La distanza che separa Selva dal Lago è di circa 45 chilometri percorribili in circa 48 minuti. Bisogna prendere la strada che sale al Passo Sella quindi proseguire in direzione della Val di Fassa.
Il primo paese della Valle che
si incontra, una volta scesi dal passo, è Canazei. Da Canazei si prosegue verso
il fondo della valle attraversando i paesi di Campitello, Fontanazzo,
Campestrin, Pozza di Fassa fino a raggiungere Vigo (Sèn Jan).
LA RODA DI VAEL |
Giunti al passo si prosegue verso la Val d’Ega e in pochi minuti si arriva al parcheggio del lago.
Il parcheggio è piuttosto grande ma soprattutto in estate, essendo il lago molto visitato, è possibile trovarlo pieno. Il costo è di 1 euro all’ora.
Parcheggiata l’auto, tramite un tunnel che passa sotto la strada statale, arriviamo in pochi minuti al cospetto del Lago di Carezza.
Già dal parcheggio sono visibili i danni provocati dalla TEMPESTA VAIA che nell’Ottobre del 2018, con venti ad oltre 120 km/h, ha abbattuto vaste aree dei boschi circostanti mutando significativamente il paesaggio. Si stima che per tornare alla situazione precedente si possano impiegare decenni.Il lago è noto per i suoi colori e per questo nella lingua ladina viene chiamato anche "Lec de Ergobando" (o "arcoboàn"), cioè "lago dell'arcobaleno". Il lago essendo privo di immissari, viene alimentato da sorgenti sotterranee che portano l'acqua dalle cime del Latemar. Il livello d'acqua varia di continuo e secondo la stagione: normalmente in tarda primavera raggiunge il livello più alto con 22 m di profondità, grazie al scioglimento della neve, in ottobre invece il livello più basso con appena 6 metri.
Purtroppo il tempo non è
bellissimo, ci sono molte nuvole che nascondono il Gruppo del Latemar.
Da qui partono numerosi
percorsi escursionistici. Potete scegliere tra passeggiate leggere oppure
trekking impegnativi.
Noi abbiamo deciso di
percorrere un sentiero molto semplice che consente di camminare attorno al
Lago.
All’inizio del sentiero si trova un grande balcone in legno dove si può ammirare il lago.
Dovete sapere che quando le acque del lago si abbassano è possibile scorgere al centro del lago la statua della ninfa Ondina alla quale è dedicata una bellissima leggenda.
Il sentiero intorno al lago è veramente rilassante e si può gustare fino in fondo la bellezza della natura che ci circonda.Per concludere il post, come ogni lago dolomitico che si rispetti, anche il Lago di Carezza ha la sua leggenda.
Una leggenda racconta che una meravigliosa
sirenetta viveva nelle profondità del Lago di Carezza (Karersee), della quale
si innamorò il mago Masarè. Per conquistare il suo amore, la strega Lanwerda
consigliò al mago di travestirsi da venditore di gioielli e di creare con
questi un arcobaleno dal Catinaccio fino al Latemar. Al mago piacque l'idea e
fece sì che l'arcobaleno splendesse nei suoi magnifici colori. Ma dimenticò di
travestirsi. La sirenetta lo vide quindi e da quel momento in poi sommerse per
sempre nel lago e non si fece più vedere. Il mago fu così infuriato, che buttò
tutti i gioielli e pezzi dell'arcobaleno nel lago. E proprio per questo, ancora
oggi il Lago di Carezza brilla magicamente in tutti i colori dell'arcobaleno.
Grazie per la vostra visita e a presto per altre foto. Ciao e mi
raccomando…..
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