giovedì 30 aprile 2009

AVVISO

DOMANI PARTO PER LA VALLE DI FASSA
E STARO' VIA PER QUANCHE GIORNO
CIAO CIAO
TOMORROW I GO TO VALLE DI FASSA
AND REMAIN FOR A FEW DAYS
CIAO CIAO

martedì 28 aprile 2009

FOTO HUMOR

RESERVED FOR DRUNK DRIVERS

FOTO DEGLI ALTRI

I FIORI DEGLI ALTRI

Che dire, le immagini parlano da sole.



domenica 26 aprile 2009

FOTO CURIOSE

SU LE MANI !!!


MILANO - CHIESE

BASILICA DI SAN SIMPLICIANO


La basilica di S. Simpliciano è considerata da sempre uno dei monumenti architetonici e religiosi più insigni di Milano.
La Basilica di San Simpliciano sorge nella via omonima di Milano, una traversa di Corso Garibaldi. Sul luogo dell'attuale chiesa sorgeva nel III secolo un cimitero pagano documentato da resti di marmi scoperti nei dintorni. Sant'Ambrogio iniziò la costruzione della "Basilica Virginum", una delle quattro basiliche poste strategicamente sulle quattro vie principali di uscita dalla città, che determinarono il successivo assetto urbano della città. La Basilica Virginum venne terminata dal successore si Ambrogio, San Simpliciano che vi depose i corpi dei martiri dell'Anaunia (Martirio, Sisinnio ed Alessandro) ed alla sua morte vi fu collocato il suo sepolcro.



sabato 25 aprile 2009

FOTO CURIOSE

EPPURE C'ERA !!!

MILANO - EDIFICI

MILANO
PALAZZO BAGATTI VALSECCHI
IL PALAZZO Bagatti Valsecchi, nel cuore di Milano, ospita una casa museo fra le più importanti e meglio conservate d'Europa. A reggerla è una fondazione privata, voluta dagli eredi Bagatti Valsecchi per rendere pubblico il patrimonio d'arte raccolto nella dimora di famiglia a fine Ottocento.
Siamo effettivamente nel cuore di Milano non distanti dal Duomo, dalla Scala in una zona dove il lusso la fa da padrone e dove gente come il sottoscritto si sente fuori luogo in quanto non fa parte di questa classe sociale. Ma la bellezza dei palazzi è indiscutibile e quindi chi se ne frega se non ho i milioni in banca o l'attico in San Babila vengo e mi godo queste meraviglie.





giovedì 23 aprile 2009

FOTO DEGLI ALTRI

CUCCIOLI

FOTOGRAFIA

SIMULAZIONE HDR

Come nell'altro mio blog www.macchinadtreload.blogspot.com vi voglio proporre due immagini che ho scattano in modo standard e successivamente elaborate con un piccolo ma completo programma che trasforma le immagini in formato HDR. I risultati mi sembrano veramente buoni.
Basilica di S. Ambrogio a Milano
Baite in Valle S. Nicolò (Trentino)

martedì 21 aprile 2009

CURIOSITA' - CURIOSITY

CHE VENTO !!

FIORI

UN PO' DI COLORE....




lunedì 20 aprile 2009

ATTUALITA'

CHI SEI LI RICORDA ?
Mini-assegni, un'idea degli anni '70

A metà degli anni '70 l'idea nacque da un'esigenza manifestata dalle associazioni dei commercianti, che fecero pressione sulle banche perché, vista la grave carenza di spiccioli, dare il resto era diventato un incubo. In quel periodo si usava di tutto, dalle caramelle alle penne, dai francobolli ai gettoni. I titoli colorati, fragilissimi (bastava metterli nella tasca dei jeans per ritrovarli completamente scoloriti), e soprattutto più piccoli dei tradizionali assegni del libretto, furono subito chiamati mini-assegni. L'Italia di allora era lontana anni luce da quella odierna: il giornale costava 150 lire, il caffè al bar 100 e la benzina 305 lire. Un operaio guadagnava 154.000 lire al mese e l'inflazione superava il 19%. a capo del governo c'era Aldo Moro - sono gli anni del compromesso storico - e alla guida della confindustria Gianni Agnelli. L'esperienza dei mini-assegni durò appena un paio d'anni. Il passaggio della zecca al poligrafico dello Stato consentì di far fronte alla necessità di piccoli tagli. Non pochi furono i problemi collegati alla circolazione dei mini-assegni che accelerarono la loro stessa fine, a partire dal fatto che spesso si era infranto il divieto di emettere assegni circolari al portatore. I mini assegni si rivelarono in molti casi anche un affare per le banche perché una gran massa di titoli non venne mai incassata. Stampati su carta comune e di piccole dimensioni erano particolarmente soggetti allo smarrimento, si deterioravano facilmente e sparivano nelle tasche dei collezionisti. Di dati ufficiali sul 'fenomeno' non ce ne sono, proprio perché nato da una tipica soluzione all'italiana. Le stime approssimative indicano in oltre 30 le banche interessate all'emissione, quelle cioè autorizzate a emettere assegni circolari, anche se molte altre trovarono una scappatoia emettendo assegni tratti da loro clienti a favore di portatore. Il valore complessivo del circolante è valutabile in 200 miliardi di lire per 835 tipi diversi di questi particolari 'pezzi di carta'.
fonte: www.collezioni-f.it







domenica 19 aprile 2009

QUADRI D'AUTORE

LEONID AFREMOV
Chi è Leonid Afremov? Sinceramente non ne ho mai sentito parlare anche perchè non sono un appassionato di pittura. So solo che quando mi sono imbattuto in internet nei suoi quadri mi sono piaciuti tantissimo per i colori e anche per la tecnica che ha utilizzato. Pensate li ha pitturati con le spatole. Non male.
Qualche notizia su Leonid Afremox.
Nato nel 1955 in Bielorussia, a Vitebsk (città natale di Marc Chagall), Leonid Afremov è sicuramente uno dei pittori contemporanei più interessanti. La sua particolarissima tecnica, imparata e perfezionata in una decina di anni di continui esperimenti, è basata sull’uso delle spatole (che di solito vengono usate per rimuovere il colore) al posto dei pennelli. Il risultato? Dei quadri altamente spettacolari.

Ecco alcuni dei suoi quadri.






sabato 18 aprile 2009

RICETTE - RECIPES

Spaghetti in Zuppa di Cozze
E' un bel pò di tempo che non posto una ricetta. L'altro giorno avevo voglia di un primo piatto di pesce e come al solito sono andato a visitare il bellissimo sito http://profumodisicilia.blogspot.com/ per avere qualche spunto in merito. Ecco che mi sono imbattuto in questa, per me, gustosissima e buonissima ricetta: "Spaghetti in Zuppa di Cozze". Hmmmm ho ancora l'acquolina in bocca.

Ingredienti:
per 4 persone

400g di spaghetti - 1kg di cozze pulite - 1/2 latta di pomodori pelati - 2 spicchi d' aglio - 1 bicchiere di vino bianco - prezzemolo abbondante - peperoncino - pepe nero - olio evo - sale.

Esecuzione:
In una capiente pentola riscaldare l' olio e rosolare l' aglio intero per qualche secondo con un pizzico di peperoncino, aggiungere il pomodoro, il pepe nero, metà del prezzemolo tritato e per ultime le cozze. Aspettare qualche minuto e sfumare con il vino. Lasciare cuocere con il coperchio mescolando spesso fino a che tutte le cozze non si sono aperte rilasciando la loro acqua nella pentola.
Con l' aiuto di una schiumarola togliere le cozze e metterle da parte in una zuppiera, togliendone circa la metà dei gusci.
Nel brodo ottenuto far cuocere gli spaghetti per il tempo necessario, regolare di sale se necessario. Quando la pasta è cotta aggiungere le cozze con e senza guscio, il prezzemolo e una bella spolverata di pepe nero. Servire caldo.

BUON APPETITO

venerdì 17 aprile 2009

FOTO CURIOSE


LEGGERMENTE CARICO! MA SOLO POCO POCO.

UNA PICCOLA MACCHINA DA CITTA' !

mercoledì 15 aprile 2009

FOTO DEGLI ALTRI

LE CIME DI LAVAREDO

Le Tre Cime sono le vette più famose delle Dolomiti, un mito nel mondo dell’alpinismo. Sono raggiungibili da Misurina come dalla Valle di Sesto e regalano una visione mozzafiato, spalancandosi davanti agli occhi, dal Rifugio Locatelli. Esse si ergono miracolosamente compatte, armonicamente allineate, splendide per forme e colori sul grande piedestallo coperto da bianche colate di ghiaie. Delle Tre Cime, la più alta è la Grande, ossia la centrale (2999 m), la seconda è la Cima Ovest (2973 m); la Cima Piccola è più bassa, ma è la più elegante per lo slancio delle forme, tra cui spicca quella dello Spigolo Giallo, alpinisticamente molto famoso.


martedì 14 aprile 2009

MILANO - EDIFICI

LA TORRE BRANCA

14a tappa del mio girovagare per Milano. Oggi vi porto nel Parco Sempione. Non molto lontano dal Castello Sforzesco c'è una torre con sulla sua cima un ristorante.
Si tratta della Torre Branca. Costruita negli anni '30 e disegnata da Gio Ponti, la torre è considerata una vera opera d’arte, “in cui l’architettura moderna e la tecnica nuova trovano un punto di contatto”. Esile e trasparente, vera “sfida” architettonica, viene eretta a tempo di record, in soli due mesi e mezzo nel 1933, in occasione della V mostra Triennale, insieme a sei grandi “archi isolati”, temporanei, progettati da Sironi.
Nel 1972 divenne inagibile e quindi la Torre andò “fuori servizio”. È stata interamente restaurata e resa nuovamente accessibile, dalla Fratelli Branca, di cui ora porta il nome in omaggio alla sua città.

Qualche dato tecnico:
Totalmente in tubi Dalmine, di acciaio speciale, flangiati e imbullonati, è alta 108,60 metri.
La struttura principale della Torre ha forma tronco-piramidale a sezione esagonale, dal lato di sei metri alla base. A quota 100 metri il lato dell’esagono è ancora di 4,45. La rastremazione assai leggera le conferisce un aspetto quasi prismatico.
Oggi un modernissimo impianto ascensore, consente la salita alla cabina belvedere coperta, a cinque persone per volta, in poco meno di 1 minuto.

Se passate per Milano e volete salirci è possibile farlo. Per informazioni andate sul sito www.branca.it dove troverete prezzi e orari.

domenica 12 aprile 2009

ABRUZZO

DOPO TANTA DISTRUZIONE...




LA VITA CONTINUA. FORZA ABRUZZO CE LA PUOI FARE.