giovedì 7 dicembre 2023

VENEZIA - IL VIAGGIO

 


Rieccomi a Venezia. L'ultimo post lo avevo dedicato ad una bellissima location, "LA SCUOLA GRANDE DI SAN ROCCO".  A proposito della Scuola grande di San Rocco, se vi siete persi il post dedicato, qui di seguito pubblico il link del post.


Il post di oggi lo dedico ad una delle chiese più belle della città lagunare: La BASILICA DI SANTA MARIA GLORIOSA DEI FRARI.

La Basilica è situata nell'omonimo
Campo dei Frari, nel sestiere di San Polo. La storia della Basilica inizia nel 1231, quando il doge Jacopo Tiepolo dona ai frati (frari, in dialetto) un terreno all'epoca paludoso nel cuore del sestiere San Polo per erigere una chiesa e un monastero. Si tratta della più grande chiesa di Venezia ed è dedicata 
all'Assunzione di Maria.
Come scritto sopra, questa chiesa si trova nel omonimo Campo dei Frari nel Sestiere di San Polo.



La facciata della basilica è una facciata molto semplice e nello stesso tempo grandiosa. La facciata è tripartita da pilastri di tardo stile gotico. Nella parte centrale sopra il portale ci sono tre statue di Bartolomeo Bon datate 1430 mentre in corrispondenza delle navate si aprono tre rosoni circolari in pietra bianca d'Istria.
Ecco uno scatto.

INTERNO
La pianta della basilica è a croce latina, di stile gotico veneziano, in cotto e pietra d’Istria. Ha tre navate con transetto, e sei cappelle absidali. Dodici poderose colonne, simbolo degli apostoli, sostengono il “cielo” della basilica, formato da travi, costoloni, chiavi di volta con figure, vele ed ogive, che s’intrecciano e si rincorrono armonicamente.
Al suo interno si trovano 17 altari monumentali e vi sono custodite innumerevoli opere d’arte, tra cui due dipinti del Tiziano. Ospita, inoltre, tombe e monumenti funebri di numerose personalità legate a Venezia, tra cui Tiziano, Antonio Canova, e numerosi dogi.

Iniziamo con qualche scatto.
Le prime foto riguardano il bellissimo CORO.
Il grande coro, collocato nella navata centrale della basilica, è l'unico in Italia ad aver mantenuto l'originaria posizione antistante l'altare maggiore, secondo l'uso medievale. Il coro è composto da 124 stalli, dei quali 50 nell’ordine superiore, 40 nel medio e 34 nell’inferiore.


Le prossime foto si riferiscono ad un'opera pittorica di 
uno dei protagonisti della pittura rinascimentale europea del Cinquecento: TIZIANO.
L'opera in questione è l'ASSUNTA.
L'Assunta è un dipinto a olio su tavola databile al 1516-1518 che decora, oggi come allora, l'altare centrale.



Proseguo la visita con un monumento dedicato al DOGE FRANCESCO DANDOLO.
Il cassone, che presenta un rilievo con la Dormizione della Vergine, era una volta completamente dorato. Al di sopra del cassone, Francesco Dandolo e sua moglie presentati alla Madonna col Bambino dai santi Francesco e Elisabetta dipinto da Paolo Veneziano.



Le prossimo foto riguardano la Sagrestia con sull'altare 
 la pala con Madonna in trono con il Bambino attorniata dai santi Nicolò, Pietro, Benedetto, Marco e due angeli musicanti, trittico di Giovanni Bellini, firmato e datato 1488. L'opera ha ancora la sua cornice originaria, intagliata da Jacopo da Faenza.


Proseguendo, nella cappella Bernardo, posta in prossimità della porta che conduce alla sacrestia, ha come pala d'altare il polittico di Bartolomeo Vivarini firmato e datato 1482; il dipinto, che è ancora entro la sua cornice originaria, rappresenta la Madonna con il Bambino e i santi Pietro, Paolo, Andrea e Nicola; sulla parte superiore vi è una Pietà.


Continuando con la visita le prossime foto riguardano un monumento funebre dedicato al DOGE GIOVANNI PESARO.
Il monumento si regge sugli omeri di quattro Africani di forme colossali, con le braccia nude e che poggiano sopra un ricco basamento.




Concludo questo post con la pubblicazione di alcuni scatti dedicati a due monumenti.
Il primo è un MONUMENTO FUNEBRE a TIZIANO mentre il secondo è il MONUMENTO FUNEBRE a CANOVA.

Il monumento a TIZIANO, con la forma di arco trionfale, è ornato da alcune statue allegoriche e da alcuni bassorilievi che raffigurano tre capolavori tizianeschiː l'Assunta, San Pietro martire e il Martirio di san Lorenzo.

Canova fu sepolto a Possagno, suo paese natale, l'Accademia delle Belle Arti di Venezia decise di far costruire un monumento per preservare l'urna di porfido contenente il cuore dell'artista; l'opera venne intrapresa da sei suoi allievi e completata nel 1827. Si tratta di un cenotafio di forma piramidale arricchito da figure mitologiche. Eros e Psiche (rappresentanti l'Amore, il Desiderio e l'Anima), Perseo e Medusa (rappresentazione dell'Eroe vittorioso sulle prove terrestri) e le tre Grazie, simbolo delle virtù teologali:  Fede, Speranza e Carità.



Spero di avervi un pò incuriosito e se vi capita di andare a Venezia dedicate qualche ora alla visita di questa bellissima chiesa.
Grazie per la vostra visita e mi raccomando ritornate a trovarmi.

CIAO

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