Lasciamo i campi di lava di DIMMUBORGIR. Il tempo
tiene
molto bene c’è un sole splendido siamo carichi e non vediamo l’ora di
arrivare alla prossima destinazione: la cascata GODAFOSS. Il tragitto è molto
piacevole e attraversa vallate verdi e ricche di corsi d’acqua e zone di campi lavici.
Dopo circa 40 minuti arriviamo a destinazione. Il tempo è bello (finalmente) e lo spettacolo è meraviglioso.
Notizie su GODAFOSS e LEGGENDA
Godafoss è tra le cascate più conosciute dell’intera Islanda, nonostante il dislivello del fiume Skjalfandafljot che la alimenta sia di ‘appena’ 12 metri. Più spettacolare è invece la sua forma semicircolare che crea un arco largo circa 30 metri.LE ORIGINI
La cascata ha origini piuttosto antiche, infatti il nome Godafoss, significa “cascata degli Dei” ed ha origini che si perdono nei secoli. Si narra infatti che le prime popolazioni della zona vedevano rappresentata nei tre getti principali della cascata la sacra triade: Thor, Odino e Freyr. Inoltre, successivamente, la leggenda dice che nell’anno 1000 Lagosumatur, oratore delle legge che stava facendo ritorno da Tingvellir dopo essersi convertito al cristianesimo, scelse questa cascata per abbandonare i simboli della religione pagana, scaraventandone le icone all’interno di queste acque. Una vetrata della chiesa di Akureyri (Akureyrarkirkja) ricorda questa leggenda. L’Islanda è però sempre stata una terra in cui si rispetta la libertà di culto, così ad ogni membro della sua tribù Lagosumatur lasciò la libertà di professore la religione preferita.
Ai giorni d’oggi circa un 5% della popolazione islandese è Asatruar, ovvero pagana, e si ritrova nel giorno del solstizio d’estate qui alla cascata Godafoss a mettere in scena il rito inverso: dal basso della cascata vengono lanciati verso l’alto i simboli della religione pagana, quasi a volerli ripristinare al loro posto, dopo il danno subito diversi secoli fa.
Parcheggiamo l’auto proprio vicino al Godafoss Café-Bistrot-Gift Shop e siccome è ancora presto andiamo subito alla cascata. Decidiamo di percorrere il sentiero sulla sinistra guardando la cascata poi nel pomeriggio andremo anche sulla sponda opposta per altre foto.
E’ quasi la una e lo stomaco inizia a brontolare per la fame quindi decidiamo di andare al bar-bistrot per mettere qualcosa sotto i denti.
Decidiamo di farci un FISH AND CHIPS con patate fritte che sorprendentemente è risultato molto buono. Prima di ritornare alla cascata e dopo un buon caffè espresso, che abbiamo pagato quasi un rene, visitiamo lo shop per qualche souvenir dopo di che decidiamo di uscire per andare a fare qualche foto sulla riva destra della cascata.
Appena uscito dal negozio, mai destino fu più dolce, rimango abbagliato da una bellezza locale della quale me ne innamoro perdutamente.
Tanto il destino fu dolce quanto fu crudele; con il cuore a pezzi fui costretto ad abbandonare si tanta bellezza per continuare la visita della cascata.
Il sole resiste e la giornata è molto ancora bella ma il tempo è tiranno e purtroppo dobbiamo ritornare alla macchina per la prossima destinazione: AKUREYRI LA CAPITALE DEL NORD.
Akureyri si trova nel nord-est dell'Islanda, in fondo all'Eyjafjörður, il fiordo più lungo dell'Islanda centro-settentrionale ed è circondata da montagne che raggiungono i 1000-1500 mt. Il circolo polare artico è a soli 60 km a nord ma il clima è ancora mite, con temperature estive fino a 25 ° C e temperature invernali in media intorno a 0 ° C. Chiamata "Città del sole di mezzanotte" o anche "Capitale dell'Islanda del Nord", Akureyri è un importante porto e centro di pesca. Nonostante l'area fosse già edificata dal IX secolo, Akureyri ricevette lo status di città solo nel 1786, lo perse nel 1836 e lo guadagnò definitivamente nel 1862. La città è stata anche utilizzata dagli alleati della seconda guerra mondiale come base per alcune operazioni. Un'ulteriore crescita si è verificata quando, finita la guerra, molti islandesi hanno preferito migrare dalle campagne alle città.
Akureyri è la seconda più grande area urbana dopo la capitale di Reykjavík, con una popolazione di circa 19.000 abitanti. Akureyri è il centro del commercio e dei servizi nel nord dell'Islanda. È anche una città di cultura ed educazione, costruita su solide basi.
Parcheggiamo vicino al piccolo porto dove è attraccata una grande nave da crociera. Visto la bella giornata decidiamo di fare quattro passi per le stradine della cittadina.
La giornata è bellissima e sarebbe bello continuare la visita della cittadina ma dobbiamo ritornare alla macchina per la destinazione finale odierna, la Guest House dove trascorreremo la notte. Sulla strada che ci porta al luogo dove abbiamo parcheggiato ci attira l'attenzione l'originarietà di un semaforo:
Anche il settimo giorno è terminato si va a nanna. Grazie per aver visitato il mio blog e vi invito a ritornare nei prossimi giorni per i giorni finali del mio viaggio.
Ciaoooooo!!!!!!
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