domenica 31 gennaio 2010

MONZA

IL ROSONE DEL DUOMO
Ore 24.00

VIDEO

DEDICATO AGLI OVER 50.

sabato 30 gennaio 2010

VIDEO

Franco Battiato e Giuni Russo poesia siciliana da Passoscuro


Duminica jurnata di sciroccu

Fora nan si pò stari

Pi ffari un pocu ‘i friscu

Mettu ‘a finestra a vanedduzza

E mi vaju a ripusari

Ah! Ah! ‘A stissa aria ca so putenza strogghi ‘u mo pinzeri

Ah! Ah! ‘U cori vola s’all’umbra pigghi forma e ti prisenti

nan pozzu ripusari.

‘U suli ora trasi dintr’o mari

e fannu l’amuri

‘un c’è cosa cchiù granni

tu si la vera surgenti chi sazia i sentimenti

Ah! Ah! ‘A stissa aria ca so calura crisci e mi turmenta

Ah! Ah! ‘U cori vola sintennu sbrizzi d’acqua di funtana

‘ndo mo’ jardineddu mi piaci stari sula.

Ah! Ah! ‘A stissa aria ca so calura crisci e mi tormenta

Ah! Ah! ‘U cori vola sintennu sbrizzi d’acqua di funtana

‘ndo mo jardineddu mi piaci stari sulu mi piaci stari sula

venerdì 29 gennaio 2010

LEGGENDE

I GIORNI DELLA MERLA


I trii dì della merla
Oggi iniziano i giorni della merla.
La leggenda dei tre giorni della merla si perde nell'onda del tempo. Sappiamo solo che erano gli ultimi tre giorni di gennaio, il 29, 30 e 31, e in quei dì capitò a Milano un inverno molto rigido. La neve aveva steso un candido tappeto su tutte le strade e i tetti della città. I protagonisti di questa storia sono un merlo, una merla e i loro tre figlioletti. Erano venuti in città sul finire dell'estate e avevano sistemato il loro rifugio su un alto albero nel cortile di un palazzo situato in Porta Nuova. Poi, per l'inverno, avevano trovato casa sotto una gronda al riparo dalla neve che in quell'anno era particolarmente abbondante. Il gelo rendeva difficile trovare le provvigioni per sfamarsi; il merlo volava da mattina a sera in cerca di becchime per la sua famiglia e perlustrava invano tutti i giardini, i cortili e i balconi dei dintorni. La neve copriva ogni briciola. Un giorno il merlo decise di volare ai confini di quella nevicata, per trovare un rifugio più mite per la sua famiglia. Intanto continuava a nevicare. La merla, per proteggere i merlottini intirizziti dal freddo, spostò il nido su un tetto vicino, dove fumava un comignolo da cui proveniva un po' di tepore. Tre giorni durò il freddo. E tre giorni stette via il merlo. Quando tornò indietro, quasi non riconosceva più la consorte e i figlioletti: erano diventati tutti neri per il fumo che emanava il camino. Nel primo dì di febbraio comparve finalmente un pallido sole e uscirono tutti dal nido invernale; anche il capofamiglia si era scurito a contatto con la fuliggine. Da allora i merli nacquero tutti neri; i merli bianchi diventarono un'eccezione di favola. Gli ultimi tre giorni di gennaio, di solito i più freddi, furono detti i "trii dì de la merla" per ricordare l'avventura di questa famigliola di merli.

giovedì 28 gennaio 2010

GENNAIO IN TRENTINO

Scatti dall'amico Anton di Fassaforum
Il Piz Boè

Sassolungo
Pordoi
Piz Boè
Il Sassolungo e il Gruppo del Sella

mercoledì 27 gennaio 2010

IL GIORNO DELLA MEMORIA



Renzo Gattegna, Presidente Unione Comunità Ebraiche Italiane

Sessantacinque anni fa, il 27 gennaio 1945, venivano aperti i cancelli di Auschwitz. Le immagini che apparvero agli occhi dei soldati sovietici che liberarono il campo, sono impresse nella nostra memoria collettiva. Ad Auschwitz, come negli innumerevoli altri campi di concentramento e di sterminio creati dalla Germania nazista, erano stati commessi crimini di incredibile efferatezza. Tali crimini non furono commessi solo contro il popolo ebraico e gli altri popoli e categorie oppressi, ma contro tutta l’umanità, segnando una sorta di punto di non ritorno nella Storia.

BADOERE DI MORGANO

LA ROTONDA DI BADOERE

Fonte: www.comune.morgano.tv.it/
Di particolare bellezza risulta essere la Rotonda di Badoere, che comprendeva in origine due grandi barchesse a doppio semicerchio e a 300 metri ad ovest la villa padronale andata distrutta da un incendio nel 1920 durante un tumulto contadino.
La sua creazione lo si deve ai Badoer, famiglia patrizia veneziana proprietaria del terreno dove la Rotonda sorse (detto Zeruol di Sopra), su progetto eseguito, sembra, dalla scuola del Massari. I Badoer eressero la chiesetta (1645) dedicata a San Antonio da Padova e la Rotonda con l’intento di ospitare il mercato settimanale del lunedì che la Serenissima Repubblica autorizzò nel 1689 al suo nobile Angelo Badoer.
Originale soprattutto la barchessa di ponente costituita da 41 arcate corrispondenti ad altrettante botteghe di artigiani e mercanti, queste, sistemate sotto i portici, avevano un ingresso posto all’interno della Rotonda e un balcone apribile a ribalta verso l’alto che fungeva da vetrina e
che il recente restauro ha voluto valorizzare. La Rotonda di Badoere è una delle barchesse più famose del Veneto, la sua particolarità sta sia nella sua grandiosità che nella sua struttura fatta per ospitare una serie di botteghe su un semicerchio e abitazioni sull'altro, con una grande piazza per il mercato; sulla piazza si affaccia la chiesa e un palazzo dominicale, ora sede municipale.
La grande costruzione si presenta strutturalmente come un lungo porticato semicircolare, formato da quarantuno arcate. Questa stupenda piazza ha trovato origine presumibilmente alla fine del Seicento; infatti fin dal 1566 la nobile famiglia veneziana dei Badoere vantava numerose proprietà terriere nella zona.






CURIOSITA' - CURIOSITY

RISOTTO ALLA MILANESE

La nascita del risotto alla milanese
FONTE: http://digilander.libero.it/

La nascita del risotto alla milanese risale al 1574, quando la vita della città era polarizzata intorno alla fabbrica del Duomo, allora in costruzione. Fra i maestri vetrai c'era un certo Valerio di Fiandra, incaricato di terminare la vetrata con gli episodi della vita di Sant'Elena. Quest'artista era molto sapiente nel dosare e mescolare i colori; il suo segreto consisteva in un pizzico di zafferano che egli dosava con oculatezza in ogni combinazione, ottenendo effetti smaglianti. Maestro Valerio era anche un conosciuto mangiatore e bevitore; come tale, frequentava assiduamente il Bettolino de Preti, dove si smerciava il buon vino. Nel Bettolino veniva spesso la sua bellissima figliola a cercarlo. La giovane, un giorno, incontrò qui il figlio del trattore e se ne innamorò. I due si sposarono nel settembre del 1574. In occasione del pranzo di nozze, l'aiutante di Maestro Valerio lasciò cadere nel risotto una presa di zafferano. Si dice che il suo fu un gesto di gelosia per boicottare le nozze dei giovani sposi perché anche il garzone era innamorato della ragazza. Ma ottenne un risultato contrario. Tutti i commensali, con un po' di stupore e diffidenza di fronte alla nuova portata, cominciarono a servirsi e alla fine si levò un coro di lodi entusiastiche che consacrò la trovata del garzone. Il gesto di ripicca si tramutò così in un successo di gusto e bontà. Era nato il classico risotto giallo.

martedì 26 gennaio 2010

MONZA BY NIGHT

MONUMENTO

BADOERE DI MORGANO

LA ROTONDA
Qualche immagine da Badoere di Morgano, un piccolo paese in provincia di Treviso. Sono in Piazza Indipendenza dove c'è la Rotonda di Badoere; nei prossimi post, pubblicherò qualche foto e qualche informazione.
Ma il vero motivo della mia visita a Badoere non è la Rotonda, della quale non conoscevo l'esistenza (scusate l'ignoranza) ma il fatto che in questa bellissima piazza lavora mio figlio come cuoco in un interessantissimo ristorante stellato.


lunedì 25 gennaio 2010

UN FENOMENO!! ANZI DUE !!

ADAGIO

Christian Imparato e Charice

venerdì 22 gennaio 2010

INTERESSANTE DA INTERNET

UN BELLISSIMO SITO
http://www.alpen-panoramen.de

Navigando in internet mi sono imbattuto in un sito bellissimo: http://www.alpen-panoramen.de. Gli amanti della montagna e delle belle foto non possono perdere i bellissimi panorami (sono tantissimi) postati,
Ecco qui di seguito un piccolissimo assaggio.

giovedì 21 gennaio 2010

MILANO - PARCO

MATRIMONI MADE IN JAPAN

Non è la prima volta che mi capita di incontrare nel parco Sempione, a Milano, copie di sposi made in Japan, ma qualche giorno fa ho superato tutti i record: saranno state almeno 10/12 copie con al seguito fotografi, cineamatori, amici ecc... e purtroppo ho dovuto constatare che al loro passaggio lasciavano nei prati tantissimi coriandoli. Mah, il business è il business.




e alla fine se ne andavano su macchine come questa.

TRENTINO ALTO ADIGE

I STOANERNE MANDLN
I cosiddetti “omini di pietra” sono delle torri di pietra piatte accatastate su un’altipiano a 2003 m s.l.m.. Si presume che gli “omini di pietra” non furono eretti come elementi di orientamento, ma molto più probabilmente come luogo di culto precristiano. Questo luogo venne citato negli atti del 1540 relativi al processo d’inquisizione contro la strega “Pachlerzottl” della Val Sarentino.
“A Sarentino viveva la strega Barbara Pachlerin, detta Pachlerzottl. In cantina aveva un vasetto con un unguento diabolico, una scatola piena di polvere ed una piena di trucioli. L’unguento le serviva per volare, la polvere per preparare filtri d’amore ed i trucioli per azzoppare animali e persone. Si racconta che fosse anche in grado di far piovere sassi.
I valligiani affermavano che la Pachlerzottl aveva venduto l’anima al diavolo. Gli abitanti del paese non l’amavano molto, tant’è vero che la processarono e la mandarono al rogo.”
Autore: Noclador

mercoledì 20 gennaio 2010

IMMAGINI CURIOSE

TRAFFICO

CARTELLI UMORISTICI

GATTO MANGIATO

IMMAGINI DAL MONDO

SEA SHIP
by Nikolay Titov



Veafjorden near to Bergen
by michm01

martedì 19 gennaio 2010

USI E COSTUMI

IL FALO' DI SANT'ANTONIO
È un' antica tradizione celtica, legata alle celebrazioni in onore di Sant' Antonio Abate protettore degli animali. L' usanza del falò propiziatorio viene riproposta in diverse località del milanese con un' allegro contorno di canti, balli, girotondi e brindisi a base di vin brulé.
E così è stato anche nella mia Monza. Domenica sera è stato acceso il falò e si è bevuto vin brulè. Ecco alcune immagini che ho scattato.








lunedì 18 gennaio 2010

TRENTINO ALTO ADIGE

La Banda di Pozza di Fassa sulle torri del Vajolet

The band of Pozza on the towers of Vajolet

Ogni volta che vedo questo video mi viene la pelle d'oca. Ma avete visto il trombettista sospeso tra la Torre Stabeler e la Torre Delago? Mitico!!!

domenica 17 gennaio 2010

ENERGIA SOLARE

ENERGIA SOSTENIBILE

LIGURIA

FOTO AMICHE
By Stefano

Questo foto sono state scattate fra La Spezia e Lerici.