domenica 10 novembre 2019

ISLANDA - LA TERRA DEL GHIACCIO E DEL FUOCO


E' la mattina del quarto giorno in Islanda. Abbiamo appena terminato la visita alla Cascata SELJALANDSFOSS e il tempo di scattare qualche altra foto, risaliamo in auto per la seconda destinazione. A proposito se non avete visto le foto di Seljalandsfoss cliccate sul pulsante azzurro qui a lato.
La seconda destinazione è un’altra cascata molto famosa: SKOGAFOSS
La distanza che ci separa da Skogafoss è di circa di 30 km che percorriamo in poco meno di mezzora. La cascata è visibile anche dalla Ring Road e quindi non ci sono difficoltà per trovarla. 


Come scritto sopra, la cascata è visibile anche dalla Ring Road prima ancora di deviare verso il parcheggio.
Eccoci arrivati al grande parcheggio. Nelle vicinanze sono presenti hotels e ristoranti ed è in uno di questi ristoranti che abbiamo pranzato. Ma procediamo con ordine.
Prima di descrivere la mia esperienza ecco qualche curiosità inerente Skogafoss.
Alla Cascata Skogafoss è legata una nota leggenda islandese.
LA LEGGENDA DI THRASI. 
La leggenda narra del navigatore Thrasi che, giunto in
prossimità delle coste meridionali dell’Islanda, decise di nascondere il suo forziere in una grotta dietro Skógafoss. Del tesoro non si seppe più nulla per lungo tempo, finchè non venne portato alla luce un anello in argento con incisioni runiche che sembra essere la chiave del forziere. Nessuno, però, ha ancora avuto il coraggio di sfidare la potenza della cascata per cercare ciò che vi è nascosto e l’anello rimane custodito nel museo del vicino abitato di Skógar.
Qualche notizia sulla cascata
La cascata è l’ultima di una serie di 20 cascate situate sul fiume Skógaá. La cascata Skogafoss prende in effetti origine da questo fiume, proveniente dal ghiacciaio Eyjafjallajökull e compie un salto da quella che, in altri tempi, era in realtà una scogliera. Mentre, oggi, il mare si trova a ben 5 chilometri di distanza. Il salto che compiono le acque della cascata Skogafoss misura 62 metri per una larghezza di 25. A destra della cascata s’inerpica una scalinata di circa 700 gradini che porta fino in cima, a pochi passi dall'inizio del salto, con una vista mozzafiato
A prima vista la cascata è davvero imponente e questa sensazione viene sempre più confermata man mano che ci avviciniamo.  Prima di salire decidiamo di avvicinarci il più possibile al salto d’acqua. Indossato impermeabile e sovrapantaloni e protetto la macchina fotografica, ci inoltriamo verso la cascata. Dimenticavo, alla cascata è attribuito anche un potere magico: si dice che chiunque si bagni nelle sue acque possa ritrovare un oggetto perduto e a lungo cercato.  La quantità d’acqua che ti viene addosso è indescrivibile e l’emozione è tanta. Sembra di essere nel mezzo di un uragano e malgrado le protezioni l’acqua è dappertutto. Chissà se anche noi ritroveremo qualche oggetto perso !! Assolutamente una delle esperienze più belle della mia vita.











Dopo la foto di rito ritorniamo e ci dirigiamo verso il sentiero che ci porterà sulla sommità della cascata. Sul lato destro, come scritto in precedenza, con circa 700 gradini si raggiunge la sommità della cascata. Il panorama è stupendo. Ci fermiamo giusto il tempo per fare qualche foto poi ritorniamo alla base. 



















Abbiamo fame e prima di partire per la prossima destinazione, andiamo a mangiare al Bistro bar dell’hotel Skogafoss. Ordiniamo tre hamburger di Icelandic beef.
Per tre panini , acqua e birra   abbiamo speso 8900 korone.


Terminato di mangiare, ritorniamo all’auto anche perchè le cose da vedere sono ancora tante. Purtroppo il tempo è peggiorato ma si deve comunque andare avanti. La prossima destinazione è un relitto aereo che si trova sulla spiaggia da oltre 40 anni. Si tratta di un DC3 DAKOTA della US Navy ma questo sarà l'oggetto del mio prossimo post. Ritornate a visitarmi. Ciao a presto !!!!




Nessun commento: