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mercoledì 22 marzo 2023

SIENA - IL VIAGGIO



Nell'ultimo post dedicato al mio mini viaggio a Siena avevo pubblicato la seconda parte delle foto inerenti il bellissimo pavimento della cattedrale di Siena.
Per vedere il post inerente al pavimento del duomo clicca sul link sotto:

Ma continuiamo con la pubblicazione delle altre foto. Le prossime due attrazioni sono IL BATTISTERO DI SAN GIOVANNI e il MUSEO DELL'OPERA DEL DUOMO.
Iniziamo con la prima:

Il Battistero di San Giovanni a Siena si trova nella piazza omonima e fu eretto tra il 1316 e il 1325 a ridosso della base dell'abside del Duomo.
La facciata incompiuta è prevalentemente in marmo bianco e continua, verso l'alto, fino a coprire gran parte dell'abside del Duomo. È tripartita da quattro grandi pilastri e presenta tre portali strombati, coronati da archetti pensili e una cornice. Tre bifore superiori illuminano l'aula, anche se quella centrale è stata chiusa dal XVI secolo. 
Ecco qualche scatto.



ecco altri dettagli sulla facciata 



L'interno, terminato nel 1325, è arricchito da notevolissime sculture e pitture nel corso del Quattrocento.
L'opera più importante conservata all'interno del Battistero è certamente il celebre fonte battesimale, capolavoro del primo Rinascimento toscano, realizzato su progetto attribuito a Jacopo della Quercia. 
La vasca, a pianta esagonale, è decorata da pannelli in bronzo dorato con scene della vita di San Giovanni Battista intercalati da statue della virtù.


AFFRESCHI
L’interno, diviso in tre navate con volta ogivale, è completamente affrescato e costituisce uno degli esempi più rappresentativi della pittura senese del Quattrocento




Qui di seguito il Polittico di Andrea Vanni, Madonna col bambino e santi (1400), con predella di Giovanni di Paolo (1450)




Concludo con il polittico di Andrea Vanni le foto dedicate al Battistero di San Giovanni.
La prossima attrazione che vi voglio far conoscere è come scritto sopra il MUSEO DELL'OPERA DEL DUOMO.
Il Museo dell’Opera del Duomo è uno dei più antichi musei privati istituiti in Italia (fondato nel 1869) e si trova in quella che doveva essere la navata destra del cosiddetto “Duomo Nuovo”, la cui costruzione, iniziata nel 1339, venne interrotta dopo la peste del 1348.
Raccoglie molte opere originali provenienti dal Duomo ma conserva soprattutto due capolavori di Duccio di Boninsegna: la grandiosa Vetrata per l’abside del Duomo (1287-1288) e la Maestà (1308-1311).
Ma iniziamo con la visita.
La visita inizia in  un salone dove è esposta una importante raccolta di statuaria senese trecentesca proveniente dalla facciata della Cattedrale. Le straordinarie statue in marmo raffiguranti Sibille, Profeti e Filosofi dell’antichità, sono state scolpite dal Pisano durante la sua carica di capomastro (1285-1297).
All'ingresso di questo salone è presente una grande cancellata in ferro battuto, quattrocentesca e poggiante su plutei della scuola di Nicola Pisano.  In fondo alla sala è stata collocata la grande Vetrata realizzata da Duccio di Buoninsegna tra il 1287 e il 1290 per l’occhio absidale della Cattedrale.
Ma iniziamo con qualche scatto 

La cancellata all'ingresso del Salone

Proseguo con qualche immagine delle statue di marmo e della bellissima vetrata di Duccio di Buoninsegna.

Il tondo di Donatello con la Madonna col Bambino, detta ‘del Perdono’ (1458 ca.), proveniente dall’antico altare della Madonna delle Grazie in Duomo.

La Sibilla di Giovanni Pisano

Qui di seguito due lupe senesi già sulle colonne antistanti la facciata del Duomo, una attribuita a Giovanni Pisano e una di Urbano da Cortona.



La VETRATA di DUCCIO DI BUONINSEGNA
Realizzata da Duccio di Buoninsegna tra il 1287 e il 1290 per l’occhio absidale della Cattedrale e posta in fondo al salone. L’azzurro intenso degli sfondi, il giallo dorato, il rosso rubino, il viola ametista e il verde smeraldo delle vesti, assieme al rosa delicato scelto per gli incarnati, rifulgono in uno straordinario gioco cromatico.




Continuando con la visita del museo si sale al primo piano dove spicca la magnifica pala d’altare con la Maestà di Duccio di Buoninsegna, vero incanto di tutta la collezione, realizzata tra il 1308 e il 1311 è un capolavoro assoluto dell’arte pittorica italiana del primo Trecento.  


Qui sotto Il lato delle Storie della Passione

Madonna di Crevole

Sempre al primo piano e sempre di Duccio di Buoninsegna c'è un altro dipinto la Madonna di Crevole  databile al 1283-1284 circa.

Continuando nel percorso eccoci nella Sala del Teroro. In questa sala sono disposte oltre duecento suppellettili legate alla liturgia sacra.
In questa sala spicca una splendida Rosa d’Oro, disegnata dal Gian Lorenzo Bernini che papa Alessandro VII donò alla Cattedrale senese nel 1658.


LA ROSA D'ORO


Eccoci all'ultimo piano. Questo piano si articola in tre sale con una ricca collezione di dipinti su tavola e tela di soggetto sacro provenienti dalla Cattedrale e databili tra il XIII e il XIX secolo.
Uno di questi dipinti è la Madonna degli Occhi Grossi uno dei più antichi dipinti di scuola senese, realizzato dal Maestro di Tressa nel secondo quarto del XIII secolo.

Vale inoltre ricordare il polittico con 
la Madonna dell’Umiltà e santi (1423)  le due grandi tavole con le Prediche di San Bernardino realizzate da Sano di Pietro nel quinto decennio del Quattrocento.

la Madonna dell’Umiltà e santi


Termino questo post con qualche altra immagine.



E anche queste due attrazioni della bella Siena ve lo ho fatte conoscere.  Ho ancora molto da farvi conoscere di questa città ma questa è .....


lunedì 9 gennaio 2023

TORINO - CITTA' D'ARTE

TORINO 

E LA REGGIA DI VENARIA

Era il 2017 quando abbiamo trascorso un paio di giorni nella bella Torino, una città ricca di Storia , una città che appare come una signora di una certa età, imponente ma al passo coi tempi. 
Qui di seguito una sintesi dei luoghi e delle bellezze che abbiamo visitato. Se volete approfondire non dovrete far altro che cliccare sulle immagini.

LOCALITA'

LINK

(Clicca sulla Immagine)

PALAZZO REALE

Nel cuore più antico della città di Torino sorge il Palazzo Reale, con la sua elegante facciata finemente barocca e la sua combinazione unica di diversi stili. Lunga 107 metri ha un'altezza media di trenta metri.

ESTERNO




PALAZZO REALE

INTERNO

come diceva il Conte Girolamo Orti, " non saprei a cosa paragonarlo per la “ricchezza e vivacità de' suoi arazzi, che sembrano or or dipinti. I bei pavimenti, le porcellane, le pitture d'ogni scuola, tutto è prezioso: tu non ci vedresti angolo, porta, o finestra, che ne sia priva”.

 





MUSEI REALI

Questo museo ospita opere di Mantegna di Tintoretto e anche bellissime opere della scuola fiamminga e olandese(‘400-‘600) realizzate da artisti come Rubens.


 



CHIESA DELLA
SANTISSIMA ANNUNZIATA 

Incastonata tra i palazzi della centralissima via Po di Torino si trova la Chiesa della Santissima Annunziata, ricostruita nel ‘900, ma originariamente edificata tra il 1648 ed il 1656. Il progetto iniziale è dell’architetto Carlo Morello a cui la chiesa fu commissionata dalla Confraternita della Santissima Annunziata.

 





REAL CHIESA DI 
SAN LORENZO

In Piazza Castello si trova una delle chiese più belle di Torino: la Real Chiesa di San Lorenzo. L’edificio religioso fu fatto costruire dai Savoia e fu intitolato al Santo dopo la vittoria ottenuta sui francesi da parte del duca Emanuele Filiberto e di suo cugino Filippo II di Spagna il 10 Agosto 1557, giorno in cui si celebra appunto San Lorenzo.

 




MOLE ANTONELIANA

Simbolo architettonico della città di Torino, fu inizialmente concepita come Sinagoga, prima di essere acquistata dal Comune per farne un monumento all’unità nazionale.

 


REGGIA VENARIA

Prima Parte

La reggia di Venaria Reale è una delle Residenze Sabaude parte del sito seriale UNESCO iscritto alla Lista del Patrimonio dell'umanità dal 1997.

La reggia di Venarìa fu progettata dall'architetto Amedeo di Castellamonte. A commissionarla fu il duca Carlo Emanuele II che intendeva farne la base per le battute di caccia nella brughiera collinare torinese.

 




REGGIA VENARIA

Seconda Parte


 


CAFFE' "AL BICERIN"

Lo storico locale nel centro storico di Torino, di fronte all’ingresso del Santuario della Consolata.

La storica bevanda torinese "Bicerin", evoluzione della settecentesca “bavareisa”, è nata proprio in questo locale, che da allora ne porta il nome e che ne conserva gelosamente la tradizionale ricetta