domenica 21 novembre 2021

MONZA - LA REGGIA

 


Considerata una Versailles italiana, la Villa Reale di Monza, nota anche come Reggia di Monza, è un capolavoro di architettura neoclassica concepita in perfetto equilibrio con il paesaggio. La villa venne realizzata a Monza dagli Asburgo durante la dominazione austriaca del XVIII secolo, voluta dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria quale residenza estiva per il figlio Ferdinando d’Asburgo. Il progetto, commissionato nel 1777 all’architetto imperiale Giuseppe Piermarini, progettista anche di Palazzo Belgioioso e del Teatro alla Scala a Milano, fu terminata in soli tre anni: la villa fu inaugurata nel 1780.

Nei miei oltre quarant’anni di residenza a Monza ho avuto solo una occasione per visitarla in occasione dell’evento VILLE APERTE organizzate dal FAI. 

Da qualche mese si è potuto ricominciare a visitarla con una modica cifra di 10 euro (8 euro se si ha più di 65 anni) e quindi non mi sono fatto sfuggire l’occasione per prenotare.

La visita inizia nel Salone Centrale al Primo Piano Nobile, dove si trovano le Sale di Rappresentanza per proseguire al Secondo Piano Nobile negli Appartamenti del Principe di Napoli, della Duchessa di Genova e dell’Imperatore di Germania per terminare negli Appartamenti Privati dei Sovrani Re Umberto I e Margherita arricchiti dalla collezione del mobilio.

Ma incominciamo con pubblicare qualche foto dei primi ambienti.

L'ingresso alla Reggia è dalle scale della facciata principale.  Come prime foto ecco qualche scatto del esterno.




E' arrivato l'orario della nostra visita. Saliamo le scale esterne ed entriamo nel bel FOYER, chiamato anche "Atrio degli Staffieri". Siamo in un ambiente ottagonale caratterizzato dalla presenza di imponenti colonne in marmo e dalla grande lanterna del soffitto.

Credit: villarealemonza.org

Espletate le procedure di rito (Green Pass e temperatura) veniamo fatti entrare nella prima sala: 

01. IL SALONE DELLE FESTE

Si tratta della grande sala da ballo a doppia altezza, di cui il Piermarini stesso disegnò gli elementi decorativi, ed introdusse nei lati brevi dell'ordine superiore un'esedra dipinta nel tentativo di aumentare illusionisticamente lo spazio; affrescato con 18 pannelli con figure allegoriche e giochi di bimbi, ad opera di Levati e Traballesi, collaboratori del Piermarini. 







Questo salone è fulcro delle visuali prospettiche verso Milano e verso i giardini; è stato usato come salone di rappresentanza, delle feste riservato ai grandi balli e ai fastosi ricevimenti.



02. SALA DEGLI ARAZZI O SALA DEI CORAZZIERI

Era destinata un tempo a stanza di conversazione o a “Sala del telefono”, è diventata spazio “di rappresentanza” per gli ospiti. Purtroppo gli arazzi che le danno il nome sono conservati al Quirinale.



03. SALA DEL TRONO

Continuando la visita eccoci nella Sala del Trono che era chiamata nel passato Sala Grande di Conversazione. Questa sala custodiva il Trono detto “di Napoleone”

Un meraviglioso lampadario la caratterizza, rendendola un unicum nel contesto delle Sale di Rappresentanza.




04. SALA DEGLI UCCELLI

La sala degli Uccelli è caratterizzata da splendide decorazioni del soffitto nei toni del verde e dell’avorio.




05. SALA DA PRANZO e 

06. SALA DA PRANZO DI FAMIGLIA

La visita del Primo Piano Nobile si conclude con queste due Sale.
La Sala da Pranzo è la seconda sala più grande tra gli spazi di Rappresentanza della Villa, elegante e raffinata, con tre lampadari in cristallo, specchi e doppia vista sul Parco e i Giardini Reali. Nei secoli passati in questa sala si sono svolti banchetti di Stato e grandi ricevimenti, fra i quali il pranzo in occasione della visita di Guglielmo II, Imperatore di Germania, ai regnanti di Casa Savoia, svoltosi nel 1889.



La Sala da pranzo di famiglia è un ambiente intimo, con riferimenti agli antenati di Casa Savoia del XVII e XVIII secolo.


Si conclude qui il primo post dedicato alla visita della Reggia. Nel prossimo continuerò la pubblicazione delle fotografie scattate al Secondo piano Nobile. 

Spero che le foto vi siano piaciute come spero di avervi fatto nascere la voglia di venire a Monza a visitarla. 

Grazie mille della vostra visita e mi raccomando ritornate a trovarmi.


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