Qualche giorno fa avevo pubblicato la prima parte delle foto riguardanti il Duomo di Siena. Il tema principale era la facciata esterna e le sue statue gotiche.
Se vi può interessare, qui di seguito trovate il link.
Mentre sto per oltrepassare il portone centrale la prima cosa che mi è cascata all'occhio è la bellissima vetrata posta in alto nell'abside e disegnata da Duccio di Buoninsegna. Si tratta della più antica vetrata istoriata di manifattura italiana tra quelle giunte fino a noi, e il suo valore, a prescindere dalle indubbie qualità artistiche, è ancora più grande considerando che gli Italiani, a differenza di Francesi, Inglesi e Tedeschi, non furono mai grandi vetrai.
Ecco qualche scatto della vetrata ma anche del rosone della facciata.
La vetrata di Duccio di Buoninsegna
Il rosone vitreo con l'Ultima Cena
All'interno l’effetto pittorico delle fasce di marmo bianche e nere sui muri e sulle colonne colpisce subito l’occhio mentre Il soffitto a volta è dipinto di blu con stelle dorate.
Spicca l’altare maggiore marmoreo del presbiterio, costruito nel 1532 da Baldassarre Peruzzi. L’enorme ciborio bronzeo fu costruito intorno al 1470 per l’ospedale di Santa Maria della Scala, e successivamente fu trasferito nel Duomo nel 1506.
Ecco qualche scatto
L'Altare Maggiore
Questo dipinto si trova sulla parete d'ingresso alla Libreria Piccolomini che sarà oggetto di un prossimo post.
INCORONAZIONE DI PIO III
Realizzato in marmo di Carrara tra il 1265 e il 1268 questo pulpito è espressione dello stile gotico ed è l'opera più antica presente nella cattedrale.
Il messaggio figurativo del pulpito riguarda la dottrina della Salvezza e il Giudizio Universale. La forma è ottagonale, con nove colonne di granito, porfido e marmo verde. Quattro colonne poggiano su una base, due sono sorrette da leoni e due da leonesse, mentre la colonna centrale poggia su piccole statue raffiguranti le sette Arti Liberali e la Filosofia.
Ecco qualche scatto.
Per terminare ecco qualche foto del coro, una delle opere più conosciute della lunga e feconda carriera artistica di Fra Giovanni da Verona (1456-1525), intarsiatore e intagliatore di grande rilievo nel panorama storico-artistico del XVI secolo. Le trentotto tarsie appartenevano in origine al coro dell’abbazia di Monteoliveto Maggiore (1503-1505), ma, nel 1813, per volontà dell’arcivescovo di Siena, Antonio Felice Zondadari, furono trasportate in Duomo e inserite nelle due ali laterali del primitivo coro trecentesco.
Concludo con queste foto i post dedicati al Duomo.
Spero che le foto vi siano piaciute e vi ringrazio per la vostra visita.
Grazie e mi raccomando .....
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