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lunedì 9 gennaio 2023

LA FOTO DELLA SETTIMANA

 


Per la rubrica "LA FOTO DELLA SETTIMANA" questa settimana vi voglio proporre qualche scatto in B&W fatto Manhattan.
Non sono scatti con un tema preciso ma sono fotografie scattate a caso passeggiando per le vie trafficate di New York.
Iniziamo con una foto con una particolarità di New York, il vapore che esce dai tombini. 
Ciò che si vede uscire dai tombini della Grande Mela in realtà non è fumo ma vapore acqueo. La causa è il sistema di teleriscaldamento sotterraneo che distribuisce calore agli edifici della città, soprattutto quelli industriali, commerciali e sanitari.



Proseguiamo. Camminare per le strade di New York è praticamente obbligatorio camminare con il naso all'insù. Non importa se cammini  nella lussuosa Fifth Avenue, ai piedi dell'Empire State Building o tra i grattacieli del Rockefeller Center, a Brodway o a Times Square, qui, è quasi impossibile staccare gli occhi dalle nuvole e dagli edifici alti più di 100 piani che bucano il cielo.
Ecco qualche scatto




Gli ultimi scatti che vi voglio proporre riguardano una costruzione molto particolare. Si tratta DELL’OCULUS DI CALATRAVA.
L’Oculus sorge al posto di un centro commerciale andato distrutto con l’attentato dell’11 settembre.
Il progetto, opera del famoso architetto spagnolo Calatrava, ricorda le grandi ali di una fenice che risorge con estrema fierezza ed ottimismo sulle ceneri di Ground Zero.




giovedì 1 luglio 2021

MONZA - PARCO

 


Secondo me la fotografia in bianco e nero ha, indubbiamente, un grande fascino. Alcuni fotografi dicono che la fotografia in bianco e nero è un  pò come una poesia. Non da distrazioni a chi la osserva e l’osservatore più attento potrà cogliere meglio i particolari e, quindi,la vera essenza della foto. Io sono solo un dilettante appassionato di fotografia però ogni tanto mi diletto anch'io con questo tipo di arte. 

Ecco qualche foto scattata qualche anno fa con una piccola digitale nel parco di Monza. 







Spero vi siano piaciute. 

Grazie e arrivederci al prossimo post. 

lunedì 13 luglio 2020

FOTO DELLA SETTIMANA


Nell'ultima foto della settimana vi avevo lasciati nella Repubblica di San Marino. Con questa ritorno nella mia regione, la Lombardia, precisamente a Mantova una delle più belle città di questa regione. Nella foto di oggi siamo nella bella piazza Castello. 


domenica 7 giugno 2020

MILANO


Ho avuto la fortuna di lavorare a Milano per circa 18 anni ed era mia consuetudine mangiare molto velocemente per poter dedicare il rimanente tempo a disposizione della pausa mensa per girarla e per scattare col mio fidato cellulare tante fotografie. La zona di Brera, il Duomo e la Galleria, i navigli, insomma tante zone interessanti da scoprire e da fotografare.
Sono oramai in pensione da quasi 4 anni e sono rare le volte che posso dedicare una mezza giornata nella mia bella Milano. Una di queste rare occasioni è stata qualche giorno fa approfittando della seconda fase della quarantena per il Covid19. Purtroppo ultimamente non ho molte occasioni per scattare foto per alimentare il mio blog e questa è una di quelle da prendere al volo. Spero vi piacciano.

IN METRO



Eccomi arrivato. Lasciata la stazione metropolitana mi dirigo verso C.so Como (famoso per la sua movida) e poi successivamente per Corso Garibaldi .


Eccomi al Parco Sempione e al Castello Sforzesco.






















Purtroppo il tempo a disposizione è già terminato ed è ora di ritornare a casa. Ritornando al metrò passo davanti al Cimitero Monumentale di Milano.
Il Cimitero Monumentale di Milano è noto per ospitare un gran numero di sepolture illustri, che lo popolano fin dalla data della sua benedizione inaugurale, il 2 novembre, giorno della commemorazione dei defunti, del 1866, e dalla data della sua apertura ufficiale, avvenuta il 1º gennaio 1867.





domenica 23 febbraio 2020

ISLANDA - LA TERRA DEL GHIACCIO E DEL FUOCO


Hotel  ICELANDAIR
E’ l’alba del settimo giorno e la sveglia suona molto presto. Nell’ultimo post vi avevo lasciati all’Hotel ICELANDAIR di Reykjahlid. Tirati insieme i bagagli scendiamo al ristorante per la colazione che consumiamo molto velocemente. Recuperiamo le valigie e ci dirigiamo al parcheggio dalla nostra fidata Suzuki Jimny. Il meteo è abbastanza buono e promette bene per l’intera giornata.
La prima tappa è al Cratere di Hverfjall


Per raggiungere il cratere bisogna prendere la strada 848 e dopo circa 5 km dal nostro hotel (sulla sinistra) c’è una deviazione per una piccola strada sterrata che in poco più di un chilometro ci porta al parcheggio ai piedi del vulcano. Durante il breve tragitto oltre al lago si può vedere in lontananza la sagoma del vulcano Vindbelgjarfjal (Foto sotto)




Il vulcano Hverfjall, noto anche come Hverfell è un cratere che si è formato a causa di una violenta eruzione, poco meno di 3.000 anni fa; ha un diametro di circa 1 km e mezzo ed un’altezza di 200 metri e durante i mesi più freddi il suo interno accoglie un piccolo laghetto che si forma a causa delle piogge.
Qualche notizia sul cratere:


NOTIZIE GEOLOCICHE
Il bordo del cratere di Hverfjall raggiunge gli 80 fino a 180 metri sopra l'area circostante. Appartiene a una fila di crateri che include alcuni dei più bei e ben formati crateri di tephra (materiali vulcanici clastici, come polvere, cenere o pomice, espulsi durante un'eruzione e trasportati nell'aria prima della deposizione) in Islanda. si ritiene che il cratere sia tra i più grandi del suo genere sul pianeta e il diametro sul bordo sia superiore a 1000 metri. Hverfjall si trova all'estremità meridionale di una spaccatura di eruzione lunga 1800 metri e si è formata durante una grande eruzione freatica circa 2500 anni fa. Il magma entrò in contatto con l'acqua causando grandi esplosioni di vapore. Le esplosioni hanno fatto a pezzi il magma, formando la tephra e la scoria di cui è fatto il cratere. I materiali piroclastici furono espulsi dal cratere in due modi. Innanzitutto il cratere formò grandi nuvole di cenere che piovvero su una vasta area. In secondo luogo, la tephra ha causato flussi piroclastici sulle pendici del cratere che hanno raggiunto fino a 3 chilometri dal cratere. Tracce dei flussi, sotto forma di strati di tufo a strati, possono essere viste principalmente a nord di Hverfjall, ad esempio ai bagni naturali (le terme).
Lasciamo l’auto e dopo essere entrato in modalità vulcanologo, (vedi foto)
incominciamo a salire il ripido sentiero che ci porterà sulla cima del cratere. Si sale in diagonale e in pochi minuti si arriva sulla sommità del vulcano. Il cratere è veramente grande e il posto è veramente irreale. Arrivati in cima lo spettacolo sul lago Myvatn e sulla zona circostante è bellissimo.







Dalla cima ci si trova anche a guardare all’interno del cratere. si tratta di un enorme buco grigio ed è veramente difficile immaginare quali siano state le forze che hanno potuto originare una simile cosa.











Avremmo voluto continuare la visita all'interno del cratere ma alla fine rinunciamo e iniziamo a scendere verso il parcheggio. 





Risaliamo in auto e puntiamo verso la prossima destinazione che è vicinissima al cratere tanto che si potrebbe raggiungere anche a piedi (sono circa 4 chilometri). Il campo di lava di Dimmuborgir è raggiungibile da una diramazione della 848 sulla sponda est del lago Mývatn.

Dimmuborgir, il cui nome significa Fortezza Oscura, è un labirinto di formazioni laviche posto sulla sponda orientale del lago Mývatn, situato nell'Islanda settentrionale. Eccoci arrivati al parcheggio. 

Formazioni laviche
Il campo di lava con la sua miriade di formazioni ha un diametro di 1 km ed ebbe origine circa 2300 anni fa, quando una fessura di 12 km, che in seguito venne chiamata Ludentsborgir, si aprì dando inizio ad una vasta eruzione. Il flusso di lava incontrò una diga naturale presso Dimmuborgir e si formò un lago di roccia liquida, del diametro di 2 km. Il lago venne svuotato quando il flusso raggiunse le acque del Mývatn, e si lasciò alle spalle alti pilastri e colonne di lava, che vennero modellate nelle forme più strane e straordinarie. Si crede che queste formazioni ebbero origine nel lago di lava, dove il vapore riuscì ad infiltrarsi attraverso la lava fusa, raffreddandola istantaneamente. Le linee orizzontali delle geometrie furono formate dalla crosta di lava semi-congelata della pozza che gradualmente collassò. La crosta che collassava, ricoprì anche i pilastri di scorie, che possono essere osservate in molti punti, sotto forma di un sottile strato con incisioni verticali.
Su questo luogo ci sono anche delle leggende locali: Nella mitologia islandese, Dimmuborgir è ritenuto un luogo di connessione tra il mondo degli uomini e quello degli inferi, un luogo abitato da elfi e troll, che mette in correlazione la nostra dimensione con quelle invisibili alle persone.
All’ingresso dell’area vulcanica

ci attirano l’attenzione due cartelli informativi: il primo spiega in modo molto semplice e molto intuitivo, come si è formata quest’area mentre il secondo ci informa dei vari itinerari che sono possibile fare per la visita del sito. 











Decidiamo di fare l’itinerario
ROSSO che secondo le informazioni dei vari cartelli indicatori dovrebbe essere il più lungo e anche il più impegnativo. Come persone amanti della montagna non ci ha certamente spaventato l’indicazione anzi ci ha ancora di più convinti che quello era il nostro itinerario. Alla fine, comunque, non è risultato assolutamente faticoso e tanto meno difficoltoso. 













 














Per percorrere l’itinerario tra soste e foto varie ci abbiamo impiegato circa un’ora. Prima di proseguire per la prossima tappa scattiamo un paio di foto dall’alto quindi ritorniamo al parcheggio.





Eccoci al parcheggio è arrivata l'ora di ripartire. Risaliamo in auto per la nostra prossima destinazione: LA CASCATA GODAFOSS ma questa è un'altra storia!!!
Vi do appuntamento per il prossimo post dedicato a questa straordinaria terra. Ciaooooo...