domenica 14 febbraio 2021

TRENTINO ALTO ADIGE

 
Nell’ultimo post dedicato alle mie brevi vacanze a Selva di Val Gardena (Agosto del 2020) avevo pubblicato le foto di una breve camminata al Passo Pordoi (Quattropassi al Pordoi le foto Qui). In questo post vi voglio proporre qualche foto scattata presso uno dei più bei laghi dolomitici: 

IL LAGO DI CAREZZA - KARERSEE

La distanza che separa Selva dal Lago è di circa 45 chilometri percorribili in circa 48 minuti. Bisogna prendere la strada che sale al Passo Sella quindi proseguire in direzione della Val di Fassa. 

Il primo paese della Valle che si incontra, una volta scesi dal passo, è Canazei. Da Canazei si prosegue verso il fondo della valle attraversando i paesi di Campitello, Fontanazzo, Campestrin, Pozza di Fassa fino a raggiungere Vigo (Sèn Jan).

Giunti a Vigo c’è la deviazione per il Passo di Costalunga (SS241) che si raggiunge in circa 20 minuti (12 km) Il Passo di Costalunga (1753 m slm) collega la Val di Fassa con la Val d’Ega ed è situato al confine fra il gruppo del Catinaccio e il gruppo del Latemar. 

LA RODA DI VAEL

Giunti al passo si prosegue verso la Val d’Ega e in pochi minuti si arriva al parcheggio del lago.

Il parcheggio è piuttosto grande ma soprattutto in estate, essendo il lago molto visitato, è possibile trovarlo pieno. Il costo è di 1 euro all’ora.

Parcheggiata l’auto, tramite un tunnel che passa sotto la strada statale, arriviamo in pochi minuti al cospetto del Lago di Carezza.

Già dal parcheggio sono visibili i danni provocati dalla TEMPESTA VAIA che nell’Ottobre del 2018, con venti ad oltre 120 km/h, ha abbattuto vaste aree dei boschi circostanti mutando significativamente il paesaggio. Si stima che per tornare alla situazione precedente si possano impiegare decenni. 




Il lago è noto per i suoi colori e per questo nella lingua ladina viene chiamato anche "Lec de Ergobando" (o "arcoboàn"), cioè "lago dell'arcobaleno". 

Il lago essendo privo di immissari, viene alimentato da sorgenti sotterranee che portano l'acqua dalle cime del Latemar. Il livello d'acqua varia di continuo e secondo la stagione: normalmente in tarda primavera raggiunge il livello più alto con 22 m di profondità, grazie al scioglimento della neve, in ottobre invece il livello più basso con appena 6 metri.

Purtroppo il tempo non è bellissimo, ci sono molte nuvole che nascondono il Gruppo del Latemar.



Da qui partono numerosi percorsi escursionistici. Potete scegliere tra passeggiate leggere oppure trekking impegnativi.

Noi abbiamo deciso di percorrere un sentiero molto semplice che consente di camminare attorno al Lago.

All’inizio del sentiero si trova un grande balcone in legno dove si può ammirare il lago. 




Dovete sapere che quando le acque del lago si abbassano è possibile scorgere al centro del lago la statua della ninfa Ondina alla quale è dedicata una bellissima leggenda.

Il sentiero intorno al lago è veramente rilassante e si può gustare fino in fondo la bellezza della natura che ci circonda. 














I  COLORI  DEL  LAGO
Oltre alla sua bellezza quello che colpisce del lago sono le varie tonalità delle sue acque. Un vero gioiello naturale!






IL LATEMAR 


Per concludere il post, come ogni lago dolomitico che si rispetti, anche il Lago di Carezza ha la sua leggenda.


LA LEGGENDA DEL LAGO

Una leggenda racconta che una meravigliosa sirenetta viveva nelle profondità del Lago di Carezza (Karersee), della quale si innamorò il mago Masarè. Per conquistare il suo amore, la strega Lanwerda consigliò al mago di travestirsi da venditore di gioielli e di creare con questi un arcobaleno dal Catinaccio fino al Latemar. Al mago piacque l'idea e fece sì che l'arcobaleno splendesse nei suoi magnifici colori. Ma dimenticò di travestirsi. La sirenetta lo vide quindi e da quel momento in poi sommerse per sempre nel lago e non si fece più vedere. Il mago fu così infuriato, che buttò tutti i gioielli e pezzi dell'arcobaleno nel lago. E proprio per questo, ancora oggi il Lago di Carezza brilla magicamente in tutti i colori dell'arcobaleno.



Vabbè, il giro è ormai alla fine. Giusto il tempo di un panino ritorniamo al parcheggio e riprendiamo la strada per il ritorno a Selva. 


Grazie per la vostra visita e a presto per altre foto. Ciao e mi raccomando…..


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