venerdì 11 agosto 2023

VENEZIA - IL VIAGGIO

 


Dopo più di un mese, rieccomi a postare qualche scatto fatto durante il mio mini viaggio a Venezia.
Oggi vi voglio far conoscere una piccola statua con una storia veramente curiosa. 
Siamo in Campo San Giacometo, nel Sestiere di San Polo, praticamente ai piedi del Ponte di Rialto dalla parte del Mercato del pesce. In questo campo si eseguivano gli scambi commerciali che la Repubblica Serenissima eseguiva con il vicino oriente. In questo campo c'è una piccola statua rappresentante un uomo curvo sotto una scaletta intento a sopportare un peso immane sulle sue spalle:
IL GOBBO DI RIALTO
Non si tratta di un vero gobbo ma della raffigurazione statuaria di un uomo, esistito davvero secondo le leggende, condannato a sostenere il peso di una scala e poi morto per la fatica. 

Costruito nel 1541 da Pietro di Sarlò, il "gobbo di Rialto" venne posto in un punto strategico della città, nel luogo di incontro di mercanti e uomini d'affari, nonché posto adibito all'annuncio pubblico delle decisioni più importanti dello Stato veneziano ma anche delle condanne a morte. Proprio alla sommità della scaletta che sovrasta il cosiddetto "gobbo", infatti, venivano dichiarate da parte del messo di turno le nuove leggi, le nuove condanne e le nuove decisioni da parte dell'alta rappresentanza della Repubblica di Venezia. Oltre a essere, però, un luogo di divulgazione, questa statua divenne anche simbolo di qualcos'altro. Il popolo, infatti, decise di farla diventare una vera e propria "statua parlante", proprio come quella del Pasquino di Roma, cioè il punto esatto in cui lasciare bigliettini con frasi inguiriose o beffe anonime sui potenti di turno per esprimere tutto il malumore del popolo nei confronti delle decisioni prese dalla rappresentanza. 
Questa statua però ha rappresentato anche un punto molto importante per tutti i condannati alla fustigazione.
Per i condannati se il supplizio iniziava tra le colonne di Marco e Todaro in piazzetta San Marco era proprio ai piedi di questa statua, tra la folla che infieriva, che la loro condanna giungeva al termine non prima, però, di aver dato un bacio al "gobbo"

Ecco qualche foto.




Il bacio alla statua del "gobbo" nel 1545 fu sostituito dal bacio alla cosiddetta "croce dei frustai", una croce metallica posizionata su un pilastro, sempre in campo San Giacometto, che assunse il ruolo di punto finale della pena della fustigazione, sostituendosi al "gobbo", simbolo forse troppo profano per l'epoca. 


Termino con queste foto questa breve pubblicazione. Spero che le foto e le notizie vi siano piaciute e vi do appuntamento per altre foto e altre curiosità di Venezia.
Grazie della vostra visita e ......

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