Rieccomi a Cremona la bellissima città lombarda adagiata sulle rive del Po, proprio nel cuore della pianura Padana. Questa città, famosa per i suoi liutai è famosa anche per le " tre T ", “Turòon, Turàs, Tetàs” ossia Torrone, Torrazzo, una torri più alte d’Italia, e Tettone di cui le donne cremonesi sarebbero degne rappresentanti in tutto il mondo. Qualcuno ha voluto aggiungere anche una quarta “T”: Tùgnas ossia Tognazzi, il grande attore, regista, sceneggiatore, cuoco e gastronomo italiano, nato in questa città nel 1922.
I primi tre post li avevo dedicati al bellissimo Duomo e al Battistero e chi non avesse avuto l'occasione di vederli ecco qui di seguito i link:
Questo ultimo post lo voglio dedicare principalmente ad una delle attrazioni più rappresentative della città di Cremona: IL TORRAZZO
La prima, edificata probabilmente nel 1267, è una torre romanica con merlatura guelfa.
La seconda è costituita da due tamburi ottagonali (ghirlanda) collocati alla sommità della torre. Si ipotizza che la costruzione sia stata terminata nel 1305.
La palla e la croce poste alla sommità della cupola risalgono al XVII secolo.
Fonte:
https://www.cattedraledicremona.it/
Il torrazzo ospita un concerto di 7 campane dal peso compreso tra i 465 kg della più piccola ai 3.270 Kg della più grande. Sono intonate in scala di Lab maggiore e un’ottava campana detta la campana delle ore è visibile sulla terrazza alla sommità della salita, era chiamata il “Re” battiore e porta la data del 1581. Ad ognuna delle campane è stato assegnato un santo abbinato a una nota:
- S. Barbara Eurasia – LA bemolle acuto
- S. Antonio da Padova – FA
- S. Nicola da Tolentino – MI bemolle
- S. Agata – RE bemolle
- S. Teresa – DO
- S. Maria Lauretana – SI bemolle
- S. Omobono e Imerio (protettori di Cremona) – LA bemolle grave della campana centrale, quella più importante
Eccomi all'ingresso. Il biglietto per la visita è lo stesso utilizzato per la visita al Battistero. Oltrepassato il piccolo cancello eccoci in un piccolo cortiletto dove c'è la porta di ingresso per la salita.
Mostrato il nostro biglietto eccoci pronti per la salita. La salita al Torrazzo con i suoi 502 gradini è stata per me una bella faticata ma è stato come se avessi fatto un viaggio dalla terra verso il cielo. Dopo qualche rampa di scale si esce all'esterno in un corridoio delimitato da una serie di colonne da dove è visibile la piazza sottostante. Subito dopo si prende una scalinata che porterà su su ai vari piani delle torre.
Da qui in avanti, durante la salita è possibile visitare il MUSEO VERTICALE con stanze dedicate alla conoscenza sullo studio del tempo e dell'astronomia.
Iniziamo con la visita.
La prima stanza che troviamo è la SALA DEL QUADRANTE.
In questa sala vengono approfondite alcune tematiche legate allo studio dell’orologio astronomico.
Continuiamo a salire e la seconda stanza che troviamo è la SALA DEL MECCANISMO dome si può osservare il funzionamento.
La terza stanza è quella della SALA DELLA MISURA DEL TEMPO dove viene illustrata la storia della percezione del tempo.
Sempre più su eccoci alla quarta stanza, la SALA DELL’ASTRONOMIA dedicata allo studio dei corpi celesti. In questa sala è interessante vedere l’installazione del PENDOLO DI FOUCAULT.
In una giornata limpida è possibile spaziare dalla pianura con il maestoso fiume Po fino alle Alpi con le sue nevi. Ecco qualche foto dell'ultimo tratto di salita.
Da qui con un ultimo piccolo sforzo, tramite una scala a chiocciola, si arriva sul punto più altro raggiungibile durante la visita.
Ecco qualche foto del panorama dalla cima del Torrazzo.
Anche la visita al Torrazzo è terminata e dopo aver dato un ultimo sguardo alla piazza che si sta svuotando dalle bancherelle del mercato, entriamo in un bar per farci un marocchino energetico.