domenica 10 maggio 2020

UN PIZZICO DI STORIA ISLANDESE


Una delle tappe del settimo giorno, nel mio viaggio in Islanda, è stata quella che è considerata la capitale del nord: AKUREYRI. Akureyri si trova nel nord-est dell’isola in fondo al fiordo di Eyjafjörður,  il fiordo più lungo dell’Islanda. Malgrado il circolo polare artico si trovi a soli 60 km a nord, il clima di questa cittadina è ancora mite e con temperature estive che raggiungono anche i 25° C. mentre quelle invernali in media intorno allo 0° C. 

Per chi si fosse perso il post su questa cittadina ecco il link:

Dovete sapere che il meteo in Islanda è molto variabile e purtroppo non è raro avere giornate di tempo brutto. Mi ricordo che in occasione della visita al DC3 Dakota sulla spiaggia nera vicino al promontorio di   DIRHOLAEY c’era un vento pazzesco e visto che la temperatura era sicuramente molto vicina allo 0° hanno iniziato a venir giù piccole palline ghiacciate. 
In occasione della visita a Akureyri il meteo era veramente ottimo, splendeva un sole caldo ed era veramente piacevole camminare per le stradine della cittadina. A tal proposito ecco qualche foto. 




Ma il vero tema di questo post è, come ho anche scritto nel titolo, la storia del cristianesimo nelle vetrate della chiesa Akureyrarkirkja.

La Akureyrarkirkja (chiesa di Akureyri) è una chiesa della Thjodkirkja ("Chiesa nazionale" luterana islandese). E’ stata costruita tra il 1940 e il 1941 su progetto dell'architetto islandese Guðjón. Al suo interno sono presenti delle finestre di vetro colorato che rappresentano scene tratte dalla storia cristiana islandese.
Qui di seguito la 
STORIA DEL CRISTIANESIMO IN ISLANDA
raccontata dalle vetrate nella chiesa di Akureyri.


VETRATA 1 - IX sec. d.C. I primi coloni. Questa prima vetrata, come del resto l’ultima, riguarda la storia particolare di Akureyri e dell’Eyjafjörður. Nel IX. Il norvegese Helgi “Magri” Eyvindarson e la moglie Þórunn “Hyrna” Ketilsdóttir si insediarono a Kristnes.
VETRATA 2 - 981-986 d.C. I primi missionari in Islanda. Þorvaldur Viðförli, originario dell’Islanda  ma trasferitosi in Germania, vuole tornare nel suo paese natale con il vescovo Federico di Sassonia per convertire e battezzare i suoi compaesani. Nella vetrata lo vediamo predicare il vangelo.
VETRATA 3 - 1000 d.C. Il parlamento islandese decide la conversione al cristianesimo. Sembrava possibile una guerra civile tra coloro che veneravano gli dei tradizionali e i cristiani, questi ultimi sostenuti anche dalla corona norvegese. L’assemblea Alþingi incarica Þorgeir Ljósvetningagoði Þorkelsson, capotribù pagano, di mediare. La decisione fu che tutta l’Islanda si convertisse al cristianesimo, con la possibilità di venerare in privato gli antichi dei. Nella vetrata Þorgeir getta la statua di Odino nelle cascate di Goðafoss.


VETRATA 4 - 1056 d.C. Fondazione della diocesi di Skálholt. Fu la prima diocesi d’Islanda, eretta nella tenuta di famiglia del primo vescovo Ísleifur Gissurarson. Insieme alla diocesi fu istituita la prima scuola ufficiale d’Islanda per istruire i chierici. Nella vetrata la cattedrale di Skálholt.
VETRATA 5 - 1106 d.C. Jón Ögmundsson fonda la diocesi di Hólar. Dopo aver studiato a Skálholt, Jón Ögmundsson erige la seconda antica diocesi d’Islanda. Il santo vescovo è ricordato per la sua lotta contro il paganesimo e per aver introdotto i nomi dei giorni della settimana come ancora oggi vengono usati sull’isola.
VETRATA 6 - 1133 d.C. I monasteri e la cultura islandese. Furono sette i monasteri benedettini in Islanda. Ricordiamo il primo: Þingeyraklaustur, istiuito nel 1133 nel nord dell’Islanda. In questo monastero vennero create e trascritte le grandi saghe islandesi.


VETRATA 7 - La riforma protestante. Su questa vetrata sono rappresentate due scene.
Sopra. Oddur Gottskálksson, ritornato in patria dopo aver studiato in Norvegia e in Germania e avendo conosciuto la dottrina predicata da Maritin Lutero, tra il 1534 e il 1535 traduce il Nuovo Testamento in lingua islandese in una stalla a Skálholt.
Sotto. Jón Arason vescovo di Hólar, ultimo vescovo cattolico di Islanda, incoraggiato dal papa, non vuole cedere all’ordinanza del re di Danimarca che imponeva il luteranesimo come religione di stato. Nell’autunno 1550 fu catturato insieme si suoi due figli e fu decapitato a Skálhol.
VETRATA 8 - 1541-1627 d.C. Guðbrandur Þorláksson. Pastore luterano di Hólar. A lui si deve la prima traduzione completa in islandese dell’intera bibbia. Sulla vetrata la copertina della stampa del 1584.
VETRATA 9 - 1614-1674 d.C. Hallgrímur Pétursson. Pastore luterano e uno dei più famosi poeti dell’Islanda. I suoi “Salmi sulla passione” hanno accompagnato e formato la spiritualità del popolo per secoli e ancora oggi, in quaresima, la radio ne trasmette uno a sera. A lui è dedicata la Hallgrímskirkja, la cattedrale di Reykjavik.


VETRATA 10 - 1835-1920 d.C. Matthías Jochumsson. Pastore luterano e poeta. Nel 1874, in occasione della ricorrenza dei 1000 anni dall’insediamento del parlamento islandese, compose il testo dell’inno Ó Guð vors lands: una preghiera che riprende il Sal 90, diventata poi l’inno nazionale islandese.
VETRATA 11 - 17 novembre 1940. Dedicazione della Chiesa di Akureyri.

Eccoci alla fine anche di questo post. Spero vi sia piaciuto e spero di rivedervi presto sul mio blog. Grazie a tutti.



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