domenica 16 maggio 2021

I MIEI VIAGGI - TRA STORIA E MITO

 


Ritorno al 2012, quando in occasione del mio 25esimo di matrimonio, avevo fatto un viaggio in una delle isole più misteriose ed arcane del Mediterraneo: CRETA.
Allungata all’estremità meridionale del Mare Egeo, Creta è un’isola irta di montagne innevate e disseminata di spiagge sabbiose ma segnata anche da canyon profondi e verdeggianti di ulivi.
Creta è sempre stata un luogo magico e già 2500 anni prima di Cristo erano sorti sull’isola palazzi fastosi e città potenti.
Fra questi palazzi ve n’era uno in particolare che era famoso per un mito: Il Palazzo di Knossos.


Cnosso (in greco Κνωσός) è il più importante sito archeologico dell'età del bronzo di Creta. Sorge nella parte centrale dell'isola di Creta, a 6 km dal mare e a 5 km da Iraklion, sul fiume Katsaba (antico Kairatos).
Fu un importante centro della civiltà minoica (la civiltà cretese dell'età del bronzo). Il palazzo di Cnosso è legato ad antichi miti della Grecia classica, come Minosse e il labirinto costruito da Dedalo, e quello di Teseo e il Minotauro.

Dovete sapere che un misterioso legame legava Creta e il suo re Minosse con la città di Atene. 
Il mito racconta che uno dei tanti figli di Minosse, Androgeo, era morto ad Atene in circostanze oscure. Minosse accuso il Re di Atene, Egeo, di averlo ucciso. 
Nello stesso tempo si narra che sulla città di Atene si abbatterono terribili flagelli: la terra non dava più frutti, i fiumi si prosciugavano e una pestilenza sterminava gli uomini. 
Come spesso accadeva, gli ateniesi chiesero soccorso all’oracolo di Apollo. Il dio rispose che, se volevano sopravvivere, dovevano placare l’ira di Minosse ed espiare la morte di Androgeo. Per placare l’ira di Minosse, gli ateniesi avrebbero mandato a Creta sette ragazzi e sette ragazze che sarebbero stati chiusi nel Labirinto e sacrificati al Minotauro.
E qui entra in gioco il giovane Teseo che con l’aiuto di Arianna riuscì a uccidere il Minotauro.
Se non fosse per la mia rinata passione per i miti greci, devo purtroppo ammettere che il palazzo di Knossos non mi ha entusiasmato. Una delle caratteristiche dei palazzi minoici è la luce riflessa dalle superfici dovuta al vasto uso del gesso minerale (selenite).
La tecnica che invece è stata usata è stata quella di coprire le pareti di selenite con il cemento compromettendo l’aspetto dei monumenti.
Ho letto recentemente che i restauratori stanno utilizzando il laser per rimuovere il cemento sperando di ripristinare la luce persa del palazzo. Mah speriamo!!!
Ma partiamo con il tour del sito. Qui di seguito ho cercato di descrivere gli ambienti più interessanti che ho visitato, ma prima qualche scatto fatto all'ingresso del sito.


Incominciamo con uno degli ambienti meglio conservati del palazzo.

LA SALA DEL TRONO
la Sala del Trono, come scritto sopra, è uno degli ambienti meglio conservati del
Palazzo di Cnosso. La coda di persone per entrare era piuttosto lunga.
Nella sala del trono si può vedere il più antico trono in gesso alabastrino, mentre di fianco ad esso sono allineate le panche su cui prendevano posto i consiglieri del re. Sulle pareti sono affrescati dei grifi con la funzione di guardiani e privi di ali, posizionati su sfondo rosso e bianco accompagnati da varie piante ornamentali.
La sala, probabilmente, doveva avere anche un carattere religioso, come dimostrato dal ''bagno lustrale'' di fronte al trono; inoltre vari vasi ''paniformi'' rinvenuti sul pavimento mostrano che al momento della distruzione si stava svolgendo probabilmente una cerimonia destinata a placare la divinità


IL MEGARON DELLA REGINA
Il Megaron della Regina, a cui si accedeva mediante una piccola porta sul lato meridionale della sala ed un corridoio a gomito, ha una doppia finestra ed una porta che lo mette in comunicazione con un ambiente coperto provvisto di due porte e di due prese di luce. Nel Megaron sono stati rivenuti mirabili affreschi dei quali si possono ammirare sui muri le riproduzioni: a Nord era quello dei delfini; su un montante del polythyron orientale è stato portato in luce l’affresco della “danzatrice”.


IL TEATRO
Leggermente fuori rispetto al resto del palazzo, sorge l’Area Teatrale. Infatti, lungo l’area nord-occidentale sorgevano numerosi santuari più piccoli che conducevano ad uno spiazzo circondato da due gradinate. Si pensa che potessero accogliere fino a 500 persone e che questa sorta di teatro venisse usato per svolgere rituali sacri.


AREA DEI MAGAZZINI
Procedendo verso nord rispetto alla Sala del Trono e al Megaron della Regina, accederete all’Area dei Magazzini. Questa sezione del parco archeologico fu la prima ad essere scoperta da Kalokairinos ed è di vitale importanza per comprendere lo stile di vita della civiltà minoica.
Infatti, seguendo l’antico sistema fognario, il percorso conduce prima alla Casa degli Ospiti e all’antico Caravanserraglio, e dopodiché alle abitazioni private. Qui è stato portato alla luce il Magazzino dei Pithoi. Il significato di Pithoi è vaso di terracotta, in forma di tronco di cono rovesciato, con larga bocca, adoperato dagli antichi Greci.



IL LABIRINTO
Il motivo principale di questo mio post era il famoso LABIRINTO.
Purtroppo non si può sapere se il Labirinto fosse nel Palazzo a Cnosso, che in effetti risulta avere una planimetria intricatissima, o fosse a Gortina, località nell’isola di Creta in cui si trova un’antica cava sotterranea, o a Skotino, altra località cretese. 

Faccio mie la parole di Kerennyi ( Nel labirinto):
Il problema del labirinto presenta una particolare peculiarità, la quale del resto è comune alla maggior parte dei problemi che sorgono dalla ricerca mitologica, se la si affronta con la dovuta serietà: si tratta di problemi privi di soluzione”.

"ROYAL" LA STRADA REALE
La strada Reale era la strada che conduceva al Palazzo Minoico di Cnosso.


GLI AFFRESCHI DEL PALAZZO
A Cnosso vi era una fiorita cultura degli affreschi. I cretesi dipingevano sulle pareti del palazzo di Cnosso opere eccezionali con la classica visione di profilo tipica dell'arte egizia. Il motivo di questa particolare tecnica rappresentativa è la causa dei continui scambi commerciali e culturali tra la civiltà cretese e quella egizia. Oggi la maggior parte degli affreschi sono conservati al museo archeologico di Candia.
Ecco qui di seguito alcuni degli affreschi di particolare importanza rinvenuti all'interno del palazzo.

Le Signore in Blu: Le creature marine erano considerate sacre per gli antichi cretesi e lo stesso colore blu potrebbe richiamare al mare.


Il
Principe dei Gigli Affresco minoico realizzato a Creta nel 1550 a.C. E' esposto al Museo archeologico di Heraklion. L'affresco è costituito da tre antichi frammenti di intonaco dipinto (la corona, il tronco, la gamba sinistra); le altre parti sono moderne e dunque ipotetiche.


L’affresco più famoso di Cnosso è il celeberrimo Toro in un Paesaggio con Ulivi che, a detta di Evans, rimase visibile in superficie per diversi secoli. Lo troverete sul muro del balcone occidentale e raffigura un toro immerso in un tipico paesaggio cretese. Questo affresco contribuì ad alimentare la leggenda del Labirinto di Cnosso.



Un affresco che si incontra lungo il Corridoio della Processione, raffigura uomini e donne intenti a trasportare doni rituali, generalmente vasi, anfore e coppe. 



Tra gli affreschi rinvenuti a Cnosso, merita una menzione speciale l’Affresco della Taurocatapsia. Infatti, il disegno raffigura un toro sacro durante l’evento più popolare tra i cretesi. L’attività è infatti riportata realisticamente nell’affresco. Sono quindi raffigurate tutte le fasi della gara: presa del toro per le corna, salto e atterraggio.



L’Affresco dei Grifoni. Questo affresco si trova nella Sala del Trono. Si tratta di due grifoni, animali mitologici con corpo di leone e testa di aquila. L’Affresco simboleggiava la determinazione e la saggezza del re di Cnosso.



L'Affresco dei Delfini
Nel Megaron della Regina sono stati rinvenuti quelli che sono considerati gli affreschi più poetici di Cnosso. Infatti, le varie stanze della regina sono decorate con eleganti motivi geometrici. Ma il dipinto più bello e famoso è sicuramente il celebre Affresco dei Delfini. Come abbiamo detto, gli animali marini erano considerati sacri e la scelta dei delfini poteva avere una sorta di motivazione terapeutica.



Il Tour al Palazzo di Knossos finisce qui. Spero di avervi fatto respirare un po’ di storia e un pizzico di mistero in questo luogo incantevole, dove l’archeologia incontra la leggenda.


Grazie per la vostra visita e mi raccomando ….. 



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