martedì 22 ottobre 2019

ISLANDA - LA TERRA DEL GHIACCIO E DEL FUOCO


Nell'ultimo post avevo pubblicato le prime due tappe del Golden Circle e precisamente il Parco Nazionale di Thingvellir e il Kerid Crater (THINGVELLIR E KERID CRATER) ma la visita al G.C. non era finita li ma continuava con altre due splendide attrazioni. Dopo la visita del cratere risaliamo in fretta in auto e partiamo per la prossima destinazione. 
Da Kerid Crater in circa 40 minuti di automobile arriviamo a Geysir. Appena arrivati (sono le 13.45) si nota subito un'area recintata con sbuffi di vapore. Ci dirigiamo verso il parcheggio dove c'é una struttura ricettiva per turisti e dove prima di andare a visitare l'area dei Geysir, vista l'ora,  ci faremo un ricco panino. Lasciamo l’automobile al parcheggio ed entriamo nel ristoro. La scelta ricade su un un panino al carbone vegetale con salmone e insalata veramente soffice e buono. 















Per tre panini, un dolce e acqua abbiamo speso 8.140 corone. Nella struttura turistica oltre il ristoro c'è anche un rifornitissimo negozio di souvenir.
Subito dopo mangiato ci dirigiamo verso l’area del parco di Geysir ma prima di procedere con la descrizione della mia visita al sito ecco una breve descrizione di come funziona un geyser.
Quando un geyser erutta siamo in presenza di un’esplosione di vapore: l’acqua che si trova sotto terra viene scaldata da una fonte di calore, tipicamente e come in questo caso una camera magmatica (non a caso la maggior parte dei geyser si trova vicino ad aree vulcaniche), ma nella sua posizione interrata per questioni di pressione e di spazi non riesce a trasformarsi completamente nello stato gassoso e ciò causa una forte pressione che determina la spinta verso l’esterno di acqua bollente e vapore, il fenomeno dell’eruzione del geyser appunto.
Ok possiamo cominciare. L’accesso al sito è libero e all’ingresso l'occhio cade subito su un cartello che spiega come comportarsi in questa zona in cui “si entra a proprio rischio e pericolo”. Tra le raccomandazioni si ricorda che l’acqua che esce dai crateri è bollente, quindi c’è il concreto rischio di ustionarsi e l’ospedale più vicino dista 62 chilometri. Letto il cartello seguiamo il sentiero che porta verso le bocche di piccoli geysir e subito incontriamo il primo chiamato Litli Geysir

Questo geysir non è attivo ma consiste semplicemente in una piccola pozza di acqua bollente. Poco lontano dal piccolo geysir notiamo diverse persone disposte in circo intorno a quello che è il geysir più attivo del sito. Il nome è Strokkur






Fratello minore dell'ormai estinto Geysir, Strokkur rimane una delle attrazioni principali del Golden Circle e dell'intera Islanda.  L'attività di Strokkur ha inizio nel 1789 in seguito a un terremoto, come l'intero fenomeno dei geyser. Strokkur continuò a eruttare fino al 1896, quando un altro terremoto bloccò la condotta d'acqua del geyser stesso. Quindi, nel 1963, gli abitanti della zona ripulirono la condotta sbloccandola e il geyser poté quindi tornare a eruttare regolarmente. Oggi Strokkur erutta ogni 6/8 minuti.
Anche noi ci uniamo al gruppo  e ci mettiamo in trepidante attesa. Il colore predominante del terreno che lo ospita è ricoperta di riolite di colore giallo - bruno e di geyserite opalina grigio - bianca, d'origine idrotermale e l’acqua che scorre è fumante.


L’attesa non sarà lunga e dopo pochi minuti e a pochi metri da noi, una decina al massimo, si alza una colonna di acqua e vapore emozionante.  Subito dopo l’esplosione l’acqua si ritira veloce creando un vuoto nella bocca, come se qualcuno avesse aperto uno scarico, per poi riassestarsi al livello precedente. Rimaniamo ancora un po’ per assistere ad altre eruzioni ognuna delle quali con altezze diverse. Se non mi ricordo male Strokkur erutta ad altezze comprese tra i 15 ed i 30 metri.
















Proseguiamo la nostra visita. La zona è molto bella  ed è rappresentata da verdissime pianure e lievi colline. I colori sono bellissimi e fanno un contrasto da brividi con il colore del cielo. 






Prima di ritornare dal primo attore, Strokkur, riusciamo a fare qualche foto al fratello maggiore Geysir. Un tempo Geysir eruttava getti d'acqua alti fino a 80 metri, ma poi i turisti nel tempo hanno ostruito la cavità gettandovi dentro pietre e sassi nell'intento geniale di svegliarlo e farlo eruttare 




Geysir




Purtroppo il tempo è tiranno e velocemente ritorniamo all’auto non prima però di aver rivisto un paio di eruzioni di Strokkur. Che bella la natura e quante emozioni ci ha saputo regalare. Ma le emozioni non finiscono qui in quanto, prima di terminare la giornata, ci aspetta un altro sito meraviglioso: l’imponente cascata GULLFOSS.
La distanza che separa Geysir dalla cascata è breve, sono circa 10 km che si percorrono in circa 10 minuti 












Arrivati nel grande parcheggio lasciamo l’auto e ci dirigiamo verso un cartello con gli itinerari da percorrere per vedere le cascate.

Gullfoss, la cascata d'oro (Gull = oro, foss = cascata) è senza dubbio la cascata più impressionante d’Islanda. Il doppio salto, visibile da due diverse postazioni, e il colore dell'acqua, quasi dorata nelle giornate di sole, la rendono uno degli spettacoli della natura che più mi ha colpito in Islanda. Viene generata dal fiume Hvita che scorrendo verso l’oceano genera due salti: uno di 11 metri e uno di 21 metri di altezza, per poi buttarsi in una gola stretta e profonda. 

Ci sono due itinerari, il primo ti porta con un comodo sentiero fin sopra i due salti della cascata mentre il secondo itinerario dopo una breve scalinata, prosegue con un sentiero che si snoda parallelo al letto del fiume. Un consiglio, quando si visitano queste cascate è necessario indossare giacche e sovra pantaloni impermeabili in quanto ci si bagna tantissimo. Inoltre se volete fare qualche fotografia è consigliato acquistare un copri macchina impermeabile per evitare che l’acqua comprometta il funzionamento della reflex. 
Noi abbiamo percorso entrambi gli itinerari e qui di seguito ecco qualche fotografia.














Ok rieccoci al parcheggio. Con la visita di Gullfoss si conclude il giro al Golden Circle . La giornata è stata molto intensa ma quello che abbiamo avuto la fortuna di vedere ci rimarrà negli occhi e nel cuore. 

L’Ultima tappa è verso la Guest House Heima Holiday Homes che ci ospiterà per la notte. Dobbiamo percorrere circa 58 km.

La casa è un cubo di legno (ce ne sono otto tutti in fila) in una zona molto isolata. L’interno è molto bello e molto confortevole e la signora che ci ha accolto è molto ma molto gentile.





Ci prepariamo una veloce cena, poi usciamo sulla veranda a gustarci per qualche minuto il silenzio assordante che ci ospita  e il sole di mezzanotte.


E’ ora di andare a letto; arrivederci al prossimo post. Domani sarà una giornata molto intensa e se siete curiosi ritornate a trovarmi. 




3 commenti:

PAOLO PODESTÀ ha detto...

Minchia! Quasi 20€ a panino... 🙄

Marietto ha detto...

l'Islanda è piuttosto cara

Marietto ha detto...

Purtroppo l'Islanda è molto cara