Una delle tappe del settimo giorno, nel mio viaggio in Islanda, è stata quella che è considerata la capitale del nord: AKUREYRI. Akureyri si trova nel nord-est dell’isola in fondo al fiordo di Eyjafjörður, il fiordo più lungo dell’Islanda. Malgrado il circolo polare artico si trovi a soli 60 km a nord, il clima di questa cittadina è ancora mite e con temperature estive che raggiungono anche i 25° C. mentre quelle invernali in media intorno allo 0° C.
Per chi si fosse perso il post su questa cittadina ecco il link:
Dovete sapere che il meteo in Islanda è molto variabile e purtroppo non è raro avere giornate di tempo brutto. Mi ricordo che in occasione della visita al DC3 Dakota sulla spiaggia nera vicino al promontorio di DIRHOLAEY c’era un vento pazzesco e visto che la temperatura era sicuramente molto vicina allo 0° hanno iniziato a venir giù piccole palline ghiacciate.
In occasione della visita a Akureyri il meteo era veramente ottimo, splendeva un sole caldo ed era veramente piacevole camminare per le stradine della cittadina. A tal proposito ecco qualche foto.
La Akureyrarkirkja (chiesa di Akureyri) è una chiesa della Thjodkirkja ("Chiesa nazionale" luterana islandese). E’ stata costruita tra il 1940 e il 1941 su progetto dell'architetto islandese Guðjón. Al suo interno sono presenti delle finestre di vetro colorato che rappresentano scene tratte dalla storia cristiana islandese.
Qui di seguito la
STORIA DEL CRISTIANESIMO IN ISLANDA
raccontata dalle vetrate nella chiesa di Akureyri.
VETRATA 1
- IX sec. d.C. I
primi coloni. Questa prima vetrata, come del resto l’ultima,
riguarda la storia particolare di Akureyri e dell’Eyjafjörður. Nel IX. Il
norvegese Helgi “Magri” Eyvindarson e la moglie Þórunn “Hyrna” Ketilsdóttir si
insediarono a Kristnes.
VETRATA 2
- 981-986 d.C. I primi missionari in Islanda. Þorvaldur Viðförli,
originario dell’Islanda ma trasferitosi
in Germania, vuole tornare nel suo paese natale con il vescovo Federico di
Sassonia per convertire e battezzare i suoi compaesani. Nella vetrata lo
vediamo predicare il vangelo.
VETRATA 3
- 1000 d.C. Il parlamento islandese decide la conversione al
cristianesimo. Sembrava possibile una guerra civile tra coloro che veneravano
gli dei tradizionali e i cristiani, questi ultimi sostenuti anche dalla corona
norvegese. L’assemblea Alþingi incarica Þorgeir Ljósvetningagoði Þorkelsson,
capotribù pagano, di mediare. La decisione fu che tutta l’Islanda si
convertisse al cristianesimo, con la possibilità di venerare in privato gli
antichi dei. Nella vetrata Þorgeir getta la statua di Odino nelle cascate di
Goðafoss.
VETRATA 4
- 1056 d.C.
Fondazione della diocesi di Skálholt. Fu la prima diocesi d’Islanda, eretta
nella tenuta di famiglia del primo vescovo Ísleifur Gissurarson. Insieme alla
diocesi fu istituita la prima scuola ufficiale d’Islanda per istruire i
chierici. Nella vetrata la cattedrale di Skálholt.
VETRATA 5
- 1106 d.C.
Jón Ögmundsson fonda la diocesi di Hólar. Dopo aver studiato a Skálholt, Jón
Ögmundsson erige la seconda antica diocesi d’Islanda. Il santo vescovo è
ricordato per la sua lotta contro il paganesimo e per aver introdotto i nomi
dei giorni della settimana come ancora oggi vengono usati sull’isola.
VETRATA 6
- 1133 d.C.
I monasteri e la cultura islandese. Furono sette i monasteri benedettini in
Islanda. Ricordiamo il primo: Þingeyraklaustur, istiuito nel 1133 nel nord
dell’Islanda. In questo monastero vennero create e trascritte le grandi saghe
islandesi.
VETRATA 7
- La riforma
protestante. Su questa vetrata sono rappresentate due scene.
Sopra. Oddur Gottskálksson, ritornato in patria dopo aver
studiato in Norvegia e in Germania e avendo conosciuto la dottrina predicata da
Maritin Lutero, tra il 1534 e il 1535 traduce il Nuovo Testamento in lingua
islandese in una stalla a Skálholt.
Sotto. Jón Arason vescovo di Hólar, ultimo vescovo cattolico
di Islanda, incoraggiato dal papa, non vuole cedere all’ordinanza del re di
Danimarca che imponeva il luteranesimo come religione di stato. Nell’autunno
1550 fu catturato insieme si suoi due figli e fu decapitato a Skálhol.
VETRATA 8
- 1541-1627 d.C. Guðbrandur
Þorláksson. Pastore luterano di Hólar. A lui si deve la prima traduzione
completa in islandese dell’intera bibbia. Sulla vetrata la copertina della
stampa del 1584.
VETRATA 9
- 1614-1674 d.C. Hallgrímur Pétursson. Pastore luterano e uno dei più
famosi poeti dell’Islanda. I suoi “Salmi sulla passione” hanno accompagnato e
formato la spiritualità del popolo per secoli e ancora oggi, in quaresima, la
radio ne trasmette uno a sera. A lui è dedicata la Hallgrímskirkja, la
cattedrale di Reykjavik.
VETRATA
10 - 1835-1920 d.C. Matthías Jochumsson. Pastore luterano e poeta. Nel
1874, in occasione della ricorrenza dei 1000 anni dall’insediamento del
parlamento islandese, compose il testo dell’inno Ó Guð vors lands: una
preghiera che riprende il Sal 90, diventata poi l’inno nazionale islandese.
VETRATA 11
- 17 novembre 1940.
Dedicazione della Chiesa di Akureyri.
Eccoci alla fine anche di questo post. Spero vi sia piaciuto e spero di rivedervi presto sul mio blog. Grazie a tutti.
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