sabato 27 febbraio 2021

MONZA

 


La settimana appena trascorsa ero in giro per Monza per sbrigare alcuni affari e passando per il centro mi è venuta voglia di fare una veloce visita al bellissimo Duomo, la cui facciata è appena stata restaurata. Purtroppo non avevo con me una delle mie vecchie e logore macchine fotografiche ma semplicemente il mio vecchio e logoro cellulare.
Vabbè pazienza, credo comunque che un'idea di quanto è bello anche questo Duomo ve la farete sicuramente. 
Inizio con qualche brevissima informazione:

L

e origini del Duomo di Monza, nel cuore della città, risalgono all'epoca longobarda. Venne fondato alla fine del VI secolo dalla Regina Teodolinda , moglie del re longobardo Autari e poi di Agilulfo, come Cappella del vicino Palazzo Reale, in una zona allora marginale del piccolo borgo di Monza.

Dal WEB
Il Duomo ha di fatto svolto il ruolo di "santuario" della nazione longobarda e a Teodolinda è stata dedicata in seguito l'omonima Cappella, detta anche Cappella Zavattari, dove oggi si trova la corona appartenuta alla Regina.

Nel cambio di secolo, tra Duecento e Trecento, si colloca il momento decisivo di trasformazione dell'antica basilica nell'attuale Duomo, questa volta sotto il segno dei Visconti. 

Ok, ora iniziamo con qualche foto:
La prima fotografia è inerente alla
Piazza.
La piazza è' il centro geografico della città, ha pianta irregolare, con un lato costituito quasi interamente dalla facciata del Duomo. La sua attuale struttura risale al XV secolo ed è il risultato della demolizione delle case medievali che occupavano l'area fino a pochi metri dal sagrato. In prossimità del centro della piazza si trova la Crocetta, costruita nel 1578 per indicare la posizione di un altare per la preghiera serale collettiva durante la "peste di San Carlo" (1576-77). 

LA FACCIATA
La facciata del Duomo di Monza è ritornata alla luce dopo un lungo periodo di restauro. Libera dalle impalcature, spicca subito all'occhio, la grande ruota del Rosone di Matteo da Campione, un miracolo di bellezza, formato da sedici raggi e circondato da un riquadro di formelle traforate a protomi e fogliami.
Molto belle sono anche le bande bicrome bianco-nere che hanno riacquistato la nitidezza dei colori primari tanto da sembrare un dipinto. 



La lunetta del portale, poggiante su frammenti scultorei romani del II-III secolo, raffigura nel registro inferiore il Battesimo di Cristo tra i santi Elisabetta, Zaccaria, Pietro e Paolo e nel registro superiore la consegna del Tesoro da parte di Teodolinda al Battista.


Ed ora un piccolo sguardo all'interno.  Le pareti interne sono adornate da grandi cicli decorativi che hanno la loro massima espressione nella Cappella di Teodolinda. Eccettuta la zona appena menzionata, la maggior parte degli affreschi è di epoca barocca. 







Eccomi alla fine del mio post dedicato al Duomo. E' stata una visita veloce veloce ma spero comunque di avervi fatto cosa gradita e spero che le foto vi siano piaciute. 
Grazie come sempre per la vostra visita e ritornate a trovarmi. 

martedì 23 febbraio 2021

TRENTINO ALTO ADIGE

 


Continuo con la pubblicazione delle mie camminate delle brevi vacanze estive 2020. Nell'ultimo post avevo pubblicato le foto scattate presso il bellissimo LAGO DI CAREZZA (Per le foto clicca Qui)
Protagonista di oggi è un bellissimo rifugio ai piedi di una delle catene dolomitiche più famose e incantevoli: IL RIFUGIO ODLE.
Il Rifugio si trova all'interno del PARCO NATURALE PUEZ- ODLE.
Come arrivare: Il punto di partenza è il parcheggio presso
Malga Zannes, in località Santa Magdalena (BZ) in Val di Funes. Il costo giornaliero è di 6 euro per l’auto e 12 euro per il camper.



La sveglia suona alle 7.00, colazione e preparazione zaini. Prepariamo i panini e partiamo per La valle di Funes destinazione Malga Zannes. Da Selva alla malga ci vogliono circa 50 minuti. Arriviamo al parcheggio e con sorpresa vediamo che non siamo in pochi ad aver scelto questo itinerario. 
Sono tanti i sentieri che portano al Rifugio delle Odle  ma tutti hanno una cosa in comune: il maestoso paesaggio dell’alpe di Funes, lo spettacolare scenario delle Dolomiti, l’aria salubre, un’infinita quiete e tanta natura.  
Qualche dato:


Decidiamo di prendere il segnavia n. 36 che ci porta verso la malga GLATSCHALM.
Appena lasciata l’auto, il sentiero si addentra subito nel bosco. Il tempo è bellissimo e anche se il sentiero è piuttosto ripido, la camminata è piacevole all’ombra delle fresche frasche.











Dopo circa quaranta minuti, seguendo il sentiero n. 36, eccoci alla malga GLATSCHALM. La malga si trova in una radura situata direttamente sotto il versante settentrionale dell’imponente Gruppo delle Odle ed è inserita nel PARCO NATURALE PUEZ-ODLE. Circondata da antichi abeti rossi, già da qui il panorama sulle Odle è mozzafiato. La malga è praticamente ai piedi della Cima Forcheta.






Da qui il sentiero, salvo per la prima mezz’ora di salita, si snoda in costa percorrendo tutta la lunghezza delle Odle. Non è un sentiero faticoso ma il tratto è piuttosto lungo. 





Finalmente eccoci arrivati al Rifugio delle Odle. La fatica è immediatamente ripagata dalla bellezza del luogo, davanti a te comparirà una splendida cartolina! C’è parecchia gente è c’è una discreta coda per poter entrare a pranzare. Noi ci siamo portati i panini e troviamo una panca in mezzo al prato con annesso tavolo dove rilassarci e dove consumare il lauto pasto. A farci compagnia, mentre ci gustiamo i
nostri panini, ci sono anche un bel gruppo di 
GNOMI rappresentanti ognuno un mestiere. Vicino alla nostra postazione c’è il cosiddetto “Cinema delle Odle”: decine di sedie, sdraio girevoli, seggioline per bambini ed un dondolo posizionati per ammirare lo splendido panorama. 
IL RIFUGIO





LO SPETTACOLO DELLE ODLE




 GLI GNOMI



Le ore sono trascorse piacevolmente ed è’ giunto il momento per ritornare. Richiudiamo gli zaini e ci incamminiamo verso valle.
Arrivati alla
Malga GLATSCHALM ci fermiamo per farci una buona birra giusto per darci la carica per la seconda parte del sentiero verso il parcheggio. 




Riprendiamo la discesa e in poco meno di un’ora eccoci al parcheggio. E’ stata una giornata bellissima e i panorami di queste bellissime cime ci resteranno nel cuore




Spero che le foto vi siano piaciute ma soprattutto spero vi sia piaciuto il racconto di questa bella camminata. Vi do appuntamento alla prossima e mi raccomando....

STAY TUNED