Apocalisse del 21 dicembre: ora l’Arca di Noè è una montagna
serba
Monte Rtanj (Photo courtesy en.wikipedia.org)
BELGRADO, Serbia — Si chiama monte Rtanj, è alto 1.565 metri e sorge nella
Serbia orientale. Dopo Bugarach nei Pirenei e Prà del Torno in Piemonte, ecco
spuntare sui Carpazi un’altra meta di speranza per i pellegrini che tentano di
salvarsi dalla presunta Apocalisse profetizzata dai Maya per il prossimo 21
dicembre. Tutte e tre sono situate in montagna.
Chi, di preciso, abbia indicato il Rtanj come luogo eletto di salvezza nel
giorno della presunta fine del mondo non è chiaro. Ma nel paesino serbo che
sorge ai suoi piedi, negli ultimi giorni sono arrivate valanghe di prenotazioni
per soggiorni intorno al 21 dicembre. “In un giorno, abbiamo avuto 500 persone
che cercavano di prenotare stanze” ha dichiarato un albergatore al Daily
Telegraph inglese.
Il motivo per il quale Rtanj si salverebbe dall’Apocalisse, comunque, è molto
lontano dalle leggede del Santo Graal che invece motiverebbero la salvezza di
Bugarach e Prà del Torno. Secondo la testata inglese, la montagna serba –
caratterizzata da una geometrica forma piramidale – nasconderebbe in realtà al
suo interno un rifugio costruito dagli alieni migliaia di anni fa. Voci su
avvistamenti ufo e strane luci attorno alla montagna stanno facendo il giro del
web. Arthur C. Clarke, autore inglese di fiction di scienza e fantascienza , ha
sempre dichiarato che questa montagna è sede di una “speciale energia”: pare che
gli aerei non volino sopra di essa, per via di particolari energie
elettromagnetiche, che vi crescano erbe uniche, diverse da quelle che crescono
nel circondario, e che un tempo sulla sua vetta vi abitasse uno stregone.
Il calendario Maya fisserebbe per il 21 dicembre la fine di un intero ciclo
di creazione, che molti hanno interpretato come la fine del mondo. Gli esperti
della Nasa e gli studiosi Maya, però, dicono che si tratta di una credenza
totalmente infondata, e che non ci sono eventi astronomici previsti nelle
prossime settimane che possano distruggere il mondo.