mercoledì 9 febbraio 2022

LE MARCHE - DIARIO DI VIAGGIO

 


Eccomi con l'ottavo post dedicato al mio viaggio in terra marchigiana.


Nei post precedenti avevo pubblicato le foto della Basilica di Loreto quindi un post veloce con la presentazione dell'Hotel che mi ha ospitato per poi dirigermi ad Ascoli Piceno, la bella città del travertino, proseguendo per il borgo medioevale di Monterubbiano.

Nell'ultimo post avevo pubblicato le prime foto del terzo giorno di viaggio a Porto Recanati. con le bellissime e coloratissime case del lungomare dei pescatori. Per chi lo avesse perso ecco qui di seguito il link.

PORTO RECANATI

La prossima tappa è Recanati


Come avevo scritto nel post di presentazione, le condizioni metereologiche del terzo giorno non erano molto favorevoli infatti durante la mia visita a Porto Recanati aveva piovuto. Lasciato il lungomare dei pescatori ritorniamo alla macchina e ci dirigiamo verso Recanati. Recanati è poco distante, a soli 11 chilometri, e la raggiungiamo in poco più di 15 minuti.

Sullo sfondo il colle con Recanati








Eccoci arrivati. Parcheggiamo l'auto in un parcheggio gratuito appena fuori la Porta Marina. Come già scritto, essendo una giornata infrasettimanale, c'è poca gente e Recanati è praticamente deserta.
Porta Marina è stata ricostruita in sostituzione dell´antica “Porta a Mare” in occasione della visita di Pio VI nel 1782.. Sono state restaurate anche le antiche porte in legno dell´epoca. Ai lati si possono ammirare i due posti di guardia in cui risultano evidenti, oltre ai piccoli camminamenti, bocche di fuoco laterali.



Prima di pubblicare le foto del borgo ecco qualche notizia.


Forse non tutti sanno che in questo splendido borgo nacquero Giacomo Leopardi, uno dei più grandi poeti italiani della letteratura italiana e Beniamino Gigli, noto cantante lirico.
Situata  in cima al famoso “ermo colle” in cui il poeta ambientò la celebre poesia L’Infinito, Recanati è la tipica città balcone per l’ampio panorama che vi si scorge. 
Le sue origini sono piuttosto incerte. Una tradizione antica la vuole fondata dagli abitanti della città romana di Helvia Recina (oggi Villa Potenza) distrutta dai Goti, i quali le avrebbero dato il nome di Recinetum. Una storia maggiormente documentata attesta invece che il Comune di Recanati si venne formando nella seconda metà del XII secolo dalla unificazione di tre castelli: Monte Morello, Monte S. Vito e Monte Volpino.

Varchiamo la Porta e ci addentriamo per i vicoli del centro storico. Dovete sapere che qui tutto parla del Poeta, i muri, le case .... insomma la presenza del Poeta si avverte in ogni angolo della cittadina.
Ecco qualche foto dei vicoli nel centro storico.







Camminando camminando eccoci arrivati ad una delle piazze principali di Recanati: PIAZZA GIACOMO LEOPARDI
Questa piazza è la piazza principale del centro storico di Recanati. Attorno a questa grande piazza si trovano l’elegante ed imponente palazzo comunale, la caratteristica torre del borgo e la chiesa di San Domenico. Non poteva certo mancare la statua a Giacomo Leopardi che infatti è stato collocato proprio al centro della piazza. 
Ecco qualche foto.




La Torre del Borgo




Non può mancare le foto della statua del grande Poeta


Continuando con la visita eccoci in un altro luogo di ispirazione poetica: LA PIAZZUOLA DEL SABATO DEL VILLAGGIO.

Il sabato del villaggio è una poesia composta da Giacomo Leopardi nel 1829 durante il suo ultimo periodo trascorso a Recanati. Questa poesia descrive un quadro di vita paesana durante un sabato sera.

In questa piazzetta si affaccia la Casa Natale del Poeta,  la Chiesa di Santa Maria di Montemorello ove Giacomo Leopardi venne battezzato, e la casa di Teresa Fattorini, la famosa “Silvia”.

Le prime foto sono della chiesa di Santa Maria



La Casa di Leopardi



Non abbiamo visitato la casa del poeta ma abbiamo preferito continuare con la visita del borgo.
Un altro luogo dove si percepisce la presenza del poeta e della sua poesia è la Chiesa e il Convento di S. Agostino.  Entrando nel Chiostro è possibile vedere la torre campanaria del quattordicesimo secolo detta del ‘passero solitario’ perché è citata nell’omonimo canto di Giacomo Leopardi. 
La torre campanaria, come detto, è citata da Leopardi nella sua poesia del passero solitario. La torre rappresenta il punto più alto del borgo recanatesi, in cui il poeta si immagina un passero, che scruta la lenta e monotona vita della cittadella. Il poeta amerebbe essere esattamente come il passero, in quanto la sua specie gli permette di vivere sempre in solitudine, senza provare sentimenti di felicità o infelicità, assai sofferta da Leopardi.
Ecco qualche foto.





La Chiesa di Sant'Agostino

Una divertente curiosità
: molti turisti arrivando nei pressi del convento si trovano di fronte ad una torre molto alta scambiandola, appunto, per la Torre del Passero Solitario.  Ma un cartello molto simpatico ringrazia per le foto che vengono fatte a questa torre che però, purtroppo, non è quella che stavano cercando 😀


Nei pressi della torre c'è la Chiesa di Sant'Anna. Questa piccola chiesa è un vero gioiellino. Costruita nel 1400 e rifatta nel 1700 in essa vi è una fedele riproduzione della Santa Casa di Loreto com'era prima dell´incendio del 1921 e un'antichissima immagine della Madonna.



Passeggiando per il centro storico, inoltre, si possono vedere delle  bellissime composizioni con stralci di poesie appese sui muri delle case. Eccone qualcuna.






Le ultime foto le voglio a due luoghi: Le prime le ho scattate all'interno del Liceo Classico Leopardi mentre quelle successive le ho scattate presso la PORTA ROMANA.




Cavolo mi sono un pochino dilungato ma credo ne sia valsa la pena. 

Prima di salutarvi ecco un paio di foto di uno spuntino tipico della zona  che è stato il nostro pranzo in quel di Recanati: LA CRESCIA.



Spero che Recanati vi sia piaciuta e vi invito a visitarla.

Grazie per la visita e mi raccomando ritornate a trovarmi. 


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