mercoledì 16 ottobre 2019

TRENTINO ALTOADIGE


La Val Duron è probabilmente una delle più belle valli laterali della Val di Fassa. Nelle ultime mie vacanze estive è stata una delle tappe fisse e così è stato anche per l'estate appena passata. 
La prima idea è stata quella di arrivare al Rifugio Micheluzzi e da li con il segnavia 532 arrivare fino al passo Duron ma, come dice il detto,e una volta al passo ci è venuto un appetito pazzesco che ci ha spinto ad arrivare fino al Rifugio ALPE DI TIRES, uno dei rifugi più belli delle Dolomiti. Ma procediamo con ordine.


Per salire al Rifugio Micheluzzi che è all'inizio della Val Duron e che è il punto di partenza per la nostra destinazione, abbiamo scelto di prendere il servizio navetta.
Questa navetta la si prende a Campitello di Fassa. Il costo è di 8 euro a persona (16 euro per la salita e la discesa) e viene effettuato con una frequenza di 30 minuti. La capienza è di circa 9 persone.
Quando arriviamo alla fermata della navetta abbiamo davanti un pò di persone e quindi dobbiamo aspettare la navetta successiva. Ecco è il nostro turno, saliamo sul gippone  che in circa 15/20 minuti ci porta al rifugio.
Eccoci arrivati al Micheluzzi tappa obbligatoria anche per un buon caffè. Dopo il rigenerante caffè il gruppo si divide (siamo in 6) in 4 avranno come destinazione il Rifugio Antermoia mentre io e mia moglie, come già scritto, destinazione passo Duron e successivamente Rifugio Alpe di Tires. Purtroppo il tempo non è molto bello e ci sono nuvoloni bassi che impediscono di vedere le montagne circostanti. Speriamo migliori.
Il sentiero per buona parte della valle non è faticoso ed è un piacere camminare.








Dopo circa 1 ora di cammino il tratto poco faticoso è finito e d'ora in avanti il sentiero diventa molto più ripido. Il primo tratto è in un piccolo bosco poi man mano che si sale le piante spariscono e lasciano il posto a verdi prati. Fortunatamente il tempo sembra leggermente migliorato e le nubi si sono alzate, questo ci permette di vedere la grande muraglia del Molignon e poco più avanti la cresta frastagliata dei Denti di Terrarossa. Eccoci arrivati al Passo Duron.








Visto che il tempo sembra migliorare, decidiamo di andare avanti verso il Rifugio Alpe di Tires. Il sentiero da un pò di respiro per circa una decina di minuti poi ricomincia a salire rapido. Lo spettacolo dei Denti di Terrarossa è bellissimo e ci sprona a continuare. 


 











Solo l'orgoglio ci ha spinto a continuare la salita, l'orgoglio di arrivare al rifugio e eccoci premiati. Dopo un ultimo strappo ecco che ci appare l'Alpe di Tires in tutta la sua bellezza. Siamo stanchi ma contenti di essere arrivati. Ci mangiamo il nostro panino e entriamo nel rifugio per un dolce rigenerante. 















Purtroppo in montagna il meteo è imprevedibile e veloci nuvoloni bassi stanno per avvolgerci. Questo ci spinge a mangiare in fretta il nostro dolce e a riprendere il sentiero del ritorno in quanto le probabilità di prenderci una bella docciata sono molte.














Come previsto, durante la discesa, dopo pochi minuti si è scatenato l'inferno, erano anni che non prendevo una docciata simile. 30 minuti di acqua incessante con il sentiero che si era trasformato in un torrente in piena. Fortunatamente è durato poco ed è ritornato un raggio di sole che ci ha un pò asciugati.



Rieccoci al rifugio Micheluzzi. Riuniti con gli altri che a loro volta hanno preso pioggia e grandine durante la discesa dal rifugio Antermoia ci mettiamo in fila per prendere la navetta che ci riporterà a Campitello.









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