Rieccomi con la terza puntata delle foto del mio tour in giro per Milano. Nell’ultimo post dedicato al tour avevo pubblicato le foto scattate nella zona di Porta Ticinese con le Colonne di San Lorenzo ma anche delle Basiliche di San Lorenzo e di Sant’Eustorgio. Se vi siete persi i due post precedenti potete cliccare sul link qui sotto.
Nel post di oggi non vi voglio descrivere una zona particolare ma lo voglio dedicare ad alcune bellissime chiese del centro di Milano.
Le chiese in questione sono la Basilica di Sant’Ambrogio, la chiesa di San Bernardino alle Ossa, la chiesa di Santa Maria presso San Satiro e per finire la chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore.
Ma procediamo con ordine.
Iniziamo con la Basilica di Sant’Ambrogio.
Questa Basilica si trova in Piazza Sant’Ambrogio (che strano vero?) ed è una delle più antiche chiese di Milano.
Edificata tra il 379 e il 386 per volere dello stesso vescovo Ambrogio, che la dedicò ai santi martiri in essa sepolti (ovvero i santi martiri Satiro, Vittore, Nabore, Vitale, Felice, Valeria, Gervasio e Protasio). Il nome della chiesa divenne "Sant'Ambrogio" alla morte del vescovo fondatore.
La basilica è preceduta da un grande quadriportico, all'interno del quale si ha una chiara visione sulla grande facciata a capanna ed i due campanili, detti "dei Monaci" e "dei Canonici”.
Molto interessante è l’Abside su due livelli: in quello inferiore, più basso rispetto alla navata, c'è la cripta con i corpi dei Santi Ambrogio, Gervasio e Protasio e, nel livello superiore, ci sono gli stalli lignei del coro (XV sec.).
Una curiosità, all’interno della basilica lungo la navata centrale si trova un
serpente nero in bronzo: ruota su stesso su un capitello corinzio. Si racconta che la scultura sia stata portata dall'Arcivescovo Arnolfo da Arsago nell'anno Mille: l'aveva realizzata Mosé durante il viaggio salvifico attraverso il deserto per difendere la sua gente dai serpenti.
Precedentemente ho scritto del quadriportico; dovete sapere che alla sua sinistra si trova una colonna, ma non una colonna qualsiasi, ma LA COLONNA DEL DIAVOLO così chiamata poiché la leggenda narra che il demonio, durante una lotta con Sant'Ambrogio, vi conficcò le corna: ci sono infatti due buchi affiancati. Ovviamente una cosa è la leggenda, un'altra la storia: i due buchi erano la sede di un cancello.
Continuiamo con il tour; La seconda chiesa è quella di SAN BERNARDINO ALLE OSSA.
Nel cuore di Milano c’è una chiesa con migliaia di teschi, tibie e resti umani: San Bernardino alle Ossa.
Con un nome dai tratti un po’ macabri e misteriosi, questa chiesa è situata in Piazza Santo Stefano, all’ombra della parrocchiale di Santo Stefano.
All’interno di questa chiesa c’è una cappella dedicata, appunto, a San Bernardino (XIII-XVII sec). Questa cappella ossario serviva il vicino ospedale Cà Granda ed è interamente rivestita di crani e non solo.
Le ossa umane compongono fregi e disegni creando un forte contrasto con i fondi neri dei muri.
La prossima chiesa è SANTA MARIA PRESSO SAN SATIRO.
Quasi nascosta tra la via Torino e la via Speronari, Santa Maria presso San Satiro è uno degli edifici religiosi più affascinanti di Milano in quanto esemplificativo delle stratificazioni storiche e delle contaminazioni artistiche della città. L’edificio attuale venne costruito attorno ad un sacello del IX secolo, dedicato a San Satiro, fratello di Sant'Ambrogio.
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Foto Web |
L'edificio conobbe una trasformazione radicale alla fine del Quattrocento. I lavori vennero affidati all'architetto urbinate Donato Bramante, che ne strutturò la navata ed il transetto, ma per mancanza di spazio in corrispondenza del presbiterio trovò la soluzione per cui oggi San Satiro è famosa anche oltre i confini cittadini: una finta architettura illusionistica in stucco che dà l’impressione ottica di profondità pur misurando poco meno di un metro.
Oltre al presbitero, Bramante ci ha lasciato la bellissima Sagrestia
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La Pietà |
Per concludere il tour di oggi ecco la quarta chiesa: SAN MARURIZIO AL MONASTERO MAGGIORE.
Situata in Corso Magenta la chiesa di San Maurizio è conosciuta anche come la Cappella Sistina di Milano.
Non conoscevo questa chiesa e quando mi sono trovato davanti alla sua anonima facciata, mai mi sarei immaginato quello che avrei poi visto al suo interno.
San Maurizio era la chiesa dell’ex Monastero Maggiore, il più vasto e antico cenobio femminile di Milano: fu iniziata nel 1503 non solo per la cittadinanza ma anche per le monache di clausura, che però non potevano entrare in contatto con il pubblico. Ecco allora la singolare divisione della chiesa in due metà: quella verso la strada - la parte pubblica - è separata da un tramezzo dal cosiddetto Coro delle Monache, riservato alle sole religiose (che sentivano Messa e si comunicavano grazie a una grata posta sul tramezzo stesso). Ma lo spettacolo è dato soprattutto dalla decorazione. Alle pareti e sul soffitto, è un tripudio di dipinti, stucchi, affreschi che ricoprono ogni spazio, sia nella parte pubblica sia nel Coro delle Monache. Il genius loci è Bernardino Luini, che vi operò con la sua scuola dal 1522 al 1529, ritraendo storie di santi, parabole, episodi della vita di Cristo e biblici.
Di particolare bellezza è l'Organo nel Coro delle monache. Si tratta di un organo del 1554 opera di Giovan Giacomo Antegnati, la cui cassa venne decorata da Francesco e Giacomo de’ Medici.
Eccomi alla fine di questo post. Spero di aver fatto cosa gradita nel farvi conoscere queste chiese e se per caso passate per Milano, dedicate un po’ di tempo per visitarle, non ve ne pentirete.
Grazie per la vostra visita e arrivederci a presto.
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