RIFUGO ALPE DI TIRES
Sono stato più volte al rifugio Alpe di Tires partendo da zone diverse (Rifugio Bolzano, dal Molignon ecc...) e ogni volta rimango qualche attimo ad ammirare il suo bellissimo tetto rosso che si staglia nel cielo azzurro. Credo sia uno dei rifugi più belli delle dolomiti. Vale proprio la pena andarci.
Il rifugio Alpe di Tires (in tedesco Schutzhaus Tierser Alpl ) si trova ai piedi dei Denti di Terrarossa, nel gruppo montuoso del Catinaccio, sito a cavallo tra la val di Fassa e la val di Tires nel Parco naturale dello Sciliar.
Il rifugio venne edificato nel dopoguerra, quando la fame e la povertà costrinse la maggiorparte della popolazione locale ad emigrare. Maximilian Aichner di Tires, per evitare questo destino, decise di riprendere l'idea del fratello, il quale intendeva costruire un rifugio sotto i Denti di Terrarossa, proprio ai piedi dell'alpe di Tires. Fu così che Max, ancora ragazzo, scalò il versante settentrionale del Catinaccio d' Antermoia raggiungendo il Passo Tires, dove dal 1957 incominciò a costruire. Per 5 anni portò i materiali a mano dalla Val Ciamin.
Solamente nel 1963 poté innaugurare il rifugio. Da allora l'edificio subì molte trasformazioni, subendo ampliamenti per permettere agli alpinisti di sostare durante la notte. Intanto, Max Aichner non aveva ancora terminato la sua opera. In poco tempo tutt'attorno creò due vie ferrate: la ferrata Maximilian e la ferrata Laurenzi (in onore della moglie Laura) per valorizzare le montagne che aveva sempre amato.
Oggi, da oramai vent'anni, i figli di Maximilian gestiscono il rifugio con lo stesso entusiasmo del padre.
Solamente nel 1963 poté innaugurare il rifugio. Da allora l'edificio subì molte trasformazioni, subendo ampliamenti per permettere agli alpinisti di sostare durante la notte. Intanto, Max Aichner non aveva ancora terminato la sua opera. In poco tempo tutt'attorno creò due vie ferrate: la ferrata Maximilian e la ferrata Laurenzi (in onore della moglie Laura) per valorizzare le montagne che aveva sempre amato.
Oggi, da oramai vent'anni, i figli di Maximilian gestiscono il rifugio con lo stesso entusiasmo del padre.
Fonte: Wikipedia - Autore: Mosco
Il Rifugio visto dalla via ferrata Maximilian. Autore della Foto: Luca Lorenzi
Le due che seguono sono mie.
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