“Le Scarpe sulla Riva del Danubio” (Shoes on the
Danube Bank) è uno dei memoriali più toccanti e simbolici di Budapest,
dedicato alle vittime dell’Olocausto.
📍 Dove si trova
Il memoriale si trova lungo la riva del Danubio, vicino al
Parlamento ungherese, nel cuore della città.
📅 Origine e significato
- Inaugurato
nel 2005 nella giornata Ungherese della memoria per il 60°
anniversario della Shoah, è stato ideato dallo scultore Gyula Pauer
e dal regista Can Togay.
- Commemora
gli ebrei ungheresi fucilati sulle rive del Danubio tra il 1944 e
il 1945 dalle milizie filo-naziste delle Croci Frecciate.
- Le
vittime venivano obbligate a togliersi le scarpe – spesso l’unico
bene di valore – prima di essere uccise e i loro corpi lasciati cadere nel
fiume.
👞 Il memoriale
- Comprende
60 paia di scarpe in ferro: eleganti, da uomo, da donna, da
bambino.
- Le
scarpe sono disposte in modo realistico, come se fossero state lasciate lì
improvvisamente.
- La
loro varietà rappresenta la diversità delle vite spezzate.
Il memoriale è volutamente semplice, silenzioso e potente. I visitatori spesso lasciano:
- fiori
- candele
- piccole
pietre (secondo la tradizione ebraica)
È un luogo di riflessione, memoria e rispetto.
Durante l'autunno e l'inverno del 1944, dopo che i tedeschi rovesciarono il governo di Miklos Horthy portando al potere Ferenc Szálasi, il partito di quest'ultimo, la Croce Frecciata, fortemente fascista ed antisemita, introdusse un regno di terrore a Budapest.
La maggior parte degli omicidi di ebrei lungo il fiume Danubio avvenne tra il dicembre 1944 e il gennaio 1945. I membri della polizia ungherese del Partito della Croce Frecciata ("Nyilas") prelevarono ben 20 000 ebrei dal ghetto di Budapest, appena istituito, e li giustiziarono lungo la riva del fiume. Sparare agli ebrei nel Danubio era conveniente perché il fiume portava via i corpi. Spesso gli assassini della Croce Frecciata costringevano le loro vittime ebree terrorizzate a togliersi le scarpe prima di ucciderle. Le scarpe erano merce preziosa durante la Seconda Guerra Mondiale, gli assassini potevano usarle o scambiarle al mercato nero. A volte, però, le scarpe delle vittime erano così logore che i miliziani uccidevano gli ebrei con le scarpe ancora indosso. In alcuni casi gli uomini della Croce Frecciata legavano insieme le mani di due o tre ebrei, adulti o bambini. Poi sparavano solo a una delle persone legate insieme per far si che il corpo del morto trascinasse con sé le vittime ancora vive nel fiume. Tutti i corpi, legati insieme da lacci o corde o dal destino, affondavano o galleggiavano lungo il fiume. Se i miliziani si accorgevano che gli ebrei erano ancora vivi, li usavano come bersaglio.[1]
La notte dell'8 gennaio 1945, una brigata di Croci Frecciate effettuò un rastrellamento in tutti gli edifici che si affacciavano sulla strada Vadasz lungo il corso del Danubio. Verso mezzanotte, Karoly Szabo e un gruppo di 20 poliziotti fecero irruzione nella caserma delle Croci Frecciate e liberarono tutti gli ostaggi.
QUALCHE SCATTO
Se passate per Budapest dovete assolutamente far visita a questo luogo per portare con sé un frammento di umanità, di dolore, ma anche di responsabilità. Perché ricordare non è solo un gesto di rispetto: è un dovere verso il futuro.
Grazie per la vostra visita e alla prossima!!!




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