mercoledì 31 marzo 2021

MITI

 


"Secondo la mitologia greca,

gli umani originariamente furono creati

con quattro braccia, quattro gambe e

una testa con due facce.

Temendo il loro potere,

Zeus li divise in due parti separate,

condannandoli a trascorrere le loro vite

a cercare l'altra loro metà."



PLATONE


IO L'HO TROVATA 😊

martedì 30 marzo 2021

CREMONA

 

Foto da Web

In tempo di COVID ogni lasciata è persa, quindi ho approfittato di un colore favorevole della mia regione (il GIALLO è sempre stato un gran bel colore) per fare una breve gita fuori porta, o meglio fuori città.

Era il 24 Febbraio 2021 quando visto la possibilità di uscire dalla mia città, non me lo sono fatto dire due volte e armati di mascherina e gel disinfettante, io e mia moglie ci siamo organizzati per una breve ma interessante visita alla città di CREMONA. Malgrado questa città sia a solo poco più di un’ora di auto da Monza, nei miei quasi 66 anni, non ho mai avuto l’occasione per visitarla. 

Il programma della giornata è stato: Sveglia di buonora e destinazione Cremona. Visita del centro storico ed in particolare del Duomo, del Battistero e per finire salita al Torrazzo. Dopo la visita sosta in un bar per un veloce panino e un caffè rigenerante. Dopo il lauto pasto, ritorno alla macchina e partenza con destinazione presso una Azienda agricola sul confine tra la provincia di Mantova e di Brescia, per l’acquisto di salumi e ravioli fatti a mano. 

Ma procediamo con ordine. 

Come scritto, la città di Cremona dista a poco più di un’ora da Monza. Arrivati, decidiamo di cercare un parcheggio in periferia per non perdere troppo tempo nella ricerca. Parcheggiata la macchina, ci incamminiamo verso il centro storico facilitati anche dal fatto che il Torrazzo è visibile e quindi è un sicuro punto di riferimento per non sbagliare strada. 




Arrivati in prossimità del centro storico abbiamo una sorpresa sgradevole: tutta la zona del Duomo, del Battistero e le vie limitrofe erano sede di un
mercato con la conseguenza che era praticamente impossibile fotografare la bellissima piazza del Duomo nel suo splendore. Non si può venire a Cremona senza visitare questa piazza, cuore politico e religioso della città. Il Palazzo comunale, la Cattedrale, il Torrazzo ed il Battistero sono tutti qui ma purtroppo come scritto c’era anche il mercato che rovinava tutto!! 

Dopo le parolacce di rito, iniziamo la visita del Duomo.


Prima delle foto ecco qualche notizia sulla cattedrale.
Foto da web
La cattedrale di Cremona fu eretta nel XII secolo, periodo di grande prestigio della città, collegato a una serie di successi in campo militare e a condizioni di benessere economico. Il luogo scelto per la costruzione era il punto più alto della città medioevale, non lontano dal centro dell'originario castrum romano, al riparo dalle alluvioni del Po che all'epoca scorreva molto più vicino al centro storico rispetto ad oggi. Durante la reggenza del vescovo Oberto da Dovara, il devastante terremoto del 3 gennaio 1117 sconvolse il Nord Italia e danneggiò gravemente anche la nuova cattedrale cremonese, che venne pertanto ricostruita, praticamente in toto, nei decenni successivi. La cattedrale eretta nel XII secolo si presentava molto diversa dall'attuale. Innanzitutto già aveva una facciata a salienti e la pianta era basilicale, senza transetto. Durante i secoli XIII e XIV furono aggiunti i due bracci del transetto, conferendo alla chiesa una planimetria a croce (non propriamente a croce latina, in quanto la lunghezza del transetto supera quella del corpo principale). Ulteriori interventi si susseguirono nei secoli successivi, concentrati soprattutto all'interno della chiesa. 

ESTERNO

La facciata principale, affiancata dal Torrazzo, guarda su Piazza del Comune (antica Platea Maior della città medievale), esattamente di fronte al palazzo Comunale. Rivestita di marmo bianco di Carrara

e rosso di Verona dai maestri Campionesi, è caratterizzata da un grande rosone centrale, opera di Giacomo Porrata da Como (XIII secolo). Il fronte è alleggerito da una loggia a due piani, interrotta nel mezzo dall'elegante protiro sormontato da una loggetta a tre arcate, che accolgono le statue di Sant'Imerio, la Vergine Maria e Sant'Omobono. I due leoni che reggono le colonne del protiro sono opera di Giovanni Bono da Bissone. 


Giovanni Baldesio
L'intero edificio è sormontato da numerose guglie, di ispirazione nordica. Tre sovrastano la facciata settentrionale, tre la facciata meridionale, due il complesso absidale e due la facciata principale, per un totale di dieci.

Sul fianco destro è collocata la statua di Giovanni Baldesio, leggendario personaggio della città.  









INTERNO

L'interno della cattedrale è a tre navate separate da due serie di massicci pilastri alternatamente e cruciformi circolari, i quali sostengono severe volte gotiche a sesto acuto. Al di sopra delle navate laterali, si aprono i matronei, che guardano sulla navata principale attraverso ampie bifore. Le campate della navata maggiore sono coperte da volte a crociera, a sesto acuto, impostate nel secolo XIV al posto delle originarie volte romaniche.

La navata maggiore termina in una grande abside semicircolare, nel cui catino fu realizzato un notevole affresco raffigurante il Redentore. Anche le due navate laterali terminano in absidi semicircolari, di dimensioni più ristrette, entro le quali sono ricavate due cappelle riccamente decorate: la cappella del SS. Sacramento, al termine della navata destra, e la cappella della Madonna del Popolo, al termine della navata sinistra.

Il coro ligneo è opera di Giovanni Maria Platina del 1484.



















Termino con queste foto la prima parte. Nella seconda parte continuerò con la visita della cattedrale pubblicando qualche dettaglio dell'interno.
Grazie per la visita e mi raccomando .......


lunedì 29 marzo 2021

LA FOTO DELLA SETTIMANA


Rieccomi con la consueta "LA FOTO DELLA SETTIMANA".

Lasciamo gli EMIRATI ARABI UNITI per ritornare nel paese più bello del mondo. La regione protagonista di oggi è la Liguria e la zona è quella della 5 TERRE. Con questa settimana inizio una piccola serie di foto che vi vorrà far conoscere questo bellissimo tratto di costa. Le foto di oggi le ho scattate all'inizio delle 5 Terre, diciamo alla loro porta di ingresso. 
Siamo a Portovenere con il suo bellissimo GOLFO DEI POETI.
Portovenere è una piccola città ligure che si trova vicino a La Spezia. Questa città è famosa per le sue bellezze: il vecchio castello, case e chiese antiche, pittoresche isole con tante grotte.
Il Golfo dei Poeti si estende da Porto Venere fino a Lerici, sulla Riviera di Levante e deve il suo nome ai numerosi poeti, tra cui Byron, Shelly, Petrarca e Montale, che vi hanno soggiornato.
La sua bellezza è quasi disarmante grazie ai colori pastello dei borghi, le sue spiagge e le sue bellissme città come Lerici o Porto Venere.
Ecco qualche scatto del golfo e della bellissima Portovenere.






mercoledì 24 marzo 2021

SGUARDO VERSO IL CIELO

 


Quarta puntata dedicata al nostro Sistema Solare. (per le puntate precedenti vedi i link sotto!!)
Prima puntata CLICCA QUI
Seconda puntata CLICCA QUI
Terza puntata CLICCA QUI
La puntata di oggi la potremmo anche intitolare "Giove e le sue amanti"
Giove, come sicuramente saprete, è il più grande tra gli 8 pianeti del Sistema Solare. Giove ha svariati satelliti: allo stato attuale se ne conoscono 79. Ma i più importanti e famosi sono quelli detti Medicei o Galileani, che furono scoperti da Galileo Galilei e Simon Marius nel 1610. Giove (o Zeus, se preferite il nome greco) era il capo degli dei greci risiedenti sull'Olimpo, ed aveva la fama da Don Giovanni tanto che Marius diede a questi satelliti i nomi di quattro amanti di Giove.
Ma iniziamo con ordine:

 IO  
Le immagini utilizzate per creare questo composito di colori potenziato di Io sono state acquisite dalla sonda Galileo della NASA durante la sua settima orbita (G7) di Giove.
Le immagini sono state scattate il 4 aprile 1997 a una distanza di 600.000 chilometri.
NELLA MITOLOGIA GRECA
Zeus, a causa di un incantesimo gettato da LUNGE, figlia di Pan e di Eco, si innamorò di IO ma poiché temeva la gelosia di Era quando la andava a trovare la nascondeva in una nuvola dorata.
Era lo accusò di infedeltà e trasformò Iunge in torcicollo per punirla. Zeus negò: "Non ho mai toccato Io" e per evitare di essere scoperto trasformò la giovane in una giovenca bianca, ma Era ne reclamò la proprietà e la affidò ad Argo Panoptes, ordinandogli: "Lega segretamente questa vacca a un albero di olivo presso Nemea".
Ermes, incaricato da Zeus di recuperare Io, prima addormentò Argo poi lo uccise colpendolo con una pietra ed infine tagliandogli la testa. Così liberò la giovenca.
In seguito Era mandò un tafano a pungere Io, che cominciò a correre per tutto il mondo conosciuto per sfuggire all'insetto.
Arrivata al braccio di mare tra Europa e Asia attraversò a nuoto lo stretto che prese il nome di Bosforo ("passaggio della giovenca") ed infine giunse in Egitto, dove partorì Epafo, riacquistando le fattezze umane.
NAVICELLA SPAZIALE
Galileo Orbiter
CREDITO
NASA / JPL / Università dell'Arizona


 CALLISTO 
La foto, scattata nel maggio 2001, è l'unica immagine globale a colori completa di Callisto ottenuta dalla sonda Galileo, che orbita attorno a Giove dal dicembre 1995. Delle quattro lune più grandi di Giove, Callisto orbita più lontano dal pianeta gigante.
NELLA MITOLOGIA GRECA
Callisto era figlia di Licaone, ninfa dei boschi e fedele compagna di Artemide. Il suo nome significava “bellissima” ed essendo devota ad Artemide era consacrata alla totale castità, Zeus s'invaghì di lei e, acquisite le sembianze della sua patrona, sedusse la ninfa. Per questo, fu scacciata dal seguito di Artemide per non aver rispettato il voto di castità e, durante il suo errare per i boschi, diede alla luce Arcade. Intanto Era, scoperto il nuovo tradimento, trasformò la Ninfa in orsa, lasciandole mente di umana.  
Arcade crebbe e divenne abile cacciatore; un giorno si trovò di fronte una splendida orsa che subito volle uccidere. Intervenne Zeus che trasformò la Ninfa nella costellazione dell'Orsa Maggiore e il figlio in quella di Boote (o Arturo).
NAVICELLA SPAZIALE
Galileo Orbiter
CREDITOTETIDE
NASA / JPL / DLR


 GANIMEDE 
Vista a colori naturali di Ganimede dalla sonda Galileo durante il suo primo incontro con il satellite. Le aree scure sono le regioni più vecchie, più fortemente craterizzate e le aree chiare sono le regioni più giovani, tettonicamente deformate. I punti luminosi sono i crateri da impatto geologicamente recenti e il loro materiale espulso. Le immagini che si combinano per questa immagine a colori sono state scattate nel 26 giugno 1996.
NELLA MITOLOGIA GRECA
era il figlio minore di TROS, re di Troia. Era detto «il più bello di tutti i mortali». Innamoratosi di lui, Zeus lo fece rapire da un'aquila e portare nell'Olimpo, dove Ganimede, fatto immortale e giovane in eterno, restò accanto a lui come coppiere. Secondo altre versioni del mito, fu Zeus stesso a trasformarsi in un'aquila e a rapire Ganimede.
NAVICELLA SPAZIALE
Galileo Orbiter
CREDITO
NASA / JPL


 EUROPA 
La sconcertante e affascinante superficie della gelida luna di Giove, Europa, realizzata con immagini scattate dalla sonda Galileo della NASA alla fine degli anni '90. Questa è la vista a colori di Europa da Galileo che mostra la porzione più grande della superficie lunare alla massima risoluzione.
NELLA MITOLOGIA GRECA
Zeus si innamorò di lei, osservandola su una spiaggia insieme a delle ancelle, con le quali raccoglieva dei fiori e per averla ordinò ad Ermes di guidare i buoi del padre di Europa verso quella spiaggia. Poi assunse le sembianze di un toro bianco e le si avvicinò per distendersi ai suoi piedi.
Europa salì sul dorso del toro, impressionata dalla sua mansuetudine, e questi la rapì e la portò attraverso il mare fino all'isola di Creta.
Zeus rivelò quindi la sua vera identità e tentò di usarle violenza, ma lei resistette. Il dio si trasformò in aquila e riuscì a sopraffarla in un bosco di salici o, secondo altri, sotto un platano sempre verde.
Suo padre Agenore mandò i suoi figli in cerca della sorella ma nessuno si recò a Creta e così non fu mai più ritrovata.
Zeus fece a Europa i doni del Talo, di Laelaps e di un giavellotto che non sbagliava mai il bersaglio. Successivamente ricreò la forma del toro bianco nelle stelle che compongono la Costellazione del Toro.
Europa, sposò poi il re di Creta Asterio e divenne la prima regina dell'isola greca
NAVICELLA SPAZIALE
Galileo Orbiter
CREDITO
NASA / JPL-Caltech / SETI Institute




Per concludere ecco la foto di un altro satellite. Questo satellite è una luna di Saturno e anche il suo nome fa riferimento ad un mito greco.
Il satellite in questione è

 TETHYS (TETIDE) 
Il mosaico è composto da nove immagini scattate durante il sorvolo ravvicinato di Tetide da parte di Cassini (1.071 chilometri o 665 miglia di diametro) il 24 settembre 2005, durante il quale il veicolo spaziale ha passato circa 1.500 chilometri (930 miglia) sopra la superficie lunare.
NELLA MITOLOGIA GRECA
Tetide (o Teti) Mitica ninfa marina, una delle 50 figlie di Nereo, sposa del mortale Peleo e madre di Achille. Prima di sposarla Peleo dovette vincerla, con l’aiuto di Chirone, in una dura lotta, perché la ninfa era abile a trasformarsi in serpente, in leone e in fuoco. Da madre, Teti vegliò sempre su suo figlio e cercò inutilmente di salvarlo dai pericoli della guerra di Troia, nascondendolo a Sciro travestito da donna tra le figlie di Licomede. Durante la guerra Teti partecipò alle gioie e ai dolori del figlio e riuscì a ottenergli da Efesto nuove armi per vendicare la morte dell’amico Patroclo.
NAVICELLA SPAZIALE
Cassini Orbiter
CREDITO
NASA / JPL / Space Science Institute


OK, spero di aver accontentato sia gli amanti delle osservazioni astronomiche sia quelli di Mitologia Greca. Ritornate a visitarmi per altre bellissime foto e chissà anche per altri miti.

martedì 23 marzo 2021

TRENTINO ALTO ADIGE

 


Ecco la seconda parte dedicata all'Abbazia di  Novacella. Nella prima parte ho pubblicato qualche foto dei bellissimi vigneti che circondano l'Abbazia quindi il Castello dell'Angelo per poi terminare con il Pozzo delle Meraviglie con i dipinti delle 7 Meraviglie del Mondo Antico + l'ottava dedicata alla stessa Abbazia.
Per le foto della prima parte

Bene continuiamo con il Tour. Nell'ultimo post vi avevo lasciati nel grande cortile dove era ubicato il Pozzo delle Meraviglie. Questo cortile è circondato dal Centro Congressi, sulla sinistra, dal Centro Visite
Foto WEB:  La Biblioteca
dove si possono prenotare le visite guidate, e dalla
Biblioteca abbaziale. Quest
a biblioteca è annoverata tra le più belle dell’area Tirolo-bavarese, e in essa per secoli è stato immagazzinato il sapere. L’edificio è su due piani ed è situato al lato sud del cortile abbaziale. Una curiosità: in questa biblioteca si conserva il più piccolo manoscritto della terra.
Ecco qualche fotografia scattata nel grande cortile.



Proseguendo con il tour un altro monumento di grande bellezza ed interesse è 
la Chiesa di Santa Maria Assunta, una basilica minore barocca con meravigliosi affreschi rococò. Ho avuto occasione di visitarla durante i tour guidati e vi assicuro che ne vale proprio la pena. Prima di questa chiesa ve n'era una che venne distrutta dal grande incendio del 1190. Dopo di che l’abate Konrad II di Rodank (1178-1200) fa costruire la chiesa a tre navate, ancora oggi esistente, ed il poderoso campanile, ben visibile da lontano. La consacrazione di questa imponente casa di Dio avviene nel 1198. 
Ecco qualche foto.







Adiacente alla Chiesa c'è il piccolo cimitero e il Convitto. 






Il tour è terminato. Ci sarebbero altre foto ed altre informazioni da dedicare all'Abbazia ma per il momento mi dovrò accontentare. 
Grazie come sempre per la vostra visita e mi raccomando ritornate a trovarmi.