Le vacanze estive trascorse (quelle del 2020 per intenderci) non sono state delle vacanze super attive anzi rispetto ad altre estati l’attività camminatoria è stata veramente limitata.
A parte due o tre giorni che abbiamo dedicato a camminate abbastanza impegnative, i rimanenti li abbiamo trascorsi o oziando oppure facendo delle brevi camminate.
Una di queste brevi camminate è l’oggetto di questo post: IL PASSO PORDOI.
Questo passo, incassato tra il Sass Pordoi ed il Sass Becé, delimita il confine tra la provincia di Trento e quella di Belluno. È uno dei 4 passi della Strada delle Dolomiti, costruita all’inizio del ‘900 per collegare Bolzano con Cortina e favorire lo sviluppo turistico delle valli ladine. Al Pordoi sono legate pagine importanti della nostra storia: dalle battaglie della Prima Guerra Mondiale, testimoniate dall'Ossario tedesco, a Maria Piaz, sorella del famoso alpinista Tita Piaz, e pioniera del turismo in questa zona.
Da Selva di Val Gardena per raggiungere il passo Pordoi bisogna percorrere la strada che conduce al Passo Sella.
IL GRUPPO DEL PORDOI VISTO DAL PASSO SELLA |
Una volta giunti sul Sella si inizia la discesa fino ad un bivio in prossimità del tornante n. 14. Qui si prende la strada verso sinistra che porta al Passo Pordoi.
Giunti al passo solitamente preferisco parcheggiare l’auto nel parcheggio di fronte alla funivia che sale in cima al Sass Pordoi.
Dal Passo Pordoi ci sono varie possibilità di camminate più o meno impegnative. Molto interessante è salire con la funivia in cima al Sass Pordoi per poi scegliere se andare in cima al Piz Boè oppure al rifugio Boè ma anche scendere di nuovo al passo percorrendo il ripidissimo sentiero della Forcella Pordoi.
Un’altra camminata è quella della Viel del Pan (sarà oggetto di un mio prossimo post) un sentiero a mezza costa con una spettacolare veduta sulla Marmolada e sul sottostante Lago del Fedaia.
Le foto del post di oggi invece le ho scattate percorrendo la breve strada che conduce all’Ossario dei caduti Tedeschi.
Questa strada si imbocca a un centinaio di metri dal parcheggio della funivia e il tempo di percorrenza è di circa 30 / 35 minuti. Le vedute sono a sx sul gruppo del Pordoi mentre a dx sul articolarsi della strada che scende dal passo verso Arabba ma anche del sentiero che sale verso il rifugio Luigi Gorza in cima a Porta Vescovo.
Ecco qualche fotografia scattata lungo la strada.
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