravvicinato del Dente di Leone conosciuto anche come SOFFIONE!!!

Passiamo ora con qualche foto dedicata ai riflessi nel laghetto.





Continuo con qualche scatto delle Oche e dei Germani Reali 






Ok eccomi alla fine. Come ultime foto ecco due scatti floreali. Spero che le foto vi siano piaciute e vi do appuntamento al prossimo post.



CIAO   CIAO