martedì 29 dicembre 2020

RAVENNA

 

Eccomi con il quarto post dedicato alla bellissima Città di Ravenna. Nei primi tre post avevo pubblicato i primi tre monumenti inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Per chi non ha avuto l'occasione di vederli qui di seguito pubblico i link.
  1. LA BASILICA DI SAN VITALE ➜ QUI
  2. BATTISTERO NEONIANO      ➜ QUI
  3. MAUSOLEO DI GALLA PLACIDIA ➜ QUI
Palazzo di Teodorico
Nel post di oggi, è la volta della BASILICA DI SANT'APOLLINARE NUOVO.
Monumento Patrimonio mondiale dell'Unesco 
questo edificio religioso sorse accanto al palazzo del Re degli Ostrogoti "Teodorico". 




La Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, fatta costruire da Teodorico (493-526) accanto al suo palazzo, fu in origine adibita a Chiesa palatina, di culto ariano. Dopo la riconquista bizantina e la consacrazione al culto ortodosso (metà del VI secolo) fu intitolata a San Martino, vescovo di Tours. Secondo la tradizione, nel IX secolo le reliquie di Sant'Apollinare furono qui traslate dalla Basilica di Classe e in quell'occasione ricevette la sua intitolazione a Sant'Apollinare, detta "Nuovo" per distinguerla da un'altra chiesa dallo stesso nome presente in città. 

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Storia

La basilica fu fatta erigere dal re goto Teodorico nel 505 come chiesa di culto ariano con il nome di Domini Nostri Jesu Christi. Fu la chiesa palatina di Teodorico[2] (cioè una chiesa per l'uso della sua corte).

In seguito alla conquista della città da parte dell'Impero bizantino (540) l'imperatore Giustiniano passò in proprietà della Chiesa cattolica tutti i beni immobili già posseduti dagli ariani. Tutti gli edifici legati ai goti e all'arianesimo furono integrati al culto cattolico. La basilica ex teodoriciana venne riconsacrata a San Martino di Tours, difensore della fede cattolica e avversario di ogni eresia.

Sant'Apollinare Nuovo porta i segni tangibili di quest'operazione: la fascia sopra gli archi che dividono le navate era corredata da un ciclo di mosaici con temi legati alla religione ariana. Su iniziativa del vescovo Agnello, il ciclo fu cancellato e la fascia ridecorata ex novo. Furono risparmiati solo gli ordini più alti (con le "Storie di Cristo" e con i profeti), mentre nella fascia più bassa, quella più grande e più vicina all'osservatore, si procedette a una vera e propria ridecorazione, che salvò solo le ultime scene con le vedute del Porto di Classe e del Palatium di Teodorico, sebbene epurate per una damnatio memoriae di tutti i ritratti, che probabilmente appartenevano a Teodorico stesso e ai suoi dignitari.

Nell'anno 725 la chiesa venne danneggiata da un violento terremoto, che ne fece crollare l'abside. Il sisma demolì anche la Basilica petriana di Ravenna.

La basilica assunse il suo nome attuale solo intorno al IX secolo dopo che vi furono portate le reliquie di sant'Apollinare, primo vescovo di Ravenna, dall'omonima basilica di Classe per sottrarle al pericolo delle scorrerie dei pirati.

Nel corso della prima guerra mondiale, nella notte del 12 febbraio 1916 la chiesa fu bombardata causando gravi danni. L'immagine dell'antica chiesa bizantina sfigurata dalle bombe fece il giro del mondo, suscitando la più ampia riprovazione.

La Basilica presenta una facciata timpanata, inquadrata da lesene e traforata da una bifora sormontata da due piccole finestre. In origine, forse, era racchiusa da un quadriportico, ma attualmente è preceduta da un semplice e armonioso portico di marmo databile al XVI secolo. Sul lato destro il bel campanile cilindrico, caratteristico delle costruzioni ravennati, risale al IX o X secolo






Il suo interno si presenta con una navata centrale, larga il doppio di quelle laterali, che termina con un'abside semicircolare all'interno e poligonale all'esterno, ricostruita nel XVI secolo e decorata nel XVIII secolo.


Come tutte le chiese di Ravenna, anche Sant'Apollinare Nuovo è decorata con meravigliosi e coloratissimi mosaici. Tuttavia essi non risalgono alla stessa epoca: alcuni sono teodoriciani, altri risalgono alla ridecorazione voluta dal vescovo Agnello, quando l'edificio venne riconsacrato al culto cristiano cattolico.
Se guardiamo le pareti della navata centrale possiamo notare tre fascie ben distinte. 
La prima fascia più alta raffigura Le Scene della Vita di Cristo 
La fascia mediana è composta da riquadri tra le finestre che incorniciano solide figure di Santi e Profeti 
La fascia inferiore, la più grande, è anche quella maggiormente manomessa. Sulla parete di destra (guardando verso l'altare), è raffigurato il famoso Palazzo di Teodorico, riconoscibile dalla scritta latina PALATIUM (Palazzo) Sulla parete di fronte è raffigurato invece il Porto di Classe, che in quel tempo era il più grande di tutto l'Adriatico, nonché una delle principali sedi della flotta imperiale romana.
Inoltre si contrappongono i mosaici dei Santi Martiri e delle Sante VerginiI Santi Martiri, identificati dal loro nome scritto in alto, hanno l'aureola e vestono toghe candide. Le Sante Vergini, ognuna identificate dal proprio nome, hanno l'aureola ed sono abbigliate con vesti regali e portano una preziosa corona, simbolo del martirio.




IL PALAZZO DI TEODORICO


IL PORTO DI CLASSE

Madonna in trono col bambino Gesù

Si conclude qui il post dedicato alla Basilica di Sant'Apollinare Nuovo. Spero che le foto vi siano piaciute e oltre a ringraziarvi per la vostra visita, vi do appuntamento nei prossimi giorni per un altro bellissimo monumento di questa bellissima città.
Ciao a tutti e mi raccomando ....



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