venerdì 6 luglio 2012

VILLA MIRABELLO
IN B&W

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Villa Mirabello, nel Parco di Monza, deve la sua costruzione alla famiglia milanese dei Durini.
Giuseppe Durini, acquistato nel 1648 il feudo di Monza dalla famiglia De Leyva, fa costruire la villa nei pressi della città, tra il 1656 e il 1675, incaricando del progetto l’architetto Gerolamo Quadrio. La villa è pertanto il più antico di tutti i fabbricati oggi esistenti nel Parco di Monza.
Il fabbricato è basato su di una pianta con simmetria a U, con la corte d’onore aperta sul paesaggio; il corpo centrale ha un elegante porticato con colonne di granito rosa, mentre le due ali laterali prevedono i relativi passaggi alle corti di servizio. Due torrette alle estremità del corpo centrale sono forse residui di una più antica funzione militare.
Verso la metà del XVIII secolo il cardinale Angelo Maria Durini trasforma la villa in una piccola reggia arricchendola di decorazioni tardo barocche alle finestrature e degli affreschi nel salone del pianterreno, facendovi raffigurare i poeti dell’antica classicità e contemporanei. Importante anche la scelta dei mobili e della ricca biblioteca. Il tutto era inteso a creare un sereno ambiente per lo studio e la cultura in un ambiente a stretto contatto con la natura.
Tra i letterati frequentatori del cardinale Durini a Mirabello è stato spesso Giuseppe Parini.
Per alloggiare i suoi numerosi ospiti, il cardinale fa costruire sulla sommità della collina di fronte alla villa anche un secondo e più piccolo edificio, la Villa Mirabellino, collegando le due residenze con viale alberato a carpini.
A fine secolo, con l’avvento dell’occupazione francese, la villa viene requisita e usata per alloggio militare e magazzino; alla caduta di Napoleone, con il ritorno dell’occupazione austriaca la villa torna ad essere un’abitazione, subendo restauri e modifiche in stile neoclassico. L'ultimo restauro, iniziato nell'estate del 2008 ha visto, tra l'altro, il quasi totale rifacimento del tetto in legno, ormai ridotto in pessime condizioni, conservando tuttavia gli affreschi originali.

















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