giovedì 29 dicembre 2011

COSTIERA AMALFITANA

NOTTURNI

Eccomi rientrato da qualche giorno di vacanza in occasione del Santo Natale. Oggi Vi voglio proporre quanche foto scattata a Ravello durante le ore notturne.
























domenica 25 dicembre 2011

da QUATERPASS

venerdì 23 dicembre 2011

TRENTINO ALTO ADIGE

Museo della Grande Guerra al Forte Tre Sassi in Valparola


Oggi Quaterpass è al Museo della Grande Guerra al Passo di Valparola. Un passo che amo tantissimo e che per me ha un fascino tutto particolare.



Il museo della Grande Guerra trova la sua appropriata sede nel Forte Tre Sassi al passo Valparola, tra il passo Falzarego e la Val Badia. Il forte fu costruito dall'esercito austro-ungarico tra il 1897, inizio lavori, e il 1901. Nel 1910-11 il forte fu modoficato per aggiornarlo agli ammordernamenti dell'arte militare nel frattempo sopravvenuti. Allo scoppio della guerra era dotato di 2 cannoni M.98 da 8 cm, cannoni piccoli da feritoia e 2 cannoni M.98 da 6 cm. Per la difesa ravvicinata aveva 4 mitragliatrici pesanti e 36 feritoie con affusti per fucile e mitraglia rivolti verso il Sief, Col di Lana e il passo Falzarego, oggi ottimi punti di vista verso le montagne che lo circondano. Poteva alloggiare una guarnigione di 110 uomini e 4 ufficiali che prestavano servizio nelle postazioni in trincea a sbarramento del passo. Il 5 luglio 1915 fu colpito da alcuni proiettili da 210 e 260 che ne perforarono la copertura e lo resero inutlizzabile, anche se fu comunque illuminato di notte per tutto il mese di luglio costituendo un falso bersaglio per l'artiglieria italiana. Il museo di proprietà della regola di Cortina è gestito dalla famiglia Lancedelli, che, recuperanti per tradizione familiare, hanno contribuito in massima parte all'allestimento del museo. Nelle stanze del forte sono raccolti oltre che le consuete armi ed equipaggiamenti dei soldati, molti oggetti d'uso quotidiano sul fronte dolomitico, come una coloratissima raccolta di scatolette di carne e altri generi alimentari. Pezzo forte del museo è un proiettile da 305 ,sezionato in tre pezzi, sparato da un mortaio Skoda posizionato in Armentarola (val Badia) e ritrovato inesploso dai Lancedelli in zona Col dei Bois (Tofane). Il museo del forte fa parte del più vasto museo all'aperto della Grande Guerra conprendente anche la zona del Lagazuoi e delle 5 Torri.






















































































































giovedì 22 dicembre 2011

VERONA

PIAZZA BRA



Ho approffittato delle festività di Sant'Ambrogio e dell'Immacolata per trascorrere un paio di giorni nella bellissima e mai vista Verona. Sono stati due giorni pienissimi. Piazza Bra, Piazza Erbe, la torre dei Lamberti, il Duomo ....... sono state solo alcune delle tante mete che abbiamo visitato. Alla fine eravamo stanchi ma soddisfatti. Oggi inizio col postare alcune foto scattate in una delle più famose piazze di Verona: Piazza Bra.


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

(La foto in B&W è della fine dell'ottocento ed è opera di Moritz Lotze)



Piazza Bra, o più semplicemente la Bra (toponimo derivato da una corruzione del termine "braida", che deriva a sua volta dal longobardo breit, ovvero "largo"), è la più grande piazza di Verona, situata nel suo centro storico.


Lo slargo della Bra cominciò a tramutarsi in piazza solamente nella prima metà del Cinquecento, quando l'architetto Michele Sanmicheli concluse il palazzo degli Honorij: questo edificio andò a delimitare il lato occidentale della futura piazza, oltre che a fissare una corretta prospettiva sull'Arena. Il primo tentativo di trasformare lo slargo sterrato in luogo di passeggio fu però del podestà Alvise Mocenigo, il quale voleva creare un luogo di incontro per la nascente borghesia veronese: egli poté inaugurare la prima parte del Liston, un marciapiede lastricato che fiancheggia la Bra collegando Corso Porta Nuova a Via Mazzini, nel 1770. La Gran Guardia, iniziata dai veneziani nel Seicento e conclusa dagli austriaci nell'Ottocento, andò a delimitare il lato meridionale della piazza, mentre nel 1836 l'architetto Giuseppe Barbieri progettò il margine orientale, dove furono demoliti un ospedale, alcune case e una chiesetta, al posto dei quali sorse la Gran Guardia Nuova, meglio nota come Palazzo Barbieri. Questo, utilizzato inizialmente come caserma dagli austriaci, divenne, in seguito all'annessione del Veneto al regno d'Italia, sede del municipio del Comune di Verona.



I Portoni della Bra





I Palazzi sulla passeggiata del Liston




La Cometa



La Piazza vista dall'Arena

martedì 20 dicembre 2011

COSTIERA AMALFITANA

COLORI IN COSTIERA