domenica 21 aprile 2024

UDINE


Non era nei miei programmi far visita a Udine ma settimana scorsa, in occasione della trasferta lavorativa di mio figlio nella città friulana, ho colto l'occasione di accompagnarlo e ho prenotato un fine settimana in una piccolo hotel nella periferia della cittadina.


Udine è una città del Friuli Venezia Giulia distante pochi chilometri dal confine Sloveno ma anche da quello Austriaco. 
Questa città ha origini incerte come sono incerte anche le origini del suo nome. Inizialmente fu popolata da tribù celtiche e successivamente divenne durante l'impero romano un castrum piuttosto rilevante.
Città di librerie e osterie, dal nome misterioso e dai tanti volti, Udine è insieme popolare e raffinata, conviviale e colta. Capitale della medievale Patria del Friuli, la sua storia più antica si confonde con la leggenda, che vuole Attila artefice del colle del castello che ancora domina il centro storico.



La location del Hotel dove ho soggiornato era piuttosto periferica e per raggiungere il centro storico ho dovuto camminare per circa 20/30 minuti.



Eccomi arrivato.
Il centro storico di Udine mostra fieramente il suo passato veneziano chiaramente visibile nei suoi monumenti più importanti.
Sicuramente uno dei più importanti luoghi d'interesse della città friulana è PIAZZA LIBERTA'.
Piazza Libertà è la piazza più antica della città di Udine, definita come la più bella piazza in stile veneziano sulla terraferma. Sorge nello spiazzo al di sotto del colle del Castello.
Qui sotto Piazza Libertà con la fontana del Carrara di epoca rinascimentale.


Oltre alla fontana del Carrara, nella piazza sono presenti diversi monumenti:
la Colonna con il leone marciano della Serenissima (nella piazza se ne possono ammirare ben 3)


la Colonna con la statua della giustizia costruita nel 1614 dal Paleario. Questa statua è posta su una colonna in Pietra d'Istria, eseguita da Girolamo Paleari nel 1612.


Le statue seicentesche di Ercole e Caco (chiamate dagli udinesi Florean e Venturin). 

La vera storia di queste due statue racconta di Lucio Della Torre e Valsassina (1695-1725), come forse l’essere più crudele che Udine abbia visto in tutta la sua storia. Capace dei più atroci delitti, tra cui l’uccisione della moglie e del figlioletto. Con il suo personale esercito di fedeli fece scorribande per i territori della Repubblica seminando morte e terrore. Nel 1717 Il Consiglio dei Dieci lo condannò al bando e alla decapitazione in caso di cattura. Quello stesso anno il suo palazzo di Udine (che occupava lo spazio dell’attuale piazza XX settembre) venne raso al suolo, su ordine del Governo: gli Udinesi, pare, parteciparono all’operazione con grande gioia, esausti dei soprusi del conte. In quell’occasione due colossali statue che ornavano la corte del palazzo, vennero collocate sull’attuale piazza della Libertà. Le due statue, da allora, vegliano su Udine.



Il monumento della Pace, che qui fu posto nel 1819 dopo essere rimasto a lungo in stato d'abbandono. Esso era stato commissionato durante la dominazione francese per commemorare a Campoformido la stipula dell'omonimo Trattato, ma a causa delle varie dominazioni che si erano succedute in breve tempo non era mai stato collocato.



Oltre ai monumenti che vi ho appena presentato molto interessanti sono gli edifici che si affacciano sulla piazza. 
Il primo che vi voglio far conoscere è LA LOGGIA E TEMPIETTO DI SAN GIOVANNI
Queste furono erette nel 1533 dall'architetto lombardo Bernardino da Morcote. La loro realizzazione comportò numerosi problemi, sia sul piano urbanistico che pratico. L'opera che ne risultò ha un vago sapore brunelleschiano. La chiesa, inizialmente dedicata a San Giovanni, ora è adibita a tempietto ai Caduti.


Il prossimo edificio è LA TORRE DELL'OROLOGIO.
La torre fu costruita da Giovanni da Udine nel 1527. Alla sua sommità troviamo i due mori che battono le ore, sculture datate 1850.


Il prossimo edificio è LA LOGGIA DEL LIONELLO.
è una loggia pubblica in stile gotico veneziano, i cui lavori iniziarono nel 1448 ad opera di Bartolomeo delle Cisterne su disegno dell'orafo Nicolò Lionello e terminarono nel 1457. Nei secoli a seguire subì varie modifiche e, a seguito del rovinoso incendio che la distrusse nel 1876, fu restaurata da Andrea Scala che tenne fede ai disegni originali.
Ecco qualche scatto





Concludo con queste foto il primo post dedicato alle foto scattate a Udine. Nel prossimo post vi farò conoscere il suo Castello e qualche foto (poche) del Duomo.
Spero che le foto vi siano piaciute e vi ringrazio come sempre per la vostra visita.

CIAO CIAO E A PRESTO.


giovedì 18 aprile 2024

MONZA - PARCO

 


Dopo quasi un anno di assenza, eccomi finalmente a pubblicare qualche scatto fatto nel Parco di Monza

Protagonista principale del post è una pianta selvatica nota con il nome di AGLIO ORSINO.

L'origine del nome pare abbia origine dalla godereccia abitudine degli orsi di farne incetta per recuperare le energie perdute al risveglio dal letargo (o almeno così dice la leggenda popolare). 

Questa pianta è un porro selvatico che assomiglia all'aglio e ne ha anche l'odore. Per questo motivo molti lo chiamano "aglio di bosco". Le lunghe foglie sono ovali, un po’ più chiare nella parte inferiore, hanno un sapore leggermente pungente e molto aromatico. I fiori assomigliano a stelle bianche.

Ecco qualche scatto che ho fatto durante la mia ultima camminata nel parco.






Oltre allo scenografico aglio orsino, il parco di Monza, in questo periodo, offre anche altri colori come il Giallo e il Rosa dei fiori, il Verde dei prati. 

Ah dimenticavo gli ospiti del laghetto.

Ecco qualche scatto.




gli ospiti del laghetto





Concludo con questi scatti il post. Spero che le foto vi siano piaciute e vi ringrazio per la visita.

 CIAO E A PRESTO!!