mercoledì 24 aprile 2019

EMILIA ROMAGNA

ARIMINUM (RIMINI)



Nel 268 a.C., alla foce del fiume Ariminus (oggi Marecchia),  i Romani "fondarono" la Colonia di Diritto Latino di Ariminum. Lo statuto di colonia latina, conferito solitamente alle città fondate allo scopo di controllare e difendere nuovi territori, conferiva ad Ariminum il ruolo di stato autonomo, legato a Roma da trattati che ne regolamentavano il commercio, la difesa e i rapporti esteri. I coloni latini che si insediarono nel riminese, circa 25.000, provennero dalle città del Latium vetus o arcaico che per 200 anni fu in guerra contro Roma: Aricia, Tusculum, Tibur, Suessa Pometia, Velitrae, Ardea. 
Nella prima età imperiale Rimini godette di un lungo periodo di prosperità e rinnovamento urbano, e fu oggetto delle attenzioni degli imperatori Augusto, Tiberio e Adriano,che promossero la costruzione di grandi opere pubbliche e monumenti, quali l'Arco d'Augusto, il Ponte di Tiberio, il teatro e l'anfiteatro.

Ancora oggi se andate a Rimini potrete ammirare e fotografare il ponte di Tiberio. La sua costruzione iniziò nel 14 d.C. sotto il governo di Augusto mentre il termine dei lavori si ebbe nel 21 d.C., sotto il governo di Tiberio.







Altra testimonianza del dominio romano è l'Arco di Augusto.
L'Arco di Augusto è il più antico arco romano esistente. Costruito nel 27 a.C, fu dedicato dal Senato romano all'imperatore Augusto. Segnava la fine della via Flaminia che collegava la città romagnola alla capitale dell'impero, confluendo poi nell'odierno corso d'Augusto, il decumano massimo, che portava all'imbocco di un'altra via, la via Emilia.



Per finire non poteva mancare la statua di una grande condottiero, Giulio Cesare, che scelse Rimini come base militare e che qui si fermò dopo aver passato il fiume Rubicone, che allora segnava il confine dello Stato romano. E' una statua bronzea e si trova in Piazza Tre Martiri.




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