domenica 31 maggio 2020

OBBIETTIVO

A DUEMILA POST CI SONO ARRIVATO!!!


sabato 30 maggio 2020

VIAGGIO IN AMERICA 3.0




Bus tour per il Saturn V Center


   

Rieccomi per la terza parte della mia visita al Kennedy Space Center di Cape Canaveral. 
Nell’ultimo post ci eravamo lasciati al ORBIT CAFE per un panino.  Appena terminato di mangiare ci dirigiamo verso il punto di accesso al tour in autobus.
Fortunatamente non c’è tanta gente e in poco tempo riusciamo a salire sul bus per il tour. Durante il tragitto l’autobus si avvicina alle rampe di lancio ma l’attrazione principale è il VAB, il Vehicle Assembly Building, cioè l’edificio dove sono stati assemblati i giganti come il Saturn V e lo Space Shuttle. Questo edificio è tra i più grandi al mondo, alto 160 metri e largo 157 metri. Nell’edificio ci sono ben 5 carroponti e le sue porte alte ben 139 metri impiegano circa 45 minuti per aprirsi e chiudersi completamente. 
Eccoci arrivati.

VISITA AL SATURN V COMPLEX


Una volta scesi dal bus ci mettiamo in attesa per poter accedere al Firing Room Theater. L’attesa non è lunga e dopo qualche minuto eccoci a rivivere il lancio della prima missione con equipaggio intorno alla Luna, nel 1968 con il Saturn V. Si passa poi a condividere le emozioni di chi ha realmente assistito al conto alla rovescia per il lancio di Apollo 8, di fronte alle console di comando realmente utilizzate.


Dopo aver archiviato le prime emozioni finalmente entriamo nel padiglione dove è esposto in tutta la sua maestosità il Saturn V. Il Saturn V è uno spettacolo di ingegneria umana. Passeggiare sotto questo gigante è una grande emozione. Con i suoi 111 metri di lunghezza 18 metri più alto della Statua della Libertà. 
Tra il 1967 e il 1972 sono stati lanciati in totale 13 missili e questo è uno dei soli tre rimasti negli Stati Uniti.






Camminando col naso all'insù ad un certo punto sono stato attirato da alcune foto appese ad una parete del padiglione. Quando mi sono avvicinato ho notato che non erano foto ma le prime pagine di vecchi giornali che commemoravano lo sbarco del primo uomo sulla Luna.





Moonscape | See the Lunar Module 9 at Kennedy Space CenterLe attività proposte sono tante; si può toccare un frammento di Luna, è possibile osservare Moonscape, una nuova mostra che riproduce Buzz Aldrin e Neil Armstrong mentre, sbarcati dall’Apollo 11, piantano la bandiera americana sulla Luna .
Si pùò vedere il Lunar Module 9 (LM-9), un autentico modulo lunare creato per il programma Apollo e tante altre attività interattive. 
Proseguiamo la visita all’interno della Galleria dei Tesori.


Gli oggetti che si possono ammirare in questa galleria sono veri e propri tesori e tutti quanti raccontano la storia degli astronauti legati alla conquista della Luna. Tra questi oggetti uno in particolare attira l'attenzione del visitatore: La capsula dell'equipaggio dell'Apollo 14. Ecco qualche scatto.







Eccoci alla fine della nostra visita al KSC. Usciamo all'aperto per goderci la vista sul VAB, il Vehicle Assembly Building. Dopo aver fatto qualche foto ci dirigiamo verso la zona dove risaliremo sul bus che ci riporterà all'ingresso del Centro. 


Ok anche questa storia è terminata. Nei prossimi post dedicati al mio secondo viaggio in Florida, pubblicherò le foto che ho scattato durante le mie visite ai parchi della Disney ma ....


domenica 24 maggio 2020

ISLANDA - LA TERRA DEL GHIACCIO E DEL FUOCO



Documentandomi in internet mi sono imbattuto su un sito dedicato ad un viaggio in Islanda che conteneva una bellissima descrizione di questa terra:

L’Islanda è un viaggio di scoperta ad ogni attimo, fuori e dentro di sé. Non solo la “terra” di cui ho appena accennato, ma tutti e quattro gli elementi si espandono ed esplodono nella più inaspettata meraviglia. L’aria islandese è un vento perennemente tagliente, lunatico, capriccioso. Un compagno di viaggio di cui ti vorresti liberare ma che si impara infine ad accettare quando si arrabbia e quando si placa. Un po’ come bisognerebbe fare con le persone. L’acqua e il fuoco, gli opposti per eccellenza, interagiscono in uno scambio estremo ed armonico.

Chiara Pasin

In questo post vi voglio far conoscere uno di questi elementi, il più rumoroso ma anche il più affascinante: L'ACQUA
Ma per rendere ancora più realistica la conoscenza, oltre a qualche fotografia che ho probabilmente già pubblicato in uno dei miei post dedicati al mio viaggio, ecco qualche breve video che però rende molto bene l'idea.
Dovete sapere che in Islanda c'è un numero quasi infinito di cascate. Alte e basse, larghe e strette, e tutte con diversi volumi di acqua. È stato stimato che ci siano più di 1600 cascate più alte di 2 metri. 

Iniziamo con la prima:



Öxarárfoss è piuttosto piccola, alta solo circa 20 metri, ma è una parte importante delle meraviglie naturali complessive del Parco Nazionale di Thingvellir. Purtroppo di questa piccola cascata non ho un mio video ma l'ho preso in prestito da YouTube




La seconda cascata è una delle meraviglie naturali più spettacolari dell'Islanda e probabilmente anche la destinazione turistica più amata e piacevole. Il suo nome per noi è quasi uno scioglilingua: 


Seljalandsfoss è una cascata impressionante e maestosa alta 62 metri. Non solo la cascata è accattivante, ma puoi anche camminare dietro di essa su un sentiero facilmente accessibile. 















La terza cascata viene spesso definita una delle cascate più belle dell'Islanda. Ha tutti gli ingredienti per essere una grande meraviglia naturale. La quantità di acqua è enorme, la forma della cascata è quasi perfetta nella sua forma rettangolare, la caduta di 60 metri la rende impressionante e la larghezza di 25 metri la mette in una grande prospettiva. Il nome di questa cascata significa "Cascata della Foresta" ed è:
Skogafoss è immersa nel paesaggio verde del sud dell'Islanda ed ha origine dal fiume Skógaá, proveniente dal ghiacciaio Eyjafjallajökull. Compie un salto da quella che, in altri tempi, era in realtà una scogliera mentre oggi, il mare si trova a ben 5 chilometri di distanza. Il salto che compiono le acque della cascata Skogafoss è di 62 metri per una larghezza di 25. A destra della cascata Skogafoss s’inerpica una scalinata di circa 700 gradini che porta fino in cima, a pochi passi dall'inizio del salto, con una vista mozzafiato da far spavento. Legata a questa cascata c'è anche una antica leggenda, la Leggenda di Thrasi. Se siete interessati e curiosi di conoscere questa leggenda, cliccate sul link qui di seguito La Leggenda di THRASI





















Per questo post può bastare. Nel prossimo pubblicherò le foto e il video delle altre 3 cascate che ho visitato nel mio viaggio. Grazie e mi raccomando tornate a visitarmi. 
Ciao e Stay Tuned!!!