PERSEGUITATO DAI FULMINI.
Tratto dal libro di Berlitz Charles "Il libro dei fatti incredibili ma veri"
Si dice che la fortuna sia cieca ma la sfortuna ci vede benissimo. Leggete queste poche righe e capirete il perchè.
Nel 1899 un fulmine uccise un uomo mentre se ne stava nel suo orticello di casa a Taranto. Trent'anni dopo suo figlio trovò la morte nello stesso modo e nello stesso posto. L'8 ottobre 1949, la nipote della prima vittima e figlia della seconda, venne anch'essa colpita.
Non meno strano fu il destino di un ufficiale inglese, il maggiore Summerford che mentre combatteva nei campi delle Fiandre nel febbraio del 1918 fu sbalzato da cavallo da un fulmine e rimase paralizzato dalla cintola in giù.
Summerford fu congedato e si ritirò a vivere a Vancouver. Un giorno, nel 1924 mentre, ormai ristabilito, stava pescando sulla sponda di un fiume, un fulmine colpì l'albero sotto cui era seduto e gli si paralizzò il lato destro del corpo.
Due anni dopo l'ufficiale si era abbastanza ristabilito da poter fare delle passeggiate in un parco locale. Un giorno d'estate del 1930, mentre andava a spasso, fu investito da un altro fulmine, e questa volta rimase paralizzato in modo permanente. Morì due anni dopo.
Ma il fulmine lo cercò ancora una volta. Quattro anni dopo, durante un temporale, un fulmine colpì un cimitero e distrusse una lapide. Era quella del maggiore Summerford.