mercoledì 28 aprile 2021

CREMONA

 


Rieccomi a Cremona la bellissima città lombarda adagiata sulle rive del Po, proprio nel cuore della pianura Padana. Questa città, famosa per i suoi liutai è famosa anche per le " tre T ", Turòon, Turàs, Tetàsossia Torrone, Torrazzo, una torri più alte d’Italia, e Tettone di cui le donne cremonesi sarebbero degne rappresentanti in tutto il mondo. Qualcuno ha voluto aggiungere anche una quarta “T”: Tùgnas ossia Tognazzi, il grande attore, regista, sceneggiatore, cuoco e gastronomo italiano, nato in questa città nel 1922.

I primi tre post  li avevo dedicati al bellissimo Duomo e al Battistero e chi non avesse avuto l'occasione di vederli ecco qui di seguito i link:

IL CENTRO STORICO E IL DUOMO - PRIMA PARTE 

IL DUOMO - SECONDA PARTE 

IL BATTISTERO


Questo ultimo post lo voglio dedicare principalmente ad una delle attrazioni più rappresentative della città di Cremona: IL TORRAZZO








Adiacente al Duomo, il Torrazzo è la più alta torre campanaria medievale in laterizi d’Europa: alto 122,217 metri, è costruito a doppia canna, si compone cioè di due torri inserite l’una nell’altra; nell’intercapedine corre una scala di 502 gradini. Esternamente la torre è suddivisa in due parti:

La prima, edificata probabilmente nel 1267, è una torre romanica con merlatura guelfa.

La seconda è costituita da due tamburi ottagonali (ghirlanda) collocati alla sommità della torre. Si ipotizza che la costruzione sia stata terminata nel 1305.

La palla e la croce poste alla sommità della cupola risalgono al XVII secolo.

L’orologio astronomico, vero capolavoro di meccanica, fu realizzato a partire dal 1582, anno della riforma gregoriana del calendario, da Giovanni Francesco e Giovanni Battista Divizioli, mentre la decorazione del quadrante fu affidata ai pittori Giovanni Battista Dordoni e Martire Pesenti. La dimensione dell’orologio è notevole ed è di 8,40 metri di diametro.

Fonte: https://www.cattedraledicremona.it/

Il torrazzo ospita un concerto di 7 campane dal peso compreso tra i 465 kg della più piccola ai 3.270 Kg della più grande. Sono intonate in scala di Lab maggiore e un’ottava campana detta la campana delle ore è visibile sulla terrazza alla sommità della salita, era chiamata il “Re” battiore e porta la data del 1581. Ad ognuna delle campane è stato assegnato un santo abbinato a una nota:

  1. S. Barbara Eurasia – LA bemolle acuto
  2. S. Antonio da Padova – FA
  3. S. Nicola da Tolentino – MI bemolle
  4. S. Agata – RE bemolle
  5. S. Teresa – DO
  6. S. Maria Lauretana – SI bemolle
  7. S. Omobono e Imerio (protettori di Cremona) – LA bemolle grave della campana centrale, quella più importante 
Questi battacchi sono gli originali del primo concerto. I bronzi originali sono stati rifusi nel 1744 dal milanese Bartolomeo Bozzi.

Eccomi all'ingresso. Il biglietto per la visita è lo stesso utilizzato per la visita al Battistero. Oltrepassato il piccolo cancello eccoci in un piccolo cortiletto dove c'è la porta di ingresso per la salita. 

Mostrato il nostro biglietto eccoci pronti per la salita. La salita al Torrazzo con i suoi 502 gradini è stata per me una bella faticata ma è stato come se avessi fatto un viaggio dalla terra verso il cielo. Dopo qualche rampa di scale si esce all'esterno in un corridoio delimitato da una serie di colonne da dove è visibile la piazza sottostante. Subito dopo si prende una scalinata che porterà su su ai vari piani delle torre. 

Da qui in avanti, durante la salita è possibile visitare il MUSEO VERTICALE con stanze dedicate alla conoscenza sullo studio del tempo e dell'astronomia.

Iniziamo con la visita.

La prima stanza che troviamo è la SALA DEL QUADRANTE

In questa sala vengono approfondite alcune tematiche legate allo studio dell’orologio astronomico. 


Continuiamo a salire e la seconda stanza che troviamo è la SALA DEL MECCANISMO dome si può osservare il funzionamento.

La terza stanza è quella della SALA DELLA MISURA DEL TEMPO dove viene illustrata la storia della percezione del tempo. 


Sempre più su eccoci alla quarta stanza, la SALA DELL’ASTRONOMIA dedicata allo studio dei corpi celesti. In questa sala è interessante vedere l’installazione del PENDOLO DI FOUCAULT


Raggiunto il piano delle campane, oltre ad essere rimasto senza fiato per i 502 gradini, sono rimasto senza fiato per la stupenda vista della città. 

In una giornata limpida è possibile spaziare dalla pianura con il maestoso fiume Po fino alle Alpi con le sue nevi. Ecco qualche foto dell'ultimo tratto di salita.



Da qui con un ultimo piccolo sforzo, tramite una scala a chiocciola, si arriva sul punto più altro raggiungibile durante la visita.




Ecco qualche foto del panorama dalla cima del Torrazzo.







Quando abbiamo iniziato il tour al Torrazzo avevamo circa un'ora di tempo per completare la visita. Come al solito, quando una cosa ti interessa, il tempo scorre velocemente e velocemente è giunta l'ora di scendere se non vogliamo essere chiusi all'interno della torre. Comunque la discesa la facciamo con molta calma godendoci il momento e facendo qualche scatto.



Anche la visita al Torrazzo è terminata e dopo aver dato un ultimo sguardo alla piazza che si sta svuotando dalle bancherelle del mercato, entriamo in un bar per farci un marocchino energetico.


Ok è ora di ritornare a casa ma prima di puntare verso Monza abbiamo un'altra location molto interessante da raggiungere.
La località da raggiungere è l'Azienda Agricola Zaniboni nel comune di Carpenedolo (BS)
Non è la prima volta che facciamo visita a questa azienda, un'azienda dove è possibile acquistare prodotti tipici della zona come salumi e pasta fresca. Noi abbiamo acquistato dei ravioli alla zucca fantastici come fantastici erano i malfatti e per finire un buonissimo salame.
NON C'ERA MODO MIGLIORE PER CONCLUDERE UNA GIORNATA GIA' FANTASTICA!!!


Beh spero che questo ultimo post, dedicato a Cremona, vi sia piaciuto e vi abbia stimolato anche un pizzico di curiosità. Grazie per la vostra visita e mi raccomando .....


lunedì 26 aprile 2021

LA FOTO DELLA SETTIMANA

 


Nella consueta rubrica "LA FOTO DELLA SETTIMANA" concludo la mini serie dedicata alla bellissima zona delle 5 TERRE

Nelle pubblicazioni precedenti avevo pubblicato qualche scatto di Porto Venere (la porta d'ingresso alle 5 Terre), di Riomaggiore di Manarola e di Vernazza.  Se siete curiosi, qui sotto trovate i link.

Porto Venere: QUI  Riomaggiore QUI Manarola QUI Vernazza QUI


L'ultima perla che vi voglio far conoscere è MONTEROSSO.

Monterosso è il più grande paese delle Cinque Terre con un'ambia spiaggia i cui primi cenni storici risalgono al 1200.

Il paese è diviso in due da un promontorio con un tunnel di un centinaio di metri, da una parte la zona di Fegina (zona residenziale / stazione fs), dall'altra il porto vecchio (centro storico).
Nella
zona di Fegina, dove è ubicata la stazione ferroviaria, sono presenti molte strutture turistico residenziali, una lunga spiaggia ed una originale statua alta 14 metri, Il Gigante, raffigurante il dio Nettuno.

Da quì inizia un sentiero alquanto faticoso ma con un panorama stupendo che in circa un'ora di cammino porta fino a Punta Mesco e poi eventualmente con un'altra ora e mezzo a Levanto.

La zona del porto vecchio è piena di "caruggi", tipici vicoli stretti della Liguria.