mercoledì 19 settembre 2012

CRETA

PALAZZO DI KNOSSOS
PARTE PRIMA


Ritorniamo in quel di Creta. Oggi vi voglio far conoscere il Palazzo di Knossos in poche parole quello di Minosse, il Minotauro e il filo di Arianna insomma.
Se devo essere sincero mi aspettavo molto di più da questo palazzo invece sono rimasto un po deluso da tutto il cemento armato utilizzato per la ricostruzione dei palazzi ecc.... Capisco che i dipinti siano solo delle copie, ci sta, ma credo che si poteva fare molto meglio riguardo il restauro. (chiaramente queste sono le parole di un incompetente come me quindi ....)

Fonte Wikipedia
Cnosso (in greco Κνωσός) è il più importante sito archeologico dell'età del bronzo di Creta. Sorge nella parte centrale dell'isola di Creta, a 6 km dal mare e a 5 km da Iraklion, sul fiume Katsaba (antico Kairatos).
Fu un importante centro della civiltà minoica (la civiltà cretese dell'età del bronzo). Il palazzo di Cnosso è legato ad antichi miti della Grecia classica, come Minosse e il labirinto costruito da Dedalo, e quello di Teseo e il Minotauro.

Storia del palazzo

Abitata già nel neolitico, divenne un florido centro della civiltà minoica verso il 2000 a.C., epoca della costruzione del grande palazzo che, privo di mura difensive, era sintomo dell'egemonia cretese sul mar Egeo. In questo periodo gli abitanti di Cnosso cominciarono ad avere rapporti economici e commerciali con la civiltà egizia e vengono addirittura dipinti straordinari affreschi prodotti con le tradizionali tecniche degli abitanti del Nilo. Verso il 1700 a.C. un cataclisma, forse un terremoto provocato dall'eruzione del vulcano dell'isola di Thera (l'odierna Santorini), distrusse tutti i palazzi dell'isola, incluso quello di Cnosso. Durante il periodo neopalaziale (1700 a.C.-1500 a.C.) il palazzo venne ricostruito ancora più sontuoso di quello di epoca palaziale, ancora una volta privo di mura difensive, cosa che testimonia la totale assenza di invasioni da parte di altri popoli. Verso il 1450 a.C. Cnosso fu devastata dai micenei, popolazione proveniente dal Peloponneso, come testimoniano i testi in lineare B rinvenuti nel palazzo, finché verso la metà del XIV secolo a.C. la città iniziò a decadere. Vi sono infine fonti che indicano la presenza di artigiani cretesi nelle città micenee dove veniva apprezzata la loro alta conoscenza nel campo dell'oreficeria.

Storia degli scavi archeologici a Cnosso
Da molti anni era noto che in quest'area si dovesse trovare una città di nome Cnosso. Infatti gli abitanti della regione, coltivando i loro campi, trovavano spesso degli oggetti antichi. Il primo ad intraprendere gli scavi fu Minos Kalokairinos, un antiquario, commerciante di Iraklion, che nel 1878 scoprì due dei magazzini del palazzo. I turchi, padroni del terreno, lo costrinsero a fermare le ricerche. Fallirono pure i tentativi di Heinrich Schliemann nel comprare la collina di "Kefala" a causa delle eccessive pretese dei turchi. Infatti volevano vendere al ricercatore molti più ulivi di quanti non ce ne fossero sulla collina costringendolo a pagare un ingente somma che il tedesco rifiutò indignato.
La fortuna aiutò invece Sir Arthur Evans, archeologo e in quel periodo direttore dell'Ashmolean Museum di Oxford, che incominciò scavi sistematici nel 1900, seguito dal suo assistente, l'archeologo inglese D. Mackenzie, che teneva anche il diario di scavo, dopo la proclamazione dell'autonomia dell'isola. Verso la fine del 1903 quasi tutto il palazzo era scoperto e la ricerca procedette nei dintorni. Evans continuò così fino al 1931, con un'interruzione durante la prima guerra mondiale. Più tardi pubblicò la sua opera The Palace of Minos at Knossos, in quattro volumi.
Fin dall'inizio i monumenti scoperti avevano bisogno di restauro. Così certe parti del palazzo sono state restaurate e in questi lavori fu usato il cemento armato in abbondanza. Le parti che corrispondevano a costruzioni in legno furono all'inizio dipinte in giallo (oggi il colore giallo è sostituito). Inoltre, copie dei meravigliosi affreschi trovati durante gli scavi sono state collocate ai posti originali. Questo metodo di restauro è stato criticato da molti a causa dell'utilizzo di materiali estranei all'architettura minoica. Altri scienziati hanno contestato certi risultati di Evans. A parte tutto ciò, la intuizione, l'immaginazione creativa e la profonda conoscenza scientifica di Evans sono sempre state ammirate. In grandissima parte si deve a lui la scoperta dello splendore del mondo minoico, che fino alla sua epoca si rifletteva solo nella mitologia greca. Dopo la sua morte, gli scavi di Cnosso, che continuano fino a oggi, sono stati intrapresi dalla Scuola Archeologica Inglese



















2 commenti:

nonnatuttua ha detto...

Leggo sempre i tuoi bei commenti su Silenzi d'Alpe e sono venuta a curiosare nel tuo blog bello e interessante e pieno di splendide foto.
Ti lascio un saluto....mi iscrivo così torno a leggerti

Christomannos ha detto...

Grazie mille Nonnatuttua.
a dire il vero è per me un grande onore sapere che ogni tanto vieni a visitare il mio blog.
Vieni pure a curiosare.
ciao
Mario