sabato 15 gennaio 2022

LE MARCHE - DIARIO DI VIAGGIO

 


Riprendo con la pubblicazione delle foto del mio viaggio nelle MARCHE.
Settimana scorsa avevo pubblicato qualche foto scattata nella location dove ho soggiornato: VILLA LATTANZI. Una bellissima villa settecentesca ubicata a Torre di Palme in provincia di Fermo.
Se volete vedere le foto cliccate sul link qui di seguito: VILLA LATTANZI
 
Secondo GIORNO
Suonata la sveglia in villa, ci prepariamo e scendiamo per una buona colazione. Il programma di oggi prevede di visitare ASCOLI PICENO mentre nel pomeriggio ci sposteremo nel borgo di MONTERUBBIANO.


Procediamo con ordine. Fatto colazione ci dirigiamo verso la macchina per la prima tappa della giornata: Ascoli Piceno.
Ascoli Piceno è a circa 65 chilometri dal nostro hotel. Decidiamo di non percorrere l'autostrada ma di percorrere le strade interne. La scelta si è rivelata azzeccata in quanto i panorami delle colline marchigiane sono bellissimi.



Eccoci arrivati ad Ascoli Piceno la città del travertino. Parcheggiamo la macchina in un parcheggio di periferia e raggiungiamo il centro storico percorrendo le sue viuzze dove si respira aria medievale in ogni angolo.


Qualche notizia su ASCOLI

Ascoli Piceno è una bellissima città medioevale punteggiata da torri e campanili e avvolta nel caldo colore dorato del travertino che riveste quasi tutto il centro storico. Antica capitale dei Piceni, conquistata dai Romani con tutta la regione nel 286 a. C., la città è stata a lungo dominata dai barbari, dai Franchi, da Federico II e da Francesco Sforza che instaurò fino al 1482 una crudele dittatura. Insieme a Fermo fu fino al 1860 capoluogo delle Marche.

Dopo una piacevole camminata eccoci arrivati in Piazza del Popolo.
Da qualsiasi punto si acceda a Piazza del Popolo, la prima impressione che si ha è di una straordinaria armonia architettonica. Questa piazza è considerata una delle piazze più belle d'Italia. Di forma rettangolare è delimitata dalla poderosa facciata del Palazzo dei Capitani, lo storico Caffè Meletti di gusto liberty e dalle gotiche forme della Chiesa di San Francesco, al quale è addossata la Loggia dei Mercanti.
Iniziamo con qualche foto della piazza.




IL PALAZZO DEI CAPITANI
Il Palazzo dei Capitani del Popolo è uno degli edifici storici più noti di Ascoli Piceno.
Con la sua torre medioevale merlata si eleva a fianco dello storico Caffè Meletti nel cuore del centro cittadino.  Costruito tra il 1200 e il 1300 in sostituzione di tre piccoli edifici preesistenti e di una torre gentilizia riadattata a campanile, svolse da subito la funzione di “Palazzo del Popolo“, dove i rappresentanti delle corporazioni cittadine prendevano le decisioni di governo.




LA CHIESA DI SAN FRANCESCO
la Chiesa di San Francesco è uno dei fulcri della vita religiosa. L’imponente sagoma gotica si contende, sempre con il Palazzo, il ruolo di protagonista di Piazza del Popolo. Nel 1215 San Francesco visita Ascoli dove resta per diversi mesi: colpiti dalla predicazione, 30 giovani della città indossarono il saio dando vita all’Ordine dei Frati minori conventuali. Proprio per accogliere la loro comunità, nel 1258 cominciò la costruzione della Chiesa di San Francesco.




IL CAFFE' MELETTI E LA LOGGIA DEI MERCANTI
Il Caffè Meletti è un caffè storico situato in Piazza del Popolo. L'apertura del locale risale al
18 maggio 1907 e fin da allora è noto per la sua raffinata ricercatezza. In città è da sempre considerato il ritrovo dei personaggi più illustri, nonché punto d'incontro di cultura e di vita mondana. L'edificio ancora oggi conserva il fascino dello stile Liberty. Il colore rosa antico della facciata esterna lo contraddistingue e lo differenzia fra tutti i palazzi storici presenti in piazza. Questo bar è famoso per l’Anisetta (liquore a base di anice da bere “con la mosca”).

La loggia dei Mercanti
è un'opera cinquecentesca che fu addossata a parte del fianco destro della chiesa di san Francesco. 
La sua struttura architettonica, in travertino, si compone di cinque arcate strutturate su alti plinti e poggianti su colonne corinzie sormontate da capitelli con decoro fogliare e termina con un cornicione cui, in seguito, ne fu sovrapposto un altro merlato di mattoni.

Continuando la visita di Ascoli, lasciamo la Piazza del Pololo per raggiungere un'altra bellissima piazza: PIAZZA ARRINGO.
Piazza Arringo o “dell’Arengo” compete con Piazza del Popolo per il ruolo di centro civile e religioso di Ascoli. Molto più estesa ma non meno armonica e proporzionata, la piazza prende il nome dalle adunate (arringhe) del popolo che si svolgevano sotto un olmo. Le costruzioni principali della piazza sono: Il Duomo di Sant'Emidio, patrono di Ascoli, il vicino Battistero di S. Giovanni, il Palazzo Dell'Arengo, oggi sede della Pinacoteca Civica e del Comune e il Palazzo Episcopale con il museo Diocesano.

Ecco qualche foto della Piazza.



LA CHIESA DI SANT'EMIDIO
E' la Cattedrale, intitolata al primo vescovo di Ascoli Piceno, S. Emidio, patrono della città e protettore dal terremoto. La sua fondazione risale probabilmente al V sec. utilizzando i resti di una precedente Basilica romana. E’ nell’XI sec. che alla pianta a croce latina della chiesa paleocristiana vengono aggiunte le due torri sui lati della facciata. Nel quattrocento il Duomo viene ampliato fino ad assumere l’odierno aspetto: le torri romaniche vengono inglobate nella nuova facciata (1529-39), disegnata da Cola dell’Amatrice e sono ancora visibili da Piazza Arringo.

Quando ho visitato il duomo erano in esecuzione lavori di restauro e quindi molti dipinti era coperti o parzialmente coperti. Ecco qualche scatto.




LA CRIPTA 
Nell’XI sec, in seguito alla traslazione dei resti di Sant’Emidio dalle catacombe fuori dalla cinta muraria cittadina (Sant’Emidio alle Grotte) alla Cattedrale, viene costruita la splendida cripta del Duomo, composta da tredici navatelle, utilizzando anche materiale di recupero di età romana. L’accesso era centrale. Oggi, in seguito a lavori di risistemazione, l’ingresso è possibile da entrambe le navate laterali.
Le pareti dell’abside sono rivestite da mosaici (1954) disegnati da Pietro Gaudenzi e realizzati dallo Studio Vaticano del Mosaico. Rappresentano episodi locali avvenuti durante il secondo conflitto mondiale. Vi è rappresentato anche il committente: l’allora vescovo Monsignor Ambrogio Squintani.










Dato che è quasi ora di pranzo ci sediamo ad un bar dove sembrerebbe si possano gustare le migliori olive all'ascolana della città.
Il menù comprendeva, Olive ascolane, mozzarelline fritte, cremini fritti seguito da tortellini in brodo di gallina e Ravioli di gallina incaciati.



La visita di Ascoli termina qui ma prima di dirigerci verso la macchina per la prossima metà della giornata abbiamo ancora il tempo per far visita ad uno delle più piccole panetterie che abbia mai visto. 
La panetteria è veramente piccola ma i prodotti che sforna sono buonissimi. La Pizza in Pala che abbiamo acquistato e che sarà la nostra cena è buonissima.



Spero che le foto vi siano piaciute e vi invito a ritornare a trovarmi per i prossimi post del mio viaggio in questa bellissima regione.

GRAZIE MILLE PER LA VOSTRA VISITA E ......


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