Ogni tanto mi piace pubblicare qualche foto della mia città. In questo post vi voglio riproporre un luogo poco conosciuto ai molti: LA CAPPELLA ESPIATORIA.
La Cappella Espiatoria si trova nei pressi della Villa Reale e sorge sul luogo dove il 29 luglio del 1900 re Umberto I venne assassinato dall’anarchico Gaetano Bresci, emigrato negli Stati Uniti, che dichiarò esplicitamente di aver voluto vendicare i morti dei moti del maggio 1898 e l’offesa per la decorazione conferita al generale Bava Beccaris, responsabile della repressione che provocò un centinaio di vittime a Milano. Qui esisteva all’epoca il campo sportivo della Società Forti e Liberi (che oggi ha sede sul vicino viale Cesare Battisti) dove il re si era recato per presenziare alla cerimonia di chiusura di un concorso ginnico.
Il figlio e successore Vittorio Emanuele III diede incarico di progettare il memoriale all’architetto Giuseppe Sacconi, autore anche della tomba di Umberto I al Pantheon e del monumento a Vittorio Emanuele a Roma (oggi “Altare della Patria” o “Vittoriano”), che morì però nel 1905, all’inizio della costruzione; l’opera fu proseguita dal suo collaboratore architetto Guido Cirilli (che apportò modifiche al progetto originario) e venne completata nel luglio del 1910, in occasione del decimo anniversario dell’uccisione.
La Cappella è posta al termine di un breve viale alberato ad abeti e si presenta con il fronte cinto da una cancellata in ferro battuto.
L'INTERNO della cappella è a pianta circolare ed è rivestito da mosaici di ispirazione bizantina e marmi di vari colori e di varie origini. Soggetti vari a mosaico su cartoni di Emilio Petrosi raffigurano, nelle vele, angeli con i simboli della Passione di Cristo e, nei tondi, santi e beati di Casa Savoia.
Dall'esterno si accede alla sottostante cripta e la prima cosa che colpisce entrando è il mosaico delle volte che riproduce uno stupendo cielo stellato. All'incrocio dei quattro bracci della cripta è posto un cippo di marmo nero che reca incisa la data del 29 luglio 1900 e che segna il punto esatto dell'assassinio.
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