martedì 3 febbraio 2015

TRADIZIONI

IL PANETTONE DI S. BIAGIO

Il panettone di San Biagio è una tradizione di Milano poco conosciuta al di fuori dei confini della città, ma utilissima per finire i panettoni avanzati dalle feste di Natale.

Perchè bisogna mangiare il panettone di San Biagio? E’ presto detto: il 3 febbraio è la giornata che la chiesa cattolica dedica alla celebrazione di San Biagio, una figura che secondo la tradizione popolare milanese ‘benedis la gola e él nas‘. I milanesi, infatti, sono soliti mangiare un panettone benedetto proprio in questa giornata (anche se non è freschissimo, anzi meglio).

Chi era San Biagio
San Biagio era un medico armeno, vissuto nel III secolo d.C.: si narra che compì un miracolo quando una madre disperata gli portò il figlio morente per una lisca conficcata in gola. San Biagio gli diede una grossa mollica di pane che, scendendo in gola, rimosse la lisca salvando il ragazzo. Inutile aggiungere che, dopo aver subito il martirio, Biagio venne fatto santo e dichiarato protettore della gola.

La tradizione del panettone di San Biagio a Milano
Il legame con la città di Milano, però, arrivò molto più tardi: una massaia prima di Natale portò a un frate un panettone perchè lo benedicesse. Essendo molto impegnato, il frate – che si chiamava Desiderio – le disse di lasciarglielo e passare nei giorni successivi a riprenderlo. Ma la donna se ne dimenticò e frate Desiderio, dopo averlo benedetto, iniziò a sbocconcellarlo finchè si accorse di averlo finito.
La donna si ripresentò a chiedere il suo panettone benedetto proprio il 3 febbraio, giorno di San Biagio: il frate si preparò a consegnarle l’involucro vuoto e a scusarsi, ma al momento di consegnarglielo si accorse che nell’involucro era comparso un panettone grosso il doppio rispetto all’originale. Era stato un miracolo di San Biagio, che diede il via alla tradizione di portare un panettone avanzato a benedire ogni 3 febbraio e poi mangiarlo a colazione per proteggere la gola.




3 commenti:

Il Centurione ha detto...

Da me non c'è una particolare tradizione culinaria per S. Biagio ma è usanza (per chi ci crede, ovvio) andare a Messa e durante la liturgia il prete pone 2 candele accese incrociate sulla gola di ciascun fedele. Ciao.

Christomannos ha detto...

non avevo mai sentito questa tradizione. certo che se hai la barba (come me per esempio) quando il prete ti pone le due candele accese sulla gola, devi pregare che non te la bruci! :-)
ciao
Ms

Il Centurione ha detto...

Le candele sono lunghe...per fortuna... e poi ho anch'io il pizzetto. Ciao