In occasione della mia visita al CENACOLO di Leonardo da Vinci, ho avuto modi di ritornare a visitare una tra le più belle ed interessanti Chiese di Milano: LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE.
Questa chiesa è situata nel centro storico di Milano e come ho scritto sopra, è senza dubbio una delle chiese più belle del capoluogo lombardo. Si tratta di una delle più importanti opere dell’architettura italiana poiché all'interno del complesso trova dimora uno dei quadri più famosi al mondo: “Il Cenacolo”, forse più comunemente conosciuto anche come “L’ultima Cena” di Leonardo Da Vinci.
Le foto del Cenacolo le ho pubblicate qualche giorno fa, nel caso in cui non le avete viste ecco qui di seguito il link del post:
Un pò di storia.
Il tutto ebbe inizio nel 1460 quando il conte Gaspare Vimercati, ovvero il comandante delle forze armate di Francesco Sforza, dona all’ordine dei Domenicani una piccola cappella all’interno della quale era raffigurata una bella immagine della Madonna.
Il conte chiese che si facesse in modo di edificare, al posto della cappella, una chiesa ed anche un convento. I lavori iniziarono, ad opera di Guiniforte Solari, nel 1463: la prima opera ad essere completata, nel 1469, fu il convento mentre per l’edificio religioso più importante bisognò aspettare ancora del tempo.
In particolare, passarono ben sei anni: infatti l’opera divenne completa solamente nel 1482. In seguito l’edificio venne adibito, per volontà di Ludovico Il Moro, a mausoleo in quanto esso lo volle riservare ai membri della sua famiglia.
Pare che ad effettuare queste modifiche fu nientemeno che il Bramante, il quale ingrandì l’edificio con l’aggiunta di absidi di forma circolare, una maestosa cupola il cui perimetro è costituito da dei colonnati, un chiostro ed infine un refettorio.
Il complesso della Chiesa e Convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie è stato inserito nella lista del Patrimonio Unesco nel 1980 a testimonianza del grande valore artistico e culturale che custodisce.
La chiesa, in tre navate, rispecchia lo stile lombardo del primo Rinascimento, con volte ogivali e una facciata detta a capanna per via del suo tetto spiovente.
Guardando l’esterno della chiesa, da corso Magenta, si possono riconoscere due fasi di costruzione, vicine nel tempo ma molto diverse.
La parte anteriore della chiesa, ancora legata alla tradizione gotica, risale alla seconda metà del 400. La grandiosa cupola, il piccolo chiostro e la sagrestia fanno invece parte dell’intervento voluto da Ludovico il Moro e affidato sul finire del 400 all'architetto Donato Bramante, che progettò anche il bel portale di marmo che spicca sui mattoni della facciata.
La foto che segue è un CLIPEO.
Il clipeo – prima di divenire un elemento architettonico e pittorico – era uno scudo in uso presso gli antichi Romani. di forma circolare, copriva la parte superiore del corpo fino al ginocchio.
L'INTERNO
All’interno della chiesa, lungo le navate, si trovano sette cappelle per lato, utilizzate dalle più importanti famiglie milanesi come luogo di sepoltura e di preghiera privata. Queste furono decorate da artisti di primo piano come Gaudenzio Ferrari, che affrescò la decorazione delle Cappelle della Vergine adorante e di Santa Corona, nella quale si trovava l’Incoronazione di spine dipinta nel 1542 circa da Tiziano Vecellio.
Ecco qui di seguito qualche foto.
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