AQUILA DI CHRISTOMANNOS
CHI ERA COSTUI?
L'Aquila è un monumento a Theodor Christomannos, Il padre
della grande Strada delle Dolomiti. A pochi minuti, lungo il sentiero che porta
al Rifugio Roda di Vael, il sentiero è occupato da un’aquila in bronzo sulla
sommità di un masso, in ricordo, come si legge su una targa, di Theodor
Christomannos, benemerito dello sviluppo turistico della Val di Fassa.
Ma chi era Theodor Christomannos ???
Nato a Vienna nel 1854 da una famiglia di origine ellenica,
nel 1883 si trasferì a Merano e non tardò ad avere l’intuizione per la quale
oggi può essere definito un precursore dei tempi. La scommessa di
Christomannos, era in poche parole questa: il progetto di una strada agevole
che unisse una valle all’altra, lungo la quale muoversi a piedi, a cavallo,in
carrozza o con le neonate corriere postali e automobili. Solo così i
viaggiatori avrebbero potuto raggiungere con relativa facilità le località che
cominciavano a richiamare forestieri per la bellezza degli scenari, per
l’ambiente salubre, per la risonanza delle imprese alpinistiche dei vari
Innerkofler, Zsigmondy, Ball, Grohmann. Grazie soprattutto alla sua tenacia,
nel 1907 la “Grande Strada delle Dolomiti” era cosa fatta. In fasi successive
la rete viaria fu estesa a tutte le valli laterali ma nel percorso principale è
giunta sostanzialmente immutata ai nostri giorni. Nel 1909 lo stesso
Christomannos pubblicò una delle prime opere a carattere divulgativo sull’ambiente
alpino, dal titolo appunto “La strada delle Dolomiti – Bolzano, Cortina,
Dobbiaco”. Ecco alcuni passi del libro:“…Chi frequenta quelle valli estese e
deliziose e quei valichi ricchi di erbe e fiori, non si sente per nulla
oppresso né angosciato dalle enormi e maestose giogaie che lo circondano; anzi
nel suo cuore si rallegra alla vista del paesaggio incantevole…”.oppure:“…i
silenzi solenni delle notti alpestri, lo scroscio delle cascate, il mugghiare
dei torrenti, lo scampanio festoso delle mandrie intrecciano una musica
armoniosa che riecheggia nell’animo simile a una grandiosa sinfonia divina…”.
- Dalla Valle di Fassa, Passo di Costalunga quindi stazione a valle della seggiovia che porta al rifugio Paolina poi segnavia n. 549 per il rifugio Roda di Vael
- Da Bolzano prendere la Val D'Ega e appena passato il lago di Carezza prendere la seggiovia che porta al Rifugio Paolina (oppure a piedi tramite sentiero)
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