MONUMENTO AL GENERALE MISSORI
5a tappa del mio viaggio tra i monumenti, le chiese e tutto quello che c'è di bello o interessante
da scoprire nella mia amata Milano. Oggi siamo in Piazza Missori non molto distante da Piazza Duomo. Oggetto della mia visita il monumento al Generale Missori.
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Questo monumento, appunto nella piazza omonima, qualche vecchio milanese l'avrebbe volentieri intitolato "piazza del cavallo di Missori".
E infatti sembra che la generale attenzione dei passanti sia posta più sul cavallo che sul cavaliere. I personaggi a cui di dedica un monumento, quando sono in groppa ad un cavallo di solito hanno atteggiamenti di grande fierezza, e questo vale anche per i loro quadrupedi, da doversi tenere a freno. Nessuna sorpresa per l'eroe a cavallo, la sua postura è senza dubbio quella tradizionale, ma per il cavallo è diverso, molto diverso, è stanco e dimesso, insolitamente, fa quasi pena. Lo scultore, Riccardo Ripamonti, probabilmente intendeva realizzare un'opera originale
e lontana dai canoni tradizionali, giocando sul marcatissimo contrasto fra cavalcato e cavalcante, e se questa era davvero la sua intenzione non v'è dubbio che abbia pienamente centrato l'obiettivo. L'opera comunque, dal punto di vista artistico è di grande rilievo. Giuseppe Missori, nato a Mosca da famiglia bolognese (1829 – 1911), ha militato nelle file garibaldine con il grado di colonnello, a capo delle famose "Guide", il solo reparto a cavallo dell'esercito garibaldino. Con le sue "Guide", sempre vicino al generale in tutte le spedizioni, gli salvò la vita nella battaglia di Milazzo, meritandosi una medaglia d'oro e una promozione sul campo. Missori ha speso gran parte della sua vita per la causa italiana, e per Milano in particolare, tant'è che il monumento lo raffigura quando, appena diciannovenne, pugnava in armi in occasione delle "Cinque Giornate".Era giusto quindi che gli fosse dedicato un monumento, a cavallo. Ed era giusto che lo avesse dai milanesi, che lo videro impegnato, dopo la milizia armata, anche in quella amministrativa cittadina: fu infatti consigliere comunale dal 1889 al 1894 e dal 1898 al 1902.Ma non accettò mai di partecipare alla vita politica del regno in quanto convinto repubblicano.
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Di seguito ecco altre inquadrature del monumento.
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